Il 27 gennaio il mondo ricorda l'orrore della Shoah. Tanti i politici che hanno rilasciato dichiarazioni. La premier: “L'umanità ha toccato il suo abisso”. Salvini: “Una nuova ondata di antisemitismo si è diffusa in Europa, abbiamo presentato un Ddl per adottare concretamente nel nostro Paese le misure di contrasto”. Schlein: “È un passato da non dimenticare perché possa insegnarci qualcosa sull'impegno quotidiano per rinsaldare i valori della democrazia e della nostra Costituzione antifascista”. Renzi: “Mai più”
Oggi, 27 gennaio, il mondo ricorda l'orrore della Shoah in occasione del Giorno della Memoria. Tanti i politici che hanno rilasciato dichiarazioni. Dalla premier Giorgia Meloni, secondo la quale “l'antisemitismo è una piaga da estirpare”, a Matteo Salvini, che ha annunciato un Ddl della Lega. Da Elly Schlein, che ha rilanciato le parole di ieri del presidente Sergio Mattarella, a Giuseppe Conte, che ha invitato a "tenere alta la guardia". Da Matteo Renzi, che scrive “Mai più” sui social, a Mariastella Gelmini, secondo la quale “ricordare è un dovere”.
Meloni: “L’antisemitismo è una piaga da estirpare”
"L'antisemitismo è una piaga da estirpare. E noi dobbiamo lavorare per combatterla in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove. È una priorità di questo governo e siamo felici che in questa sfida così impegnativa possiamo contare sulle competenze, le capacità e l'esperienza del generale Pasquale Angelosanto come Coordinatore nazionale per la lotta all'antisemitismo", ha detto Giorgia Meloni. "Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l'orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Con la Shoah l'umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità - per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione - è necessario ribadire con chiarezza", ha aggiunto la presidente del Consiglio. Il Museo della Shoah, ha detto ancora, "è un'istituzione che si occuperà di tramandare la memoria della Shoah e che siamo certi darà un contributo determinante affinché la malvagità del disegno criminale nazifascista e la vergogna delle leggi razziali del 1938 non cadano nell'oblio".
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Salvini annuncia un Ddl della Lega
"Una nuova ondata di antisemitismo si è diffusa in Europa: la Lega l'ha contrastata e la contrasterà in ogni modo”, ha scritto Salvini sui social. Poi ha annunciato: “È di ieri il nostro Ddl, presentato grazie all'aiuto dell'Unione Associazioni Italia-Israele, per adottare concretamente nel nostro Paese le misure contro l'antisemitismo e la sua definizione in tutte le sue forme, come prevede la Ihra (International Holocaust Remembrance Alliance)". "Stiamo con Israele, baluardo di democrazia e libertà, con il suo diritto a esistere e difendersi, senza se e senza ma", ha aggiunto il vicepremier. “Questo Giorno della Memoria – ha scritto ancora – non è come tutti gli altri: l'orrore della Shoah ha trovato nuova eco nei crimini mostruosi del 7 ottobre contro inermi cittadini ebrei a opera dei tagliagole islamici di Hamas. Stupri, decapitazioni, massacri con dettagli indicibili”. Per il leader della Lega sono "grottesche e inqualificabili le accuse di ‘genocidio’, tanto più in un giorno come questo. Dalla parte del popolo ebraico, contro il terrorismo islamista, contro chi soffia sul conflitto, per l'obiettivo finale di una convivenza pacifica tra due popoli in due stati, senza che qualcuno possa più avanzare l'odiosa intenzione di cancellare Israele dalla carta geografica”.
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I presidenti di Camera e Senato
Ha scelto i social anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana. "Il #GiornodellaMemoria richiama le Istituzioni a non dimenticare mai l'orrore della ferocia nazifascista. Commemoriamo i milioni di vittime innocenti, una preghiera per loro e per quanti non videro più tornare a casa i propri cari", ha scritto. “In occasione del Giorno della Memoria – ha dichiarato invece il presidente del Senato Ignazio La Russa –desidero rinnovare il sentimento di sincera vicinanza al popolo ebraico e inchinarmi alla memoria di chi non c'è più. La Shoah è senza ombra di dubbio il male assoluto, una tragedia immane, il simbolo di un odio bestiale che mai più deve ripetersi. È necessaria, anzi indispensabile, una memoria condivisa che ripudi con forza ogni forma di odio, di razzismo, di antisemitismo e antisionismo. Il Giorno della Memoria e i crimini della Shoah devono entrare nella quotidianità, nelle scuole, nel cuore dei giovani, perché ogni giorno dell'anno sia il Giorno della Memoria".
I ministri
Diversi anche i ministri del governo Meloni che si sono espressi in questa giornata. "Combattere e sconfiggere ogni forma di antisemitismo è un obiettivo che ci accomuna tutti. Dobbiamo farlo oggi ancora più di ieri: quanto sta accadendo a Gaza ha fatto riemergere sentimenti di odio contro il popolo ebraico che non hanno senso di esistere e che sono inconcepibili. La giornata di oggi sia di monito per tutti quanti, la memoria della tragedia che fu ci sia da insegnamento per quello che stiamo vivendo nel presente, affinché l'orrore del passato non si ripeta mai più", ha scritto sui social Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento. "Il 27 gennaio rappresenta non solo un giorno di commemorazione per tener viva la memoria delle vittime della Shoah, ma anche una occasione di riflessione per ciascuno di noi sulla fase più buia della storia del '900. Con l'esaurirsi delle testimonianze dirette di quella immane tragedia, l'impegno di noi tutti a custodire e tramandare la memoria deve essere ancora più convinto affinché le nuove generazioni conoscano ed orrori simili non accadano mai più", ha dichiarato invece la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone. "Difendere Israele e lavorare per la fine del conflitto in Medio Oriente. Celebriamo il Giorno della memoria, ricordando le atrocità dell'Olocausto e confermando amicizia e sostegno al popolo ebraico. Stop all'odio. Costruiamo un futuro fatto di pace e tolleranza", ha scritto su X Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia. "È un dovere fermarsi a ricordare gli orrori del passato e a riflettere sul presente. Settantanove anni dopo ricordare è sempre doveroso, ma dobbiamo anche riflettere sull'oggi, perché stiamo assistendo in maniera inquietante, e purtroppo crescente, a gravissimi episodi di antisemitismo, di intolleranza e negazionismo, episodi inaccettabili, soprattutto tra i giovanissimi”, ha detto anche Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali. Ed Elisabetta Casellati, ministra per le Riforme, sui social ha scritto: “La Giornata della Memoria deve essere anche un momento di riflessione sul presente. Gli episodi di violenza e i rigurgiti antisemiti non vanno sottovalutati, ma condannati con forza e senza eccezioni. Il ricordo delle tragedie del passato ci insegna che all'odio non si risponde con l'odio. Solo le ragioni del dialogo vincono su quelle della contrapposizione”. "'La memoria è tesoro e custode di tutte le cose', Cicerone. Oggi più che mai abbiamo il dovere di ricordare e lavorare per un mondo dove libertà, tolleranza e pace siano la nostra casa", ha scritto sui social la ministra del Turismo Daniela Santanchè. E il titolare dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida: "Ricordare, per combattere ogni forma d'odio e razzismo. Ricordare, in un presente in cui l'antisemitismo rischia di tornare a dilagare inquietando il cuore d'Europa. Ricordare, nel Giorno della memoria perché le tenebre della Shoah, i crimini bestiali di quegli anni, restino memoria viva e monito nella coscienza di ognuno di noi. Ricordare in modo condiviso, perché non accada mai più".
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Schlein: “È un passato da non dimenticare”
La segretaria del Pd Elly Schlein ha reso omaggio a Cassino al monumento dedicato a Primo Levi e alle vittime della Shoah. "Le parole del presidente Mattarella hanno ricordato alcuni principi di condivisione a cui nessuno si può sottrarre, la Shoah come male assoluto, un orrore senza paragoni. La memoria deve servire per continuare a contrastare quella matrice di odio, il ricordo di quando questo Paese adottò nell'indifferenza le leggi razziali", ha detto. E ancora: "È un passato da non dimenticare perché possa insegnarci anche qualcosa sull'impegno quotidiano per rinsaldare i valori della democrazia e della nostra Costituzione antifascista. Il presidente ha ribadito anche l'importanza di continuare a investire sulla cultura e sull'educazione a partire dalle scuole, affinché questa memoria diventi impegno quotidiano contro ogni forma di odio e discriminazione". Poi ha aggiunto: "Non possiamo tollerare il rigurgito di antisemitismo feroce in Italia e in Europa, bisogna contrastare ogni razzismo, l'islamofobia. La memoria non è mai un esercizio retorico, è un impegno che il Pd porta avanti giorno per giorno".
Renzi: “Mai più”. Conte: "Tenere alta la guardia". Gelmini: “Ricordare è un dovere”
Sui social si è espresso anche il leader di Italia viva Matteo Renzi: "27Gennaio. Chi rifiuta di onorare la memoria di Auschwitz, rifiuta l'umanità. E rifiuta se stesso. Oggi che il vento dell'antisemitismo torna a soffiare nel mondo, è un dovere urlare ancora più forte: mai più #giornodellamemoria". Si è espresso anche Giuseppe Conte. "Nella Giornata della Memoria onoriamo le vittime della Shoah, tragedia per l'intera umanità e simbolo di cieca violenza. Questo ricordo ci impone di tenere alta la guardia contro i nuovi rigurgiti di antisemitismo, affinché non germoglino più i semi del fanatismo e dell'intolleranza. Quest'anno la Giornata della Memoria cade in un momento in cui l'umanità è scossa dalla spirale di violenza in Medio Oriente. Faccio mia la riflessione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ieri ha invitato chi ha subito il tentativo di sterminio del proprio popolo - 'il più abominevole dei crimini' - 'a non negare ad un altro popolo il diritto' ad avere 'uno Stato'. Restiamo uniti, affinché l'odio non trionfi mai più", ha detto il leader del M5S. "Ricordare è un dovere. Ricordare è necessario, ma non si può ricordare, rimuovendo l'orrore del 7 ottobre – ha detto Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione –. Bambini decapitati, donne stuprate e prese in ostaggio, giovani rapiti e usati come scudo umano. Per gli ebrei gli ultimi mesi sono stati i più bui, difficili e pericolosi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Quello che è accaduto quel giorno è frutto di un odio e di una brutalità che ci riporta indietro negli anni, riportando alla luce sentimenti e comportamenti che credevamo sepolti. Dalle pietre d'inciampo vandalizzate alle svastiche apparse nel quartiere ebraico di Roma, dalla scritta antisemita nei pressi della sinagoga di via della Guastalla a Milano agli scontri di sabato scorso a Vicenza. In Italia e in Europa c'è un allarmante rigurgito di antisemitismo che non può lasciarci indifferenti. In questo Giorno della Memoria ricordiamo ciò che è stato e ribadiamo il nostro sostegno al popolo israeliano, senza incertezze né ambiguità. Celebriamo questo 27 gennaio come e più di prima. Celebriamolo come qualcosa di vivo, che non si esaurisce in questa ricorrenza, ma che ci spinge ogni giorno ad un'azione decisa contro l'antisemitismo, la violenza, l'indifferenza”. Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha ricordato Bruno Segre. “È morto a 105 anni Bruno Segre, ci ha lasciato il simbolo e monumento dell'antifascismo. A causa delle leggi razziali, perché figlio di un ebreo, gli fu impedito di esercitare la professione di avvocato. Con la scomparsa di Bruno, proprio nel Giorno della Memoria, siamo tutti tenuti a ricordare che la democrazia e la società aperta nella quale viviamo oggi è merito dei partigiani che, proprio come Bruno, hanno combattuto l'antifascismo per le nostre libertà. Ciao Bruno, rimarrai sempre nel cuore della nostra democrazia. Viva l'Italia antifascista”, ha scritto su Facebook.
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I governatori
È un "dovere combattere e contrastare" l'antisemitismo: così il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha sottolineato il bisogno di non dimenticare quanto è accaduto, invitando a visitare il Memoriale della Shoah di Milano. "È dovere di tutti ricordare il sacrificio di donne e uomini innocenti vittime di un'atrocità inumana. La storia di questi giorni ci dice che non bisogna abbassare la guardia, antisemitismo è sinonimo di ignoranza e tutti, partendo dalle Istituzioni, abbiamo il dovere di combatterlo e contrastarlo. Non solo oggi, ma sempre", ha detto. "Il 27 gennaio del 1945 veniva liberato il campo di concentramento di Auschwitz: si sanciva così la fine dell'Olocausto. Oggi, come ogni 27 gennaio, celebriamo il Giorno della memoria e tutte le vittime della follia nazista. Lo sterminio degli ebrei, perpetrato con indicibili violenze in quegli anni, rappresenta uno dei più feroci crimini della storia dell'umanità. È nostro dovere ricordare, ancora di più in un periodo come quello attuale, nel quale l'antisemitismo sembra riemergere prepotentemente, affinché simili atrocità non si ripetano mai più", ha detto invece Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.