"Abbiamo creato due aree, una che riguarda la Lombardia e varie province: lì ci sarà un vincolo a limitare gli spostamenti nel territorio", ha spiegato il premier Giuseppe Conte. Protezione civile: le persone contagiate sono 5061, 589 quelle guarite, 233 i morti
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Nessuna ressa alla stazione centrale di Milano
C'è stato un via vai un po' più intenso di quello registrato in questi ultimi giorni, ma nessuna ressa in stazione centrale a Milano dopo le anticipazioni della bozza del CpDM che chiude la Lombardia per l'emergenza coronavirus. In molti - raccontano gli addetti alla sicurezza, come riferisce l’Ansa - si sono presentati per chiedere informazioni soprattutto sui treni in partenza domani, ma non c'è stata nessuna coda o assalto ai treni, tanto che a mezzanotte - nonostante ci fossero ancora dei treni in partenza - la stazione si presentava praticamente deserta
A breve intervento di Conte
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta per dichiarare sulle nuove misure del governo per il contenimento del contagio da Coronavirus.
A Washington Dc il primo caso
Primo caso di coronavirus a Washington Dc. Lo ha confermato via Twitter il sindaco della capitale statunitense, Muriel Bowser, annunciando maggiori dettagli durante una conferenza stampa.
Bozza dpcm: Zaia, se resta così presentiamo osservazioni
"Se il decreto venisse approvato così noi comunque presenteremmo un provvedimento da parte del nostro comitato scientifico di supporto all'unità di crisi per argomentare rispetto alla creazione delle tre zone in Veneto, Venezia, Padova e Treviso". Lo dice all'Ansa il governatore Zaia. "A noi sta a cuore prima di tutto la salute dei cittadini, ma per applicare un decreto bisogna che le norme siano chiare. Abbiamo visto questo provvedimento all'ultimo minuto, non abbiamo partecipato alla redazione preventiva e ci chiedono di confermarlo nel giro di breve: è letteralmente impossibile".
Dimessi primi due pazienti a Ancona
Sono stati dimessi dall'ospedale di Torrette ad Ancona i primi due pazienti affetti da coronavirus. Lo annuncia il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli: "Entrambi hanno superato la fase acuta della malattia e presentano condizioni cliniche e psicologiche perfettamente compatibili la prosecuzione della convalescenza in ambito domiciliare. Sia i pazienti che i familiari sono stati adeguatamente istruiti sui comportamenti di sicurezza da adottare. Da questo momento in poi i pazienti saranno monitorati dai servizi territoriali competenti".
Sindaco Codogno: bozza confusa su tema delicato
"Aspettiamo il decreto definitivo, non voglio pensare che sia quello che sta circolando. Ci sono tutta una serie di cose che vorrei capire, innanzitutto se è sostituivo o integrativo del vecchio decreto". È la prima reazione di Francesco Passerini, sindaco di Codogno, uno dei comuni della zona rossa lodigiana. "Ad esempio, cosa vuol dire 'evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita', è vietato o no? - si domanda al telefono con l'Ansa -. E anche le 'indifferibili esigenze lavorative', vogliono dire tutto e niente. Inoltre viene chiesto di anticipare ferie e permessi. Ma quindi se un dipendente non può andare a lavorare perché c'è questo decreto deve utilizzare le ferie? Mi sembra un testo un po' confuso su un tema così delicato, ma è una bozza, voglio aspettare il testo definitivo. È opportuno attendere il decreto definitivo e i vari decreti attuativi".
Verso due decreti: uno per le aree del contagio e uno nazionale
Sono due i decreti del presidente del Consiglio che il governo dovrebbe adottare nelle prossime ore per contenere il contagio da Coronavirus. Il primo riguarda le aree dove più alto è il numero dei contagiati, limitando anche la mobilità: la regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. Il secondo dpcm riguarda invece tutto il territorio nazionale e irrigidisce le disposizioni finora adottate, confermando per ora la chiusura delle scuole fino al 15 marzo, e introducendo nuove restrizioni come la sospensione dell'attività di pub, sale giochi e discoteche.
Sindaco Asti: zona rossa? Senza parole...
"Apprendere dalla tv che ti stanno per cadere addosso decisioni così importante ti fa venire voglia di ...". Si dice "senza parole" il sindaco di Asti Maurizio Rasero nell'apprendere che nelle prossime ore la sua città potrebbe diventare zona rossa per l'emergenza Coronavirus. "Il documento che gira è una bozza, stiamo cercando di capire quanto reale e quali ricadute avrebbe nel caso lo fosse - scrive su Facebook - Ho chiesto al prefetto che convochi subito un tavolo. Ora mi vesto e vado in prefettura per seguire la cosa. Appena avrò notizie certe ve le farò sapere".
Bonaccini: cerchiamo soluzioni più coerenti
"Ho chiesto al presidente Conte e al ministro Speranza, in una logica di leale collaborazione, di poter lavorare ancora alcune ore per addivenire alle soluzioni più coerenti e condivise". Lo dice Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, a proposito della bozza sul decreto per il contenimento del Coronavirus.
Fontana: direzione giusta, ma bozza pasticciata
"La bozza del provvedimento del governo che ho ricevuto solo in serata sembra andare nella direzione del contenimento della diffusione del virus, invitando, con misure più incisive, i cittadini alla prudenza" ma "non posso non evidenziare che la bozza del decreto del presidente del Consiglio è, a dir poco, pasticciata", È il primo commento del presidente della Lombardia Attilio Fontana.
Bozza dpcm: sì alle partite a porte chiuse
Ancora possibili le partite a porte chiuse: sono infatti permessi "eventi e competizioni sportive" nonché allenamenti di atleti agonisti all'interno di impianti sportivi a porte chiuse o all'aperto senza pubblico. Lo prevede la bozza di nuovo dpcm riguardante Lombardia e 11 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche. Bozza ancora suscettibile di modifiche da parte di Palazzo Chigi. Le società sportive sono tenute a garantire controlli su atleti, tecnici e dirigenti. Lo sport di base e le attività motorie all'aperto sono permessi se si mantiene la distanza di un metro.
Bozza Dpcm: misure scattano da domani fino a 3 aprile
Le misure del Dpcm nella bozza alla quale il governo sta lavorando scatteranno da domani sino al 3 aprile.
Bozza decreto: in province contagio sanzioni a chi trasgredisce
Chi non rispetti i limiti agli spostamenti e le nuove misure per fronteggiare il Coronavirus disposte in Lombardia e 11 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche può essere punito con l'arresto fino a 3 mesi e fino 206 euro di ammenda. Lo prevede la bozza di dpcm che dovrebbe essere adottata dal governo nelle prossime ore ed ancora soggetta a modifiche da parte di Palazzo Chigi. Sono le stesse sanzioni già previste per chi violava le prime disposizioni assunte per le zone rosse.
Bozza decreto: stop discoteche-pub in tutta Italia
Sull'intero territorio nazionale "sono sospese fino al 3 aprile le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati". Lo prevede una bozza del dpcm sul Coronavirus che dovrebbe essere adottato nelle prossime ore ed ancora suscettibile di modifiche da parte di palazzo Chigi. Sono previste "specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto".
Bozza dpcm: stop spostamenti in Lombardia e 11 province
Per "contrastare e contenere il diffondersi del Coronavirus" il governo dispone di "evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita" nella Regione Lombardia e in 11 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Marche dall'8 marzo al 3 aprile. Lo prevede la bozza del dpcm atteso ad ore, bozza suscettibile di modifiche da parte di Palazzo Chigi. Nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. Viene fatta eccezione per "indifferibili esigente lavorative o emergenze".
Nave Costa Fortuna bloccata in Thailandia
Coppia di Codogno lascia la “zona rossa” e va in Trentino: positiva ai test
I due, che volevano trascorrere una vacanza nella loro casa di proprietà, rischiano ora una segnalazione ai Nas dei carabinieri per essersi allontanati dal focolaio lombardo. Migliaia gli sciatori in coda agli impianti di risalita sulle piste da sci della provincia. LEGGI L'ARTICOLO
Negli Usa finora effettuati 5.861 test
I test effettuati finora negli Stati Uniti per il coronavirus sono complessivamente 5.861. Lo afferma il numero uno della Food and Drug Adimistration, Stepehen Hahn, secondo quanto riportano i media americani.