Il direttore di Sky TG24: ogni giorno racconteremo le storie di un'Italia che continua a portare avanti le proprie attività, consapevole delle difficoltà legate all'epidemia. Perché il Paese non può e non deve chiudere
Il nemico è uno, unico. Lo combattono da giorni gli scienziati e le istituzioni, con i primi sulla linea del fronte della cura e della ricerca, i secondi con le armi dei provvedimenti legislativi, all’inizio in ordine sparso, addirittura in conflitto tra governo centrale e governi locali, poi via via sono stati sempre più compatti.
Avrebbero potuto fare di meglio, forse. E probabilmente avrebbero potuto fare prima. Potremmo discutere all’infinito su questo, ma non ora. Ora in ballo c’è la salute pubblica, il contenere più possibile l’epidemia, evitare che gli ospedali vadano in crisi più di quanto lo siano già, dunque salvare le vite delle persone più esposte. Poi c’è la tenuta socio-economica del Paese, che passa sicuramente per i decreti di aiuto alle zone più colpite e poi arriva a tutti noi. Alle aziende, alle banche, ai professionisti, alle scuole, alle università, alle associazioni, alle istituzioni culturali, alle famiglie.
L’Italia, anche quella delle zone più colpite, vuole resistere e sta resistendo. Vuole fare e sta facendo. Lavora per il presente e per il futuro, perché il Paese non può chiudere, non deve chiudere. Ognuno di noi può rispettare tutte le prescrizioni delle autorità che si basano su scienza e con buonsenso continuare a vivere adattandosi. Mitigando i rischi ed evitando il disastro peggiore di tutti: un Paese bloccato con conseguenze drammatiche sull’economia.
A questa Italia vogliamo dare voce in questi giorni. Continueremo ad aggiornare minuto per minuto su tutto, informando con puntualità e precisione. E, oltre a questo, racconteremo l’altra faccia, come abbiamo fatto dall’inizio di questa emergenza, ma adesso con uno spazio in più: ogni giorno dalle 16 alle 17 racconteremo le storie dell’Italia che resiste. Andremo con le nostre telecamere a raccontare i protagonisti di questa resistenza e altri li ospiteremo nei nostri studi. Imprenditori, lavoratori, professionisti, professori, maestri, semplici cittadini che continuano a portare avanti le loro attività, consapevoli delle difficoltà e certi che questa è una battaglia che si può vincere con la scienza e poi con l’impegno di tutti. Lo spazio si chiamerà “AntiVirus – L’Italia che resiste”: le storie raccolte saranno poi riproposte nel corso di tutta la programmazione del giorno sia in tv, sia online.
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