
Terza notte di scontri e disordini in varie città del Paese, dove i giovani sono scesi in piazza per protestare contro il carovita e le misure di austerity imposte dalla nuova legge di bilancio. LA GALLERY

È di 328 persone arrestate, 21 agenti di polizia feriti e 10 veicoli delle forze dell'ordine danneggiati, il bilancio della terza notte consecutiva di disordini in numerose città della Tunisia. Lo ha riferito il ministro dell'Interno, Khalifa Chibani, precisando tuttavia che la notte appena trascorsa è stata meno violenta rispetto alle precedenti -
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In tutto il Paese sono in corso, da lunedì 8 gennaio, proteste di strada contro il carovita e le misure di austerity imposte dal governo guidato da Youssef Chahed. Il premier tunisino ha condannato "gli atti di vandalismo" compiuti dai manifestati, accusati di voler indebolire lo Stato -
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Le manifestazioni, iniziate pacificamente, hanno assunto carattere violento dallo scorso lunedì, quando lo scontro tra manifestanti e polizia ha portato a scontri e saccheggi da una parte, e all'uso di gas lacrimogeni dall'altra. Centinaia, sopratutto giovani, le persone arrestate dagli agenti -
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Le accuse nei confronti degli arrestati sono di furto, devastazione e saccheggio di beni pubblici. Secondo Chibani, i facinorosi avrebbero agito in dieci diverse zone del Paese. A Tunisi si sono registrati scontri, sassaiole, lanci di molotov, blocchi stradali e pneumatici bruciati. Decine di persone sono scese in piazza a Tebourba, 30 chilometri a ovest di Tunisi, dove un uomo è morto nella prima notte di scontri -
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Per ristabilire l'ordine e tutelare beni ed edifici pubblici, diverse unità dell'esercito tunisino hanno affiancato quelle della polizia. I media locali hanno parlato anche di numerosi presunti jihadisti infiltrati tra i facinorosi e di movimenti sospetti a Kairouan e Kasserine, nei pressi del confine libico e tra Kasserine e Sidi Bouzid -
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Secondo altre fonti, tra gli arrestati anche una trentina di estremisti islamici. Il 10 gennaio, il premier tunisino, Youssef Chahed, ha detto che le violenze di questi giorni sarebbero dirette da reti criminali di corrotti e contrabbandieri che agiscono nell'interesse di alcune parti politiche dalle quali sarebbero istigate -
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Il premier Chahed ha puntato il dito contro il Fronte popolare, un partito di sinistra all'opposizione, da sempre contrario alle misure di austerità. La politologa franco-tunisina Olfa Lamloum ha sostenuto che "la nuova legge finanziaria è la goccia che fa traboccare il vaso". "I giovani sono delusi dalla rivoluzione – ha spiegato Lamloum - le disuguaglianze sociali si sono accentuate, così come sono aumentati il tasso di povertà, la disoccupazione e l'analfabetismo" -
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Alla fine della terza notte di scontri l'esercito è stato schierato attorno a banche, uffici postali e altri edifici governativi sensibili nelle principali città del Paese. La Tunisia, unico Paese ad essere uscito con successo dalla Primavera araba del 2010-2011, ma rimane ancora bloccata dalla lentezza economica e sociale -
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