Tanti cittadini hanno salutato l’ultima regina dell’editoria internazionale, scomparsa all’età di 87 anni. “Credeva nel valore delle battaglie culturali”, ha ricordato il figlio Carlo. Presenti, tra gli altri, Beppe Sala, Giuliano Pisapia e Alba Parietti
Sono tantissimi i cittadini che questa mattina si sono presentati nella Sala Alessi di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, dove è stata allestita la camera ardente di Inge Feltrinelli, ultima regina dell'editoria internazionale scomparsa all'età di 87 anni. “Credeva nel valore delle battaglie culturali”, ha sottolineato il figlio Carlo. Presenti, tra gli altri, il sindaco di Milano Beppe Sala, l’ex primo cittadino Giuliano Pisapia e l’attrice Alba Parietti -
All'ingresso della camera ardente, un ritratto di Inge la ricorda sorridente. Spiccano nella foto in bianco e nero l'arancione della sciarpa e il giallo dello sfondo e la scritta: "I libri sono tutto i libri sono la vita. Seguiremo il suo esempio. È una promessa! Gruppo Feltrinelli". Gli stessi colori, arancione e giallo, sono stati scelti per i fiori che ricoprono il feretro e ornano la sala, rose e gerbere -
Il ricordo è iniziato con un momento privato, al riparo da telecamere e fotografi, in cui amici e parenti l'hanno salutata. Nella foto, il compagno di Inge, il filosofo e designer argentino Thomas Maldonado -
"Credeva nel valore delle battaglie culturali. Non dimentico il suo orrore per i recenti rigurgiti neo nazisti in Germania e per certe derive della politica italiana". Così Carlo Feltrinelli, figlio di Inge e presidente del gruppo, ha parlato della madre. Feltrinelli ha poi ricordato il "suo contribuito a rendere più cosmopolita e libertaria la vita di questa città, il suo slancio internazionale all'editoria nel nostro Paese" -
Con i due uomini della sua vita, "mio padre Giangiacomo Feltrinelli e Thomas Maldonado, aveva in comune il fatto di saper vivere più vite in una sola", ha aggiunto Carlo -
Tanti i cittadini che hanno portato un saluto e un ringraziamento alla donna "rivoluzionaria e coraggiosa", come l'hanno descritta molti di loro. C'è chi è arrivato con un libro sotto il braccio, chi con un fiore rosso all'occhiello, per ricordare che lei amava vestirsi sempre di tutti i colori e "mai di nero", come scrive una sua amica sul libro delle condoglianze -
Inge Feltrinelli "è stata una cittadina del mondo, parlava e veniva ascoltata da tutto il mondo”, ha sottolineato l'ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. "Per la città di Milano la sua morte è una perdita enorme, ma i suoi insegnamenti rimarranno e ci aiuteranno ad andare avanti sempre - ha aggiunto - anche nei momenti difficili, che lei sapeva affrontare con ottimismo e il sorriso" -
Anche i giornalisti e scrittori Gad Lerner e Michele Serra hanno voluto rendere omaggio all’editrice, fotografa e giornalista diventata presidente della casa editrice nel 1972, dopo la morte di Giangiacomo -