In Italia ci sono 61mila detenuti rispetto a una capienza di circa 51mila posti. Nel carcere della rivolta più dura, a Modena, il sovraffollamento è al 152%, con 562 detenuti per 369 posti. A Foggia 608 reclusi per 365 posti, a San Vittore 1.029 a fronte di 799 posti
Le tensioni legate all’emergenza Coronavirus (AGGIORNAMENTI) non si fermano nelle carceri italiane. Una decina di detenuti morti per overdose di psicofarmaci o soffocamento, proteste in diversi penitenziari del Paese da Milano a Palermo e una trentina di evasioni a Foggia. Il caos di queste ore riaccende i riflettori sul sovraffollamento nei 189 istituti di pena italiani che ospitano complessivamente 61.230 detenuti a fronte di una capienza di 50.931 posti, con un tasso di sovraffollamento del 120%, ossia quel 20% in più costituito dai circa 10mila detenuti oltre la capienza massima (SPOSTAMENTI LIMITATI: IL NUOVO DECRETO - LO SPECIALE - LA DIRETTIVA DEL VIMINALE SUI CONTROLLI - ANTIVIRUS, L'ITALIA CHE RESISTE - LE CODE NEI SUPERMERCATI - LA SITUAZIONE IN ITALIA: GRAFICI E MAPPE - LA MAPPA ANIMATA DELLA DIFFUSIONE GLOBALE - LA DONAZIONE DI FEDEZ E FERRAGNI AL SAN RAFFAELE).
Il sovraffollamento regione per regione
Il Molise è la regione col maggior tasso di sovraffollamento (175% cento). Ma numeri sconfortanti si registrano anche in Puglia (153%), Lombardia (140%), Emilia Romagna (130%), Lazio (127%). Lievemente meglio, ma comunque non rosea la situazione in Campania (119%) e Piemonte (114%).
Le carceri nelle situazioni più gravi
Se dal dato regionale si passa a quello delle singole carceri, le cifre in alcuni casi peggiorano ulteriormente. La maglia nera del sovraffollamento spetta al penitenziario di Larino, in Molise, dove il tasso raggiunge il record del 208%, con 238 detenuti a fronte di 114 posti. Soffrono parecchio anche il carcere di Taranto, dove il sovraffollamento è al 196% con un numero di detenuti quasi doppio ai posti letto (600 su 306) e quello di Como (195%) con 452 persone a convivere in uno spazio la cui capienza è stimata a 231.
I numeri di Modena, Bologna e Regina Coeli
Nel carcere della rivolta più cruenta, a Modena, il sovraffollamento è al 152%, con 562 detenuti a fronte di 369 posti. Nell'altro penitenziario dell'Emilia Romagna, a Bologna, anche qui sede di proteste da parte dei detenuti, il sovraffollamento è al 178% , con 500 soli posti a fronte di 891 persone in carcere. Su una percentuale analoga si attesta a Roma il carcere di Regina Coeli (172%) con 1.061 detenuti e una capienza ferma a quota 616, mentre è più vivibile l'altro penitenziario romano, quello di Rebibbia.
Il sovraffollamento a Foggia, San Vittore e alle Vallette
Nel carcere di Foggia da cui sono evasi oltre 30 detenuti, il sovraffollamento è al 166% con 608 reclusi per 365 posti. Per quanto riguarda agli altri istituti teatro della protesta, nel milanese San Vittore i detenuti sono 1.029 a fronte di 799 posti, con sovraffollamento del 128%; il tasso è superiore alle Vallette di Torino (134%) con 1.061 posti a fronte di 1.429 detenuti.
Altri numeri sulle carceri italiane
Al di là del sovraffollamento, dalle statistiche del ministero della Giustizia viene fuori che in carcere ci sono quasi 20mila stranieri e quasi diecimila detenuti (9.920) sono ancora in attesa di giudizio. Sono una minoranza i reclusi che lavorano: 16.850, secondo le cifre rese note dal ministro della Giustizia, quando a gennaio ha illustrato le linee guida del Ministero al Parlamento.
Le rivolte in Italia legate all’emergenza Coronavirus
Non solo Modena, Milano, Palermo, Foggia, Roma. Le proteste continuano e cresce anche il numero di morti. Altri 3 decessi si sono registrati nel carcere di Rieti, nella giornata di martedì 10 marzo. A Melfi dopo ore di tensione sono stati liberati 4 agenti penitenziari e 5 operatori sanitari presi in ostaggio dai detenuti. Rivolte e incendi si sono verificati anche ad Aversa, a Siracusa e all’Ucciardone di Palermo.