Carola Rackete ai domiciliari si scusa con la Guardia di finanza per la manovra di attracco. Il Procuratore di Agrigento: "Violenza inammissibile". Salvini: "Condotta criminale". Conte: "Le leggi si rispettano". GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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"Io credo che la vita umana va salvata in qualsiasi maniera, ecco. Quindi quella deve essere la stella polare che ci guida, poi tutto il resto ĆØ secondario": lo ha detto il Segretario di Stato della Santa Sede, il Cardinale Pietro Parolin, rispondendo ai giornalisti, a Potenza, a conclusione della messa celebrata nell'ultima giornata della Festa del quotidiano cattolico "Avvenire", riferendosi alla vicenda della Sea Watch.Ā
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Trenta:Ā gravissimo quanto fatto dal comandante
Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3 (chi ĆØ), nella notte tra venerdƬ e sabato ha deciso di entrare nel porto di Lampedusa, senzaĀ autorizzazioni da parte delle autoritĆ , ed ĆØĀ stata arrestata per violazione dell'articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra, un reato che prevede una pena dai tre ai 12Ā anni di reclusione (il video del suo arrivo e del successivo arresto). Durante la manovra di attracco ha speronato la motovedetta della Guardia di Finanza: una "condotta criminale", ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Che poi,Ā parlando a Sky Tg24 della disponibilitĆ della Francia ad accogliere alcuni dei migranti, ha detto: "Parigi dĆ lezioni? Allora apra i suoi porti". Lo sbarco dei migranti ĆØ iniziato intorno alle 5.45 (foto). La nave ĆØĀ stata posta sotto sequestro.Ā La capitana, prima di entrare nel porto, aveva condiviso sui social un video messaggio: "Entro perchĆ© non c'ĆØ soluzione". Da più parti sono arrivati messaggiĀ e presidi di solidarietĆ nei suoi confronti.Ā
Il liveblog relativo alla vicenda Sea Watch si chiude qui. Per sapere tutto quanto accaduto dall'ingresso nel porto di Lampedusa e l'arresto della capitana Carola RacketeĀ leggi il nostro articolo. Per non perdereĀ nessun nuovo aggiornamento segui la diretta di Sky Tg24.Ā
Il Segretario della Santa Sede Parolin:Ā "salvare vite ĆØ stella polare"
"Io credo che la vita umana va salvata in qualsiasi maniera, ecco. Quindi quella deve essere la stella polare che ci guida, poi tutto il resto ĆØ secondario": lo ha detto il Segretario di Stato della Santa Sede, il Cardinale Pietro Parolin, rispondendo ai giornalisti, a Potenza, a conclusione della messa celebrata nell'ultima giornata della Festa del quotidiano cattolico "Avvenire", riferendosi alla vicenda della Sea Watch.Ā
Dalle 20 a Roma un presidio per Carola RacketeĀ
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Salvini a Sky Tg24: la Francia dĆ lezioni? Allora apra i porti di Marsiglia e CorsicaĀ
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#UltimOra Caso #SeaWatch, vicepremier #Salvini a #SkyTg24: la capitana Carola #Rackete ha commesso un atto criminale #Canale50 https://t.co/0kxapzNrby pic.twitter.com/VBq6ROiMKm
ā Sky tg24 (@SkyTG24) 29 giugno 2019
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Trenta:Ā gravissimo quanto fatto dal comandante
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"Quanto fatto da Carola Rackete, comandante della Sea Watch, ĆØ stato gravissimo. Non solo perchĆØ ha disobbedito all'alt della Guardia di Finanza, violando le leggi dello Stato italiano, ma soprattutto perchĆØĀ lo ha fatto rischiando di arrecare danni irreparabili ai nostri uomini e
donne in uniforme, che ogni giorno svolgono il loro lavoro sacrificando la loro vita, a tutela della nostra sicurezza". Lo scrive sul Facebook il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.
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donne in uniforme, che ogni giorno svolgono il loro lavoro sacrificando la loro vita, a tutela della nostra sicurezza". Lo scrive sul Facebook il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.
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Ada Colau: "L'Europa aiuti Carola, salvare vite non ĆØ reato"
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Il sindaco di Barcellona scende in campo a difesa della capitana, arrestata in Italia dopo essere entrata nel porto di Lampedusa e chiede all'Europa di aiutarla perché "salvare vite non è un crimine". In un tweet, il sindaco di Barcellona scrive: "Salvare vite non è un crimine. Lasciare che le persone muoiano in mare, sì. Tutto il mio sostegno a Carola Rackete, un esempio di coraggio e umanità di cui tutti dovremmo essere orgogliosi, L'Europa deve aiutare Carola, non arrestarla".
"Carola libera": lo slogan al corteo del pride di MilanoĀ
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Il ministro del Lussemburgo all'Italia: liberate la capitana
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 'Salvare vite non è un reato, Carola Rackete sia rimessa in libertà . E' l'appello che rivolge all'Italia il ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn. In un post su Facebook indirizzato all' "amico" e collega Enzo Moavero Milanesi, Asselborn scrive che "salvare vite è un dovere e non può mai essere un reato o un crimine. Non farlo, al contrario, lo è"
Berlino: salvataggio in mare ĆØ un obbligo, non un reato
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"Salvare le vite umane è un dovere umanitario. Soccorrere vite umane in mare non può essere criminalizzato. Tocca alla giustizia italiana ora chiarire le accuse", afferma il ministro degli Esteri della Germania Heiko Mass, riferendosi all'arresto di Carola Rakete.
Ā L'appello degli avvocati pugliesi a Mattarella:Ā comandante ha agito in stato necessitĆ
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Un appello ad "intervenire in tutte le sedi opportune" viene lanciato in queste ore al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, anche dalla Camera degli avvocati immigrazionisti pugliesi.Ā "Non possiamo prevedere la decisione della magistratura penale, - scrivono rivolgendosi a Mattarella - ma sentiamo il dovere giuridico e moraleĀ di ribadire la sussistenza nella condotta contestata della scriminante dello stato di necessitĆ (art.54 Codice penale) e dell'aver commesso il fatto in adempimento di un dovere (art. 51 C.p.), nell'intento di mettere in salvo le vite umane in osservanza anche dell'art 10 della Costituzione".
Di Maio: Rackete ha sbagliato e verrĆ processata, ma assurda escalation di insulti
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Ā Furlan, segretaria generale della Cisl:Ā solidarietĆ a Gdf ma il governo ha sbagliato
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Salvini: su difesa confini no a lezioni dalla Francia
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"Difendere i confini nazionali non ĆØ un diritto ma un dovere. L'Italia non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare", dichiara il vicepremier, aggiungendo che "Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani".
Re David: arresto Carola ĆØ atto incostituzionale
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"I diritti fondamentali non possono essere calpestati da leggi ingiuste. L'arresto di Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch 3, ĆØ un atto violento e non consentito dalla nostra Costituzione. Disobbedire ĆØ un'azione di coraggio e un esempio di civiltĆ per tutti. La Fiom ĆØ pronta a partecipare a qualunque iniziativa per il ripristino della legalitĆ democratica. I decreti sicurezza vanno cancellati e i porti vanno aperti". Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil.
Verona, corteo spontaneo a sostegno della capitana
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"Disobbedienza alle leggi ingiuste #freeCarola". Ć il testo di uno striscione appeso stamane a Verona sul portone di un palazzo del centro storico, a sostegno della capitana della Sea watch, arrestata la notte scorsa dalla Guardia di Finanza per aver violato il divieto di ingresso al porto di Lampedusa. Ieri sera a Verona un centinaio di persone aveva manifestato solidarietĆ alla nave ancora ormeggiata al largo di Lampedusa, con un sit-in sul ponte Pietra, vicino al Teatro Romano.
Difensore Rackete:Ā scuse a Gdf non rilevanti per difesa
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"Siamo rimasti in caserma sei ore, si sono dette tante cose. Non posso confermare nĆ© smentire che la mia assistita abbia porto delle scuse. Può essere una notizia ma per la difesa ĆØ tecnicamente irrilevante". Lo riferisce all'Agi l'avvocato Leonardo Marino, in relazione alle scuse che la capitana della Sea Watch Carola Rackete avrebbe porto ai finanzieri, ammettendo un errore nell'attracco al porto. La donna, ai domiciliari a Lampedusa, sarĆ interrogata lunedƬ dal gip di Agrigento. L'irrilevanza di cui parla il difensore ĆØ riferita al fatto che le scuse non sono state pronunciate nel corso di un interrogatorio e quindi non incidono nel procedimento a carico della capitana, accusata di resistenza o violenza controĀ nave da guerra e tentato naufragio.Ā
Viminale valuta inasprimento dl sicurezza bis
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La vicenda Sea Watch, nei suoi vari aspetti, sarà lunedì al centro di una riunione dei tecnici del Viminale che, su impulso del ministro Matteo Salvini, analizzeranno quanto accaduto e valuteranno eventuali rimodulazioni (in senso ancora più severo) del dl sicurezza bis durante la conversione. Lo si apprende da fonti del ministero dell'Interno, secondo cui una ipotesi è l'inasprimento del quadro sanzionatorio, a partire da pene pecuniarie più salate.