Lo ha sottolineato il rapporto “Osmed 2020” sull'uso dei farmaci in Italia, presentato di recente dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Lo scorso anno, “la prevalenza d'uso degli psicofarmaci nella popolazione pediatrica è stata pari allo 0,3%, con un tasso di prescrizione di 28,2 per 1000 bambini, in aumento dell'11,6% rispetto all'anno precedente”, si legge nel documento
Aumenta il consumo di antidepressivi e antipsicotici in età pediatrica. Nel 2020, anno della pandemia di coronavirus, è un dato che si è evidenziato in particolare tra i più giovani. Negli scorsi dodici mesi, infatti, “la prevalenza d'uso degli psicofarmaci nella popolazione pediatrica è stata pari allo 0,3%, con un tasso di prescrizione di 28,2 per 1000 bambini, in aumento dell'11,6% rispetto all'anno precedente”. E' quanto emerso dal Rapporto Osmed 2020 sull'uso dei farmaci in Italia, presentato di recente dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).
I dati emersi dal rapporto
In particolare, proprio nella fascia d’età che riguarda gli under 17, "gli antipsicotici sono i farmaci che registrano l'aumento maggiore delle prescrizioni (+17,2%) rispetto all'anno precedente”, ha rilevato il rapporto dell’Aifa. Nello specifico, dall’analisi dei dati proposta, è stato possibile sottolineare come il ricorso agli psicofarmaci abbia presentato un andamento crescente per età, raggiungendo i termini massimi nel range 12-17 anni, fascia d’età in cui si è registrato un tasso di prescrizione di 65 per 1000 bambini e una prevalenza dello 0,71%. Nell’analisi delle prescrizioni per sottocategoria di farmaci, la prevalenza d'uso più rilevante si è osservata, in particolare, per gli antipsicotici (0,19%), con un numero di confezioni pari a 15,7 per 1000 bambini. Quindi, ecco gli antidepressivi, con una prevalenza d'uso di 0,14% e la prescrizione di 8,1 confezioni per 1000 bambini ed i farmaci per il disturbo da deficit di attenzione/ iperattività (l'ADHD), con una prevalenza registrata pari a 0,06% e una prescrizione di 4,4 confezioni per 1000 bambini.
L’aumento negli adulti
L’aumento, ha rilevato ancora l’Aifa, è stato riscontrato, per quanto riguarda gli antipsicotici, anche negli adulti. Considerando, in particolare, il periodo che va dal 2014 al 2020, il consumo è “aumentato di oltre il 20%, passando da 8,3 nel 2014 a 10,1 dosi giornaliere nel 2020”. In termini di variazione media annuale, si è riscontrato un aumento del 3,3%, sottolinea il rapporto. Mediamente, per ogni cittadino italiano, la spesa è stata pari a 4,87 euro con un aumento del 2,1% rispetto al 2019 (+4,2% in termini di dosi). Differenze sono emerse anche tra le Regioni. La Sardegna ha fatto rilevare un consumo quasi doppio rispetto alla Lombardia e, in generale, in quasi tutte le Regioni del Centro-Sud, esclusa la Campania, “esiste un maggior ricorso a questi farmaci rispetto al Nord”.
I numeri a livello generale
A livello generale, ha sottolineato l’Aifa, “nel 2020 la spesa farmaceutica totale è stata di 30,5 miliardi di euro (-0,9%), di cui il 76,5% è rimborsata dal SSN” come ha spiegato Francesco Trotta, dirigente del settore HTA ed economia del farmaco. “In media, per ogni cittadino, la spesa ammonta a 512 euro (391,7 euro spesa SSN). Poco più di 6 cittadini su 10 hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci”, ha confermato.