Il maltempo non dà tregua: donna uccisa da un fulmine in Sardegna

Cronaca
Alcune immagini dei danni causati dalle perturbazioni delle ultime ore in tutta Italia

Allerta alta in Liguria, Emilia, Veneto e Lazio. Muore in ospedale un uomo della Val di Non ferito lunedì. Castelli: stop alle tasse nelle zone colpite. Richiuso scolmatore Adige-Garda. Rixi: 20 mln danni a Portofino-S.Margherita. Domani niente lezioni a Palermo

Ancora emergenza maltempo in Italia, con temporali, vento e anche neve (GLI AGGGIORNAMENTILE FOTO). E l'ondata di perturbazioni continua a fare vittime: una donna colpita in pieno da un fulmine è morta a Carloforte, in Sardegna. La 60enne si trovava con il marito in un percorso naturalistico nonostante il maltempo quando è stata centrata dal fulmine. Nelle stesse ore è morto in ospedale a Trento un uomo della Val di Non anche lui colpito da un fulmine, lunedì scorso. Ieri invece si erano registrati altri quattro mortidue in Valle D'Aosta e due in Trentino Alto Adige.

Castelli: stop alle tasse nelle zone colpite

In giornata la viceministro all'Economia Laura Castelli ha raccolto l’invito dei governatori di Liguria e Veneto, Toti e Zaia, sulla sospensione degli obblighi fiscali nelle due regioni particolarmente colpite dal maltempo: “Alcune aree del Paese, in particolare in Liguria e Veneto, a causa del maltempo stanno vivendo ore drammatiche con centinaia di famiglie e aziende in grande difficoltà e intere zone letteralmente devastate" e "la sospensione degli obblighi fiscali così come delle azioni di riscossione per questi territori sono una misura prioritaria che deve essere accompagnata da un sostegno finanziario per rimettere in piedi la rete dei servizi e delle infrastrutture”, ha detto su Fb la viceministro. Intanto Intesa Sanpaolo ha sospeso le rate dei finanziamenti per 12 mesi a famiglie e imprese delle regioni del Nordest.

Le regioni colpite

L'allerta oggi ha interessato il Veneto (rossa) mentre è arancione su Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio e Campania, Abruzzo, Molise e Sicilia (IL METEO). Gravi disagi nel Bellunese, dove una frana di terra e fango ha completamente bloccato la strada regionale 203 e i comuni a Nord dello smottamento sono isolati. Intanto è stato richiuso lo scolmatore che ha scaricato nel lago di Garda 350 metri cubi al secondo di acqua dall'Adige. Verona si è salvata dall'inondazione, ma nel bacino ci sono chiazze scure e tonnellate di fango (Le previsioni a Torino, Palermo, Napoli, Roma e Milano).

Allerta rossa domani nella Sicilia nord-occidentale

Situazione critica anche in Sicilia. La Protezione Civile ha diffuso un bollettino di allerta meteo rossa che fino a domani sera riguarda tutta l'area nord-occidentale della Sicilia, sia per rischio idrico sia per rischio idrogeologico. Allerta gialla per la restante parte dell'Isola. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha ordinato la chiusura delle scuole per domani, sabato 3 novembre. Strade allagate a Sciacca e Ribera, in provincia di Agrigento, dove il torrente Cansalamone è esondato. Disagi anche nel Palermitano tra Prizzi, Corleone e Palazzo Adriano. Allagamenti si registrano poi a Palermo città, in diversi quartieri. Due operai agricoli scomparsi in un'azienda a Castronovo di Sicilia (Palermo), dove imperversa il maltempo, sono stati ritrovati sani e salvi. Sorpresi dall'esondazione di un torrente, si erano rifugiati in un capanno. Si sono formate anche due trombe d'aria: una ha colpito Punta Secca, frazione marinara, di Santa Croce Camerina (Ragusa), devastando serre e colture di ortaggi; l'altra a Castelvetrano (Trapani) ha provocato danni a uno yachting club di Marinella di Selinunte.

Frana nel Bellunese, comuni isolati

Il maltempo sta interessando tutta l’Italia, da Nord a Sud, con piogge incessanti. Proprio le forti precipitazioni sono la causa della frana che ha colpito il Bellunese, bloccando la strada regionale 203 che collega Cencenighe con Agordo. Fra i comuni isolati, anche quelli di Rocca Pietore, Colle Santa Lucia e Selva di Cadore. Nell'area operano 200 vigili del fuoco da tutta la Regione. "Siamo in ginocchio”, ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. Inoltre, con una lettera inviata oggi al Capo del dipartimento della Protezione civile, Zaia ha chiesto formalmente l'attivazione di "un apposito numero solidale per l'invio di sms da telefonia mobile e per le telefonate dalla rete fissa".

A Ischia frana un muraglione

Smottamenti anche a Ischia: a Casamicciola un grosso muro perimetrale di un albergo di via Principessa Margherita è franato. Pietre e terreno sono arrivati fino alla centrale piazza Marina. A Panza, sempre sull’isola di Ischia, un uomo è stato soccorso perché era finito con il suo furgone in un'area allagata dalla pioggia. Stesso intervento per un'altra persona bloccata dall'acqua in un sottopasso a Miliscola, zona Flegrea. Questi sono solo alcuni dei molti interventi dei vigili del fuoco del comando Provinciale di Napoli nelle ultime ore.

Toti e Rixi stimano i danni in Liguria

Intanto il presidente della Liguria Giovanni Toti ha visitato Santa Margherita Ligure e Portofino (BOCCADASSE DEVASTATO): i danni per gli interventi immediati sono stati stimati in alcune decine di milioni e quelli al 'sistema ligure' sono stimabili "in alcune centinaia di milioni", fa sapere (I DANNI A RAPALLO). Intanto l'obiettivo è essere operativi per la prossima stagione estiva: "Contiamo per l'estate prossima di restituire Portofino a tutti i milioni di turisti che vengono a visitarlo". Il viceministro Edoardo Rixi, durante il sopralluogo a Portofino, ha stimato in "5 o 6 milioni di euro di danni solo sulla strada di Paraggi. Una ventina i milioni di danni alle infrastrutture tra Portofino e Santa Margherita. Rapallo ha un porto privato, dovrà intervenire il privato. Occorre intervenire subito soprattutto a S.Margherita Ligure - ha detto - dove l'abitato è a rischio in caso di forte mareggiata". Per la ricostruzione "useremo il fondo grandi emergenze, per rendere disponibili subito i soldi".

Richiuso lo scolmatore Adige-Garda

Lo scolmatore Adige-Garda dalla mezzanotte di martedì scorso e fino a giovedì ha scaricato nel più grande lago italiano 350 metri cubi al secondo di acqua dell'Adige, salvando Verona dall'esondazione, come ha fatto sapere la "Comunità del Garda”.  La galleria-scolmatore di Torbole (Trento), era stata utilizzata l'ultima volta 18 anni fa. Nel bacino sono finiti però migliaia di metri cubi di fanghiglia e detriti del fiume che hanno coperto con enormi chiazze marroni le acque azzurre del Garda. "Di fronte al pericolo di allagare Verona e creare problemi di sicurezza a persone e cose, il Garda - spiega in una nota la 'Comunità' - si è accollato il sacrificio di 'ospitare' per alcune ore le acque dell'Adige. Una misura eccezionale che confidiamo non comprometterà la qualità delle acque del lago" (LA STRAGE DI ALBERI SULLE DOLOMITI).

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