L'attacco nell'arena dove si teneva il concerto di Ariana Grande ha causato 22 morti. Il ministro dell'Interno: "L'attentatore, Salman Abedi, non ha agito da solo". Tra i morti, anche bambini. Decine i feriti, alcuni in gravi condizioni. DIRETTA
Sono stati compiuti altri tre arresti in connessione con l'attentato di Manchester. Ne dà notizia la polizia della città inglese. Il terrorismo ha attaccato il cuore dell’Europa intorno alle 22.30 di lunedì 22 maggio. Un’esplosione ha colpito l’arena della città inglese affollata di giovanissimi che avevano appena assistito al concerto dell’artista Ariana Grande (LA CRONACA DELLA GIORNATA).
Quattro i fermi
I nuovi fermi sono avvenuti nella zona sud di Manchester dove ieri era stato arrestato un 23enne che poi si è scoperto essere Ismail Abedi, fratello di Salman Abedi, il terrorista esecutore dell'attentato. Sono quindi quattro in tutto, al momento, le persone finite in manette. Nel Paese il livello di allerta è "critico", con l'aspettativa di un nuovo "imminente" attacco. Siti strategici di Londra - inclusi Buckingham Palace, Westminster e Downing Street - sono sotto protezione militare.
L'esplosione alla fine del concerto
La detonazione è avvenuta alla fine del concerto, nella zona del foyer, non lontano dalle biglietterie, subito fuori dall'area degli spalti (IL PANICO E LE URLA - LE TESTIMONIANZE). La struttura colpita è la più grande arena indoor d'Europa, con una capienza di oltre 21mila posti, ed era affollata soprattutto da giovani e giovanissimi, in molti casi accompagnati dai loro genitori.
I morti e i feriti
Il bilancio è di almeno 22 morti, decine di feriti e 12 dispersi. Fra le vittime ci sono anche bambini e la più piccola, secondo quanto accertato fino ad ora, aveva otto anni. Mentre il primo corpo ad essere stato identificato è quello di Georgina Callander, una diciottenne. Sarebbero morti anche due cittadini polacchi, inizialmente dispersi, come riferisce l'Independent. Altri 12 feriti avrebbero un’età inferiore ai 16 anni e sarebbero in gravi condizioni.
La rivendicazione di Isis
L'ordigno, secondo le prime informazioni, era imbottito di chiodi e sarebbe stato azionato dal kamikaze. L'Isis, nel pomeriggio, ha rivendicato l'attentato affermando, attraverso l'agenzia Amaq, che uno dei suoi membri era il responsabile della strage. Nella rivendicazione, però, si parlava di “ordigni esplosivi” e non di kamikaze. La polizia britannica, invece, ha confermato il ritrovamento di un corpo che apparterrebbe proprio all’attentatore e che sarebbe rimasto ucciso mentre azionava il detonatore.
Il ministro dell'Interno: "Attentatore non ha agito solo"
È probabile che l'attentatore di Manchester non abbia agito da solo. Lo ha detto il ministro degli Interni britannico Amber Rudd dopo che ieri la premier Theresa May aveva affermato che la polizia stava investigando sulla possibilità che ci fosse un gruppo di più persone dietro l'attacco. L’autore della strage è stato identificato in Salman Abedi, un giovane di 22 anni, instradato al terrorismo jihadista da Abu Qaqa al-Britani. L'uomo era già noto alle autorità e sarebbe figlio di un rifugiato scappato dal regime di Gheddafi in Libia. Viveva, da almeno dieci anni, nel quartiere di Fallowfield, a sud di Manchester e, secondo quanto riporta il Times, era da poco rientrato da un viaggio in territorio libico.
Appello alla calma da parte del sindaco di Londra
Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha lanciato un appello ai cittadini e ai tanti turisti della capitale britannica ad "essere calmi e vigili" dopo l'attacco terroristico di Manchester. "Vedrete una maggiore presenza della polizia nelle nostre strade, agenti armati e potrete vedere anche militari", ha detto il primo cittadino laburista ricordando la necessità di "essere prudenti", in particolare per i grandi eventi che si terranno a Londra nei prossimi giorni. La consueta cerimonia del cambio della guardia a Buckingham Palace, oggi, è stata cancellata.
La solidarietà in Rete
Intanto, nelle ore successive all'attentato, la solidarietà ha trovato spazio sul web. Molti fan di Ariana Grande, ma non solo, hanno manifestato il proprio cordoglio per le vittime con un nastro nero a cui sono state aggiunte due orecchie, simbolo iconico della cantante statunitense. Anche i cittadini di Manchester hanno dimostrato vicinanza alle persone che ieri erano all'Arena mettendo a disposizione posti letto, taxi e donazioni di sangue. Le offerte si sono moltiplicate su Twitter con gli hashtag di riferimento #RoomforManchester e #MissingManchster, quest’ultimo dedicato alla ricerca delle persone ancora disperse.
May: "Possibili nuovi attentati"
Il primo ministro britannico, Theresa May, ha condannato come “codardo” l’attentato, parlando dal numero 10 di Downing Street alla nazione e lanciando un avvertimento: “Sono possibili nuovi attentati”. May aveva anche rivelato che le autorità, già in tarda mattinata, conoscevano il nome del presunto attentatore. Nella serata di martedì, dopo il secondo meeting con il comitato di sicurezza Cobra, il primo ministro ha dichiarato che il livello di sicurezza verrà ancora innalzato e che non è escluso l'impiego di militari a presidio dei prossimi eventi pubblici. Secondo le ultime stime, 3.800 militari verranno dispiegati nelle strade britanniche per garantire maggiore sicurezza. Anche siti strategici come Buckingham Palace, Downing Street e Westminster, saranno sotto protezione, come ha comunicato Scotland Yard. Riguardo all'attentatore, May ha fatto sapere che non si esclude che abbia agito con il sostegno di una più ampia rete di terroristi.
Nessun italiano coinvolto
Non ci sarebbero italiani coinvolti nell’attentato e a confermarlo è stato anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. "Lavoriamo in queste ore perché dal G7 di Taormina arrivi un messaggio il più possibile forte di impegno straordinario comune contro il terrorismo”, ha ribadito il premier italiano, "abbiamo l'occasione per ribadire insieme a Taormina che la vigliaccheria di chi spezza le vite di giovani ragazzi non avrà la meglio sulla nostra libertà". Solidarietà verso la Gran Bretagna è arrivata anche da molti leader politici e dai vip sui social, in tutto il mondo.
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