“Se il mio locale tiene al massimo 500 persone, io posso vendere 5mila biglietti”, racconta un ex manager di discoteche a Sky tg24, dopo la tragedia alla Lanterna Azzurra. “È un fenomeno di cui tutti sono consapevoli”, aggiunge
“Anche se il mio locale ha una capienza massima di 500 persone, io posso fare girare e vendere 5mila biglietti. Ed è un fenomeno di cui tutti sono consapevoli”. A dirlo ai microfoni di Sky tg24 è un ex gestore di discoteche che, a volto coperto, ha deciso di raccontare come funziona il sistema dei biglietti in Italia, dopo la tragedia di Corinaldo. Sono sei le persone morte e 60 quelle rimaste ferite nella discoteca 'Lanterna Azzurra Clubbing' di Madonna del Piano nell'Anconetano, schiacciate nella caduta dopo che qualcuno, prima di un dj set del trapper Sfera Ebbasta, ha spruzzato dello spray al peperoncino (COS'È), scatenando il fuggi fuggi generale (LE FOTO).
Il meccanismo per incassare di più
L’ex gestore descrive in modo dettagliato il meccanismo per vendere più biglietti, come accaduto a Corinaldo: "Prima si va alla Siae, che ha registrato l’agibilità dell’esercente: chiedi 500 biglietti e la Siae te ne dà 500, ma tu puoi farne girare 5mila”. Secondo l’intervistato, è l’unico modo per andare in attivo e guadagnare da una serata: “Io devo incassare 50mila euro. Se prendo i biglietti della Siae e li voglio vendere tutti, al massimo genero 20mila euro. Gli altri 30 chi me li dà? Distribuisco tante card fino a quando non copro i 50mila – spiega – ossia faccio entrare tanta gente fino a quando non copro i 50mila più il mio profitto. O si fa così, o si fa così, perché naturalmente i costi sono così alti, le tasse sono così alte per gestire un’attività che bisogna fare così per fare cassa”.
“Se metto poca gente in discoteca sembra vuota”
Per quanto riguarda l’agibilità, “i locali con licenza di pubblico spettacolo hanno per obbligo una capienza, stabilita da una commissione: dovrebbe essere – aggiunge – circa di un metro e 25 centimetri quadrati per ogni singola persona. Viene data escludendo quelli che sono divani, bar, ecc.”. Secondo l’ex gestore, prendendo ad esempio 1000 metri quadri, che diventano 600 togliendo i vari mobili, equivale a portare 350 persone: “Ma mettere 350 persone in una discoteca è come se la discoteca fosse vuota, non funziona, non gira: il mondo della notte è fatto di buio, di musica e di gente che vuole stare uno vicino all’altro, e non c’è locale in Italia che non funzioni in questo modo”. Non ha dubbi: “I dj sono assolutamente consapevoli, ma oltre che consapevoli, sanno che il loro nome attira masse e masse di persone, per questo arrivano un sacco di soldi, anzi, quando il loro nome gira, più arriva gente”.