Il presidente della Repubblica in visita nel capoluogo siciliano. A margine della commemorazione ha rotto il protocollo e chiacchierato con delle persone diversamente abili che gli avevano rivolto un appello via Facebook. LA FOTOGALLERY
Sergio Mattarella ha incontrato un gruppo di disabili a Palermo, venerdì 28 aprile, a margine delle manifestazioni in ricordo di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, in occasione del 35esimo anniversario della loro uccisione -
Mattarella: "urgente legge elettorale"
Le persone diversamente abili e i loro familiari hanno atteso il capo dello Stato davanti al teatro Biondo, sede di parte delle commemorazioni, per manifestare contro la mancanza di fondi da destinare all'assistenza domiciliare -
Disabili, tutte le detrazioni
Nei giorni scorsi i disabili avevano rivolto un appello a Mattarella a non essere abbandonati "dietro ai protocolli" attraverso la pagina Facebook "Siamo Handicappati No Cretini" -
La pagina Facebook
"Sarebbe bello poterla incontrare per raccontarle dal vivo cosa vuol dire vivere nella nostra condizione", avevano scritto. E Mattarella ha rotto il protocollo e si è fermato ad ascoltarli -
Il reddito di inclusione
In precedenza il presidente aveva assistito alla scopertura di un busto raffigurante La Torre nei locali della Scuola di scienze giuridiche ed economico-sociali -
Mafia, maxi operazione
La Torre e Di Salvo, esponenti del Partito comunista, furono uccisi in un attentato di stampo mafioso il 30 aprile 1982 a Palermo -
Mafia, scritte contro don Ciotti
All'uscita dalla Scuola, Mattarella è stato accolto da un lungo applauso. Immancabili i selfie degli studenti con cui il capo dello Stato si è attardato a scambiare qualche battuta -
Per studenti Mafia più forte dello Stato
Tra le autorità presenti durante la giornata palermitana del presidente, il sindaco Leoluca Orlando, il governatore Rosario Crocetta e il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, che ha ricordato come per Pio La Torre "la democrazia è accesso alla conoscenza, che rende liberi" -
Le dichiarazioni del ministro Fedeli