Nelle immagini diffuse dal battaglione Azov le testimonianze di chi a Mariupol vive ormai da quasi due mesi in quello che un tempo è stato uno dei siti produttivi più importanti di tutto il Paese. Oltre ai combattenti, rifugiati nei sotterranei anche gli addetti all'impianto, le loro famiglie e stranieri arrivati in Ucraina per combattere contro la Russia
Donne, bambini, anche neonati. Nascosti tra le stanze, i corridoi e i sotterranei dell’acciaieria Azovstal di Mariupol ci sono anche i familiari degli addetti agli impianti di quello che un tempo era uno dei siti produttivi più importanti di tutta l’Ucraina. Li si vede in un video diffuso dal battaglione Azov, il gruppo di resistenza armato ucraino che Vladimir Putin definisce “neonazista”. Alcuni giocano, altri chiedono di tornare a casa. Sarebbero circa un migliaio in tutto i civili nascosti nell’acciaieria diventata bunker, secondo le stime delle autorità ucraine. Intanto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, fa sapere che - nonostante i ripetuti appelli per un’evacuazione - le forze armate hanno ripreso ad attaccare il sito, da aria e da terra. Per il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, sarebbe necessario “un giorno intero” per evacuare tutti (GUERRA IN UCRAINA, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE DI SKY TG24).
Le testimonianze
Nelle immagini diffuse dal battaglione Azov, secondo cui dentro l’acciaieria ci sarebbero anche civili occidentali arrivati in Ucraina per combattere contro la Russia, si vedono membri del gruppo militare scendere nei sotterranei della struttura. Vengono raccolte le testimonianze di chi, ormai da quasi due mesi, cerca di sfuggire ai bombardamenti su Mariupol nascondendosi nella struttura. “Da oltre 50 giorni siamo qui. Ci sembrava il posto più sicuro. Siamo venuti qui quando la nostra casa è stata presa di mira ed è diventata inabitabile. Ecco perché abbiamo deciso di rimanere permanentemente qui dal 27 febbraio”, dice una donna parente di uno dei lavoratori dell’acciaieria. “Vorrei che ce ne potessimo andare e vedere il sole perché siamo seduti qui già da due mesi”, racconta invece una bambina, che spera “che l’Ucraina vinca la guerra, perché è il nostro Paese natale”.
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Rifornimenti alimentari ai civili
Nel video si vedono i soldati del battaglione distribuire buste con rifornimenti alimentari a chi ormai vive nell’acciaieria. Secondo quanto riportato dalla testata Ukrainska Pravda, i militari vengono più volte ringraziati per il cibo e per il sostengo. Alcune donne si dicono preoccupate per la situazione: mentre Mariupol continua a essere assediata, l’acciaieria è accerchiata dalle forze di Mosca. Sempre secondo quanto ricostruito da Ukrainska Pravda, il video sarebbe stato registrato lo scorso 21 aprile.