Il presidente ucraino è tornato a chiedere un incontro con l'omologo russo dicendo che sarebbe la "soluzione migliore" per fermare la guerra, ma Mosca non sembrerebbe intenzionata a lavorare a questo traguardo. In un videomessaggio notturno, aveva lanciato l'allarme sui piani della controparte e fatto sapere di aver ricevuto le armi richieste
Volodymyr Zelensky ha ribadito di voler incontrare il suo omologo russo Vladimir Putin. Il presidente ucraino lo ha detto nel corso di una conferenza stampa spiegando che il vertice sarebbe la via "migliore" per arrivare a una soluzione diplomatica e fermare la guerra, ma la controparte non sembra condividere le stesse intenzioni. "Dobbiamo cercare di raggiungere questo obiettivo, ma dalla Russia non vediamo questo. Dicono una cosa e poi fanno l'opposto", ha accusato, aggiungendo di non avere intenzione di andarsene dal suo Paese né paura per la possibilità di essere ucciso nell'ambito di un piano ordito da Mosca. "Non ho diritto ad aver paura, perché il nostro popolo ha mostrato di non aver paura di nulla". Il presidente ucraino ha detto che il suo popolo non si arrenderà mai e che lo ha dimostrato coi fatti. I russi, invece, "si stanno comportando in maniera analoga ai nazisti, torturando la popolazione", ha detto. "Le loro atrocità sono simili a quelle commesse dai nazisti, ricordo soltanto gli stupri" (IL CONFLITTO IN DIRETTA - TUTTI I VIDEO E I REPORTAGE).
Le condizioni di Zelensky
Il presidente ucraino ha fatto sapere che domenica 24 aprile il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il ministro della Difesa Lloyd Austin si recheranno a Kiev, e che vuole una tregua, motivo per cui "stiamo chiedendo aiuto a tutti, compresa la Santa Sede". Ha poi mandato un messaggio di sostegno ai battaglioni asserragliati nell'acciaieria a Mariupol. "Cerco di ricordare loro che sono dalla parte giusta della storia", ha detto, aggiungendo che al momento lo sblocco militare dell'assedio di Mariupol "non è una prospettiva" e ora possono solo difendersi. Zelensky ha però messo in chiaro che se i militari ancora presenti in quella zona verranno uccisi, l'Ucraina abbandonerà i negoziati e che anche "uno pseudo-referendum" a Kherson, città occupata dalla Russia, "ostacolerebbe un eventuale cessate il fuoco e la fine del conflitto". Zelensky si è poi augurato che le forze ucraine riescano a replicare i successi ottenuti in alcune aree: "Vorremmo che lo scenario di Kiev si ripetesse nel Donbass". "Ricordo che i carri armati erano alle porte della capitale - ha aggiunto - In questo momento i russi hanno temporaneamente occupato il Donbass. Ma se arriveranno armamenti adeguati, il Donbass può tornare nelle nostre mani. Stiamo respingendo l'attacco di un potente esercito".
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“Noi ci difenderemo. Chi sarà il prossimo?”
In un discorso notturno, il presidente aveva affermato che l'invasione dell'Ucraina "è solo l'inizio" e che Mosca ha "progetti di conquistare altri Paesi". Citando le dichiarazioni di un comandante russo, Zelensky aveva detto che le forze russe vorrebbero prendere il controllo del sud dell'Ucraina per avere accesso alla Transnistria, regione separatista della Moldova. "Questo conferma quello che ho detto molte volte”, ha scandito Zelensky. “L'invasione russa dell'Ucraina è destinata a essere solo l'inizio, poi vogliono conquistare altri Paesi", aveva dichiarato, aggiungendo: "Naturalmente noi ci difenderemo finché sarà necessario per spezzare questa ambizione della Federazione russa. Tutti i Paesi che, come noi, credono nella vittoria della vita sulla morte, devono combattere al nostro fianco, devono aiutarci perché noi siamo in prima linea. Noi eravamo i primi sulla lista, chi sarà il prossimo?". E ancora: "Se chiunque può diventare il prossimo, chi vuole restare neutrale oggi per non perdere niente, fa la scommessa più rischiosa. Perché perderete tutto".
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“Arrivate le armi occidentali di cui abbiamo bisogno”
Zelensky aveva affermato che i partner occidentali avevano finalmente iniziato a fornire a Kiev le armi di cui ha davvero bisogno. "Siamo stati ascoltati finalmente" e stiamo ricevendo "esattamente quello che abbiamo chiesto", ha detto Zelensky nel videomessaggio.
“Ogni cristiano preghi affinché la morte perda”
Zelensky nel suo discorso aveva fatto riferimento alla ricorrenza del Venerdì Santo che precede la Pasqua ortodossa, che quest'anno cade questa settimana. "Si conclude oggi il Venerdì Santo, uno dei giorni più tristi dell'anno per i cristiani. Il giorno in cui la morte sembra aver vinto. Ma speriamo in una risurrezione. Crediamo nella vittoria della vita sulla morte. E preghiamo affinché la morte perda", aveva dichiarato il presidente ucraino. "Quest'anno, mentre imperversa una guerra su vasta scala, la guerra della Russia contro il nostro Stato, queste parole hanno per noi un significato speciale. La Russia ha portato la morte in Ucraina. Dopo otto anni di brutale guerra nel Donbass, la Russia vuole distruggere completamente il nostro Stato. Privare letteralmente gli ucraini del diritto alla vita. Ma non importa quanto feroci siano le battaglie, non c'è possibilità di morte nella vita. Tutti lo sanno. Ogni cristiano lo sa".