
Dall’inizio del conflitto non ci sono solo le proteste di piazza, costate l’arresto a quasi 15mila persone secondo il sito indipendente OVD-Info: anche alcune personalità femminili note si sono espresse contro la guerra. Ecco chi sono

La guerra d’invasione dell’Ucraina, o “operazione militare speciale” come si è obbligati a definirla in Russia, non ha certo raccolto consensi unanimi a Mosca. Oltre alle migliaia di persone arrestate per aver protestato contro il conflitto, ci sono anche alcune famose donne ad aver esternato la loro contrarierà alla guerra
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La più nota è Marina Ovsyannikova, giornalista di Channel One salita agli onori delle cronache per il suo gesto in diretta al telegiornale: Ovsyannikova ha fatto irruzione con un cartello che recitava “No War”, “no alla guerra”, e poi “fermate la guerra, non credete alla propaganda, qui vi stanno mentendo”
La giornalista multata e rilasciata
Un gesto che ha fatto il giro del mondo ed è costato alla giornalista l’immediato arresto. È stata rilasciato dopo aver ricevuto una multa di 30mila rubli, circa 250 euro, ma adesso rischia fino a 15 anni di carcere secondo la nuova legge-bavaglio approvata dalla Duma
La giornalista: "Non sono un'eroina"
La giornalista, secondo il Guardian, avrebbe rifiutato un’offerta di asilo politico da parte della Francia. “Tutto può succedere: un incidente d’auto, tutto quello che vogliono”, ha detto al Corriere della Sera. “Ne sono consapevole e devo fare attenzione. Ma ormai ho già superato il punto di non ritorno. Ora posso parlare apertamente e pubblicamente”
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Dopo il caso di Marina Ovsyannikova, la giornalista Lilia Gildeyeva avrebbe lasciato la Russia dopo aver firmato le sue dimissioni da NTV, una delle televisioni più note del Paese. Lo riporta Fanpage

Tra i volti noti in Russia ad aver espresso dissenso contro la guerra in Ucraina c’è anche Elizaveta Peskova, figlia del portavoce di Vladimir Putin. La ragazza, secondo quanto riporta Il Fatto quotidiano, all’indomani dell’invasione ha scritto su Instagram in cirillico “#NoAllaGuerra”

A vocalizzare la sua contrarietà alla guerra è stata anche Sofia Abramovich, terza figlia del noto miliardario patron del Chelsea e finito al centro delle sanzioni occidentali. La donna, secondo quanto riporta il Fatto quotidiano, ha modificato su Instagram un post “la Russia vuole la guerra con l’Ucraina” in “Putin vuole la guerra con l’Ucraina“. “La bugia più grande e di maggior successo della propaganda del Cremlino è che la maggior parte dei russi sta dalla parte di Putin“
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Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, comunque, sia Sofia Abramovich sia Elizaveta Peskova hanno cancellato subito dopo le loro espressioni di dissenso, ben prima dell’approvazione della nuova legge-bavaglio. La figlia del portavoce di Putin ha detto al Business Insider che “le sanzioni contro di me sono ingiuste, ora non posso più viaggiare” (In foto: una donna fermata durante una protesta a Mosca)

Ma queste non sono le uniche: Anna Nemzer, giornalista russa, voce di Dozhd Tv, emittente indipendente chiusa dopo la nuova legge di Putin, si è espressa apertamente contro il leader russo e la guerra: “La scelta era tra il carcere o andarsene, io me ne sono andata”, ha detto a La Repubblica

La giornalista ha usato parole molto dure: “Dopo l'annessione della Crimea voi occidentali siete stati ciechi, lo capisco perché la Russia era un partner economico. Ma siamo stati ciechi anche noi, non abbiamo capito chi fosse realmente Putin. Ora lo sappiamo, è un pazzo maniaco, un assassino"

Le proteste contro l’invasione russa dell’Ucraina hanno intanto coinvolto moltissime persone: secondo quanto riporta il sito indipendente OVD-Info, che si occupa della tutela dei diritti umani in Russia, dall’inizio del conflitto sarebbero quasi 15mila i cittadini arrestati per aver manifestato contro la guerra