
Covid, da Nord a Sud respinti i ricorsi dei sanitari non vaccinati: la situazione
Tribunali amministrativi regionali e giudici del lavoro stanno respingendo diversi ricorsi presentati da medici, infermieri o Oss contro le sanzioni a loro comminate per non essersi sottoposti alla vaccinazione, come previsto dal decreto Covid di aprile. Un giudice del lavoro di Terni, tra gli altri, ha motivato la propria decisione ritenendo la misura di sospensione dal lavoro e dallo stipendio "adeguata e proporzionata"

Da Nord a Sud, sono diversi i casi in Italia di operatori sanitari (medici, infermieri, Oss) che si sono visti respingere da Tar e giudici del lavoro i propri ricorsi dopo essere stati sospesi per non essersi vaccinati contro il Covid-19
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L'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari è stato introdotto con il decreto Covid di aprile (n. 44/2021), che ha previsto come sanzione lo spostamento a mansioni alternative o la sospensione dal lavoro senza retribuzione. I provvedimenti decadono nel momento in cui l'operatore effettua la vaccinazione. Il decreto scade il 31 dicembre 2021
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Proprio nelle ultime settimane, Tar e giudici hanno respinto i ricorsi presentati da operatori sanitari sospesi perché si erano rifiutati di fare il vaccino. L'ultimo caso, che risale al 14 agosto, è quello di quattro operatori sanitari dell'Alto Adige: la decisione è del giudice del lavoro di Bolzano
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Intanto, altri 68 operatori sanitari sospesi hanno notificato all'Azienda sanitaria altoatesina un maxi-ricorso al Tar, la cui udienza è stata fissata per metà settembre
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In Lombardia, oltre 500 operatori sanitari hanno fatto ricorso al Tar di Milano (circa 200) e a quello di Brescia (300) contro l'obbligo vaccinale. Entro la fine dell'estate dovrebbe arrivare il pronunciamento, anche se il Tar di Brescia ha già sollevato il dubbio circa l'ammissibilità del ricorso collettivo e cumulativo
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Il 7 agosto è stato respinto il ricorso presentato da 10 operatrici socio-sanitarie del Pavese, messe in "ferie forzate" dalla cooperativa per cui lavorano dopo essersi rifiutate di vaccinarsi. Il giudice Gabriele Allieri del Tribunale di Pavia, nella sua ordinanza, ha dato ragione all'azienda

Come riporta "La Provincia Pavese", le 10 Oss svolgono servizio in una casa di riposo. In seguito alla decisione di non vaccinarsi, confermata anche dopo ripetuti solleciti della direzione della cooperativa, sono state messe tutte in ferie. A quel punto si sono rivolte alla magistratura, ma il giudice ha dato loro torto. Nell'ordinanza, tra l'altro, si sottolinea che "potevano anche essere sospese senza stipendio"

Un'operatrice socio-sanitaria di Terni, dipendente di una cooperativa sociale, si è rifiutata di vaccinarsi ed è stata sospesa dal lavoro e dallo stipendio. Il 2 agosto si è vista respingere dal giudice del lavoro il ricorso contro il provvedimento di sospensione, che è stato invece definito "adeguato e proporzionato"

È slittata al 9 febbraio 2022 la decisione del Tar del Piemonte sulla possibilità di accogliere o meno il ricorso presentato da circa 600 operatori sanitari contrari all'obbligo di vaccinazione. La decisione era attesa per il 28 luglio dopo che i ricorrenti avevano rinunciato alla sospensiva delle sanzioni. Come detto, il decreto Covid di aprile scade però il 31 dicembre 2021

Intanto, l'Emilia Romagna ha precisato in una nota che non c'è stato alcuno stop da parte del Tribunale amministrativo regionale "ai procedimenti di sospensione avviati dalle Ausl nei confronti del personale sanitario non vaccinato". Il Tar, si specifica, "non ha sospeso nulla, ma su richiesta di dilazione proposta dai ricorrenti si è limitato a rinviare l'esame della questione all'udienza di merito, che peraltro non è ancora stata fissata"

La precisazione, si legge nella nota, arriva a fronte di "notizie inesatte" secondo cui "dal Tar sarebbe arrivato un sostanziale via libera ad esercitare la professione anche per i sanitari non vaccinati. Pertanto, i procedimenti avviati dalle Aziende sanitarie dell'Emilia Romagna per ottemperare all'obbligo vaccinale dei sanitari previsto dalla legge nazionale, sono oggi pienamente efficaci ed operativi"

Lo scorso 5 agosto, il Tar di Lecce ha respinto il ricorso presentato da un medico della Asl di Brindisi contro la misura di sospensione dal lavoro senza stipendio, adottata a suo carico dall'Ordine dei Medici e dall'Azienda sanitaria locale brindisina, dopo il rifiuto della dottoressa di sottoporsi alla vaccinazione