"Ogni singolo soldato che abbia commesso questi crimini di guerra verrà chiamato a risponderne", ha sottolineato la vicepremier ucraina Olha Stefanishyna. E a Sky TG24 conferma le indagini: "Le persone ci aiutino comunicandoci questi crimini"
La vicepremier ucraina Olha Stefanishyna ribadisce le accuse di genocidio contro la Russia e denuncia come diverse donne ucraine siano state stuprate e uccise dai soldati russi. Parlando con Sky News, Stefanishyna ha riferito di "storie orribili" che riguardano le donne, "che sono state stuprate e assassinate" da militari di Mosca. "Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a risponderne - ha aggiunto -. Donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo" (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA – LO SPECIALE DI SKY TG24 – I VIDEO E I REPORTAGE DALL'UCRAINA).
"Nelle aree russe, uccidere è la pratica comune"
A Sky TG24, la vicepremier ucraina ha confermato le indagini: "Dobbiamo individuare crimini come gli omicidi e gli stupri, identificarli. Le persone devono aiutarci comunicandoci questi crimini". Allo stato attuale, racconta Stefanishyna, "più di 86 città o villaggi ucraini sono sotto controllo dei russi. In queste aree uccidere è la pratica comune. Il ministero della Difesa non controlla le armi in queste zone", ha aggiunto. Sulle deportazioni da Mariupol alla Russia denunciate dal sindaco della città, Stefanishyna ha ricordato come Kiev stia cercando di raggiungere un accordo "con Mosca sui corridoi umanitari. Faremo il possibile per fare in modo che le persone che soffrono escano dall'area. Allo stesso tempo l'Onu e la Croce Rossa Internazionale hanno ben chiaro che siamo in guerra, e che questa guerra l'ha cominciata la Russia".
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"Riprendere il dialogo per cessare le ostilità"
Inoltre, la vicepremier - durante l'intervista alla reporter di Sky News Sophy Ridge - ha sottolineato come il territorio dell'Ucraina occupato dai russi non sia "un'opzione di discussione". Incoraggia, comunque, la ripresa dei colloqui per arrivare alla fine delle ostilità.
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Anche le deputate di Kiev denunciano "stupri e suicidi"
Anche le parlamentari ucraine hanno denunciato stupri e violenze contro le donne da parte dei militari di Mosca. "Le forze russe stanno aggredendo, stuprando e anche impiccando donne che non riescono a fuggire dalla loro brutale invasione. Alcune, per la disperazione, vengono spinte al suicidio", hanno raccontato a Londra in occasione della loro visita a Westminster, di cui dà conto il Daily Mail. Lesia Vasylenko, parlamentare del partito di opposizione Holos, ha affermato che alcune donne oltre i 60 anni si sono tolte la vita.