A Ischitella, in provincia di Foggia, ultimo saluto a Nicolina, la ragazza a cui un uomo ha sparato al volto prima di togliersi la vita. Applausi e palloncini bianchi hanno accompagnato la bara. Il parroco: “Terribile peccato del femminicidio”
A Ischitella, in provincia di Foggia, è stato il giorno dei funerali di Nicolina, la ragazza di 15 anni uccisa dall’ex compagno della madre. Le esequie si sono tenute nella chiesa di San Francesco d'Assisi. Dopo la messa, un lungo applauso ha accompagnato l’uscita della bara e sono stati lanciati dei palloncini bianchi. Nel paese era stato proclamato il lutto cittadino e oltre mille persone hanno dato l’ultimo saluto alla giovane.
L’omelia
“Per la seconda volta in una settimana la nostra Puglia è stretta in un abbraccio di dolore: prima i funerali di Noemi, a Specchia, nel profondo Sud; oggi qui. Una terra che ci invidia il mondo, in cui alla luce splendida delle sue albe si alterna l'oscurità della violenza; alla bellezza dei suoi paesaggi, l'orrore per questi crimini; alla santità che ha benedetto questa nostra diocesi, con san Michele Arcangelo e con San Pio da Pietrelcina, il terribile peccato del femminicidio”, ha detto durante l’omelia don Dino Iacovone. Sulla ragazza, il parroco ha aggiunto: “Non vediamo più il viso angelico, sorridente, gioioso e delicato. In questi giorni lo abbiamo visto troppe volte in tv e sui social. Non avremmo voluto. Avremmo desiderato incontrarlo ancora in piazza. Ma non lo abbiamo perso: seppur ci è stato rapito con violenza, il suo volto è ormai nascosto nel volto di Cristo”.
Morta a meno di 24 ore dall’aggressione
Ai funerali, oltre a diverse persone venute anche dai paesi vicini, c’erano i genitori di Nicolina, i nonni e il fratellino. Presenti anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il sindaco di Ischitella, Carlo Guerra. La ragazzina è stata aggredita dall’ex compagno della madre mercoledì scorso, mentre andava a scuola. L’uomo le ha sparato un colpo di pistola al volto e poi è fuggito in campagna, dove si è tolto la vita. La 15enne è morta in ospedale, a meno di 24 ore dall’aggressione. L’uomo non aveva mai accettato la fine della relazione con la madre della vittima, tanto che la donna era stata costretta a trasferirsi lontano dalla Puglia per sfuggire all’insistenza e alle minacce dell'ex compagno. A quel punto, pare che lui avesse rivolto la sua ossessione verso i figli di lei. Ed è polemica per una presunta sequenza di denunce, che sarebbero rimaste inascoltate.