Fuori programma alla manifestazione. Il congegno a forma di colomba, dopo aver incendiato i mortaretti, non è tornato indietro come dovrebbe: secondo la tradizione, se riesce a rientrare al suo posto nell'anno ci saranno buoni raccolti. L'ultima volta accadde nel '66
Imprevisto questa mattina a Firenze durante la cerimonia dello "Scoppio del carro". Un problema tecnico ha infatti animato la tradizionale manifestazione che si svolge ogni anno nella domenica di Pasqua davanti alla chiesa di Santa Maria del Fiore -
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Il carro, chiamato dai fiorentini “Brindellone”, è arrivato davanti alla cattedrale verso le 10 del 1 aprile accompagnato dal corteo del calcio storico e dal rullo dei tamburi. Nella foto, i Musici Fiorentini in piazza a Firenze -
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Una volta sul posto sono iniziati i preparativi per il consueto spettacolo in cui una colomba finta compie un percorso andata e ritorno dall'altare della cattedrale al carro, attivandone così i mortaretti e i fuochi d'artificio -
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Quest'anno, la colombina (un congegno trasportato da un razzo innescato dal cero santo) partita dall'altare della Cattedrale al momento dell'intonazione del Gloria, ha acceso i mortaretti e i fuochi d'artificio sul carro, posizionato tra Duomo e Battistero per poi incepparsi senza tornare al punto di partenza -
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Il finto volatile sarebbe dovuto tornare indietro alla posizione originaria. Secondo la tradizione dal rientro in posizione della colombina dipenderebbero i buoni raccolti dell'anno. Particolarmente rigide quest'anno le misure di sicurezza: le transenne dietro le quali era posizionato il pubblico sono state sistemate a una trentina di metri dal carro e all'interno del perimetro potevano circolare solo persone e autorità munite di pass rilasciati dal Comune e dalla prefettura -
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Lo Scoppio del carro nel giorno di Pasqua, secondo la tradizione popolare, trae origine dalle gesta dei fiorentini alle Crociate e dal loro conseguente ritorno in città, nel 1101. Tra i presenti in piazza e nelle strade limitrofe tanti fiorentini e turisti, nonché il sindaco Dario Nardella e il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani -
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Molti hanno cercato nella memoria le occasioni in cui, in passato, la colombina non aveva fatto un volo completo. Per Giani, successe nel 1966, ma allora ancora non esisteva il congegno e la colomba era vera. Nella foto, le Madonne Fiorentine in Piazza -
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Al termine dell'evento, mentre fuori il corteo lasciava la piazza, l'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori ha proseguito la messa pasquale -
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