Si era laureato in legge nel 1940, ma, a causa delle leggi razziali, non aveva potuto esercitare la professione di avvocato perché figlio di un genitore ebreo
A Torino, proprio nel Giorno della Memoria, è morto Bruno Segre. E' deceduto all'età di 105 anni l'avvocato, giornalista, partigiano con il nome di Elio nelle formazioni che parteciparono alla liberazione di Caraglio e Cuneo. (GIORNO DELLA MEMORIA: LE INIZIATIVE - LE DICHIARAZIONI DI LILIANA SEGRE)
Chi era il partigiano Elio
Nato a Torino il 4 settembre 1918, Bruno Segre si era laureato in legge nel 1940, ma, a causa delle leggi razziali, non aveva potuto esercitare la professione di avvocato perché figlio di un genitore ebreo. Fu arrestato nel 1942 e detenuto per alcuni mesi nel carcere torinese delle Nuove, mentre nel 1944 fu nuovamente imprigionato nella caserma di via Asti, a Torino, sede dell'ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana. E' stato anche consigliere comunale di Torino, capogruppo del Partito socialista, dal 1975 al 1980. Tra le sue tante battaglie politiche e legali, per i diritti civili, quella a favore della legge sul divorzio per cui noleggiò un aereo per lanciare migliaia di manifesti di propaganda sulla città.
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Stefano Lo Russo: "Difese democrazia e libertà"
"Con la morte di Bruno Segre perdiamo un punto di riferimento nella lotta per i diritti, da sempre in prima linea in difesa della democrazia, della libertà e dei valori della Resistenza", le parole del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. E ancora: "La sua scomparsa, nel giorno in cui celebriamo il valore della Memoria è un simbolico passaggio di testimone. Sta a noi, ora più che mai, seguire il suo esempio e tramandare il suo insegnamento". Così, invece, l'ex sindaca del capoluogo piemontese, Chiara Appendino: "Proprio nel Giorno della Memoria ci lascia Bruno Segre, un torinese che ha dedicato la propria vita all'antifascismo, prima nella Resistenza poi nell'instancabile racconto ai più giovani. Perdiamo un riferimento e una fonte di ispirazione per la nostra comunità. Addio, Bruno".
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Il ricordo di Alberto Cirio
Anche Alberto Cirio, presidente della regione Piemonte, ha ricordato Bruno Segre: "Durante gli anni delle leggi razziali a Segre fu vietato di esercitare la professione di avvocato. La sua scomparsa è ulteriore monito per tutti noi a difendere, ogni giorno, i valori della democrazia, dell’antifascimo e della libertà". Infine, così il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro: "Un intramontabile avvocato che resterà nella memoria di tutti noi".