"Purtroppo, pur consapevoli della situazione delicata e difficile - ha precisato il ministro dello sviluppo economico -, non ci sono le condizioni essenziali cioè proposte di investitori privati per proseguire con esito positivo su questa strada"
Una proposta "non perseguibile". Lo sostiene il ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, riferendosi alla proposta Italcomp del commissario straordinario di Acc che avrebbe dovuto coinvolgere l'ex Embraco (IL MANCATO ACCORDO - LE LETTERE DI LICENZIAMENTO – IL PRESIDIO).
Giorgetti: "Non ci sono condizioni per proseguire su questa strada"
"Abbiamo esplorato, insieme con la viceministra Todde, tutte le possibilità della proposta Italcomp del commissario straordinario di Acc che avrebbe potuto coinvolgere Embraco - ha precisato Giorgetti -. Purtroppo, pur consapevoli della situazione delicata e difficile, non ci sono le condizioni essenziali cioè proposte di investitori privati per proseguire con esito positivo su questa strada". L'obiettivo ora è "superare l'attuale stallo e in questo senso continuano senza sosta le valutazioni della viceministra Todde, che ha la mia fiducia e che sta seguendo da tempo la vicenda di questa crisi", ha spiegato il ministro.
Sindacati: "Giorgetti ingiusto verso i lavoratori"
"Con troppo leggerezza il ministro Giorgetti liquida il progettò Italcomp - affermano, in una nota, Fim, Fiom, Uilm e Uglm -. Non condividiamo infatti la scelta di liquidare il polo dei compressori, che era stato peraltro prefigurato dallo stesso dicastero nel settembre 2020 con un piano industriale dettagliato sia nello sviluppo produttivo che occupazionale dei 700 dipendenti". I sindacati si dicono "consapevoli che molte difficoltà sono state create dall'Ue, a causa della mancata autorizzazione della garanzia pubblica al prestito in favore di Acc. Ma crediamo che resti possibile salvare sia Acc sia Embraco e presidiare un settore importante come quello della componentistica di elettrodomestici, anche con una sinergia fra Stato e privati. In questi mesi i lavoratori di Acc e ex Embraco hanno sostenuto la costituzione del polo dei compressori anche con sacrifi salariali". La dichiarazione del ministro Giorgetti viene definita dai sindacati "ingiusta. Speriamo che non precluda a un impegno occupazionale in favore dei lavoratori. Anche per questo chiediamo la immediata riconvocazione del tavolo al Mise".