
Giornata della Memoria, 20 film per ricordare l'Olocausto. FOTO
In occasione della Giornata della Memoria, riproponiamo alcune delle pellicole più toccanti e celebri della storia del cinema. Da quella più famosa di tutte (“Schindler’s list” di Steven Spielberg) al capolavoro italiano, anch’esso celebre in tutto il mondo, ossia “La vita è bella” di Roberto Benigni, fino al premio Oscar come Miglior film internazionale del 2024, "La zona d'interesse". Per non dimenticare, mai
A cura di Camilla Sernagiotto

In occasione della Giornata della Memoria, ricordiamo alcune delle pellicole più emozionanti e significative nella storia del cinema. Da Schindler’s List di Steven Spielberg al capolavoro italiano di fama mondiale La vita è bella di Roberto Benigni, fino al vincitore dell’Oscar come Miglior film internazionale nel 2024, La zona d’interesse
Giornata della Memoria, ad Auschwitz la cerimonia con Mattarella e altri capi di Stato
Il film più celebre è Schindler’s list, capolavoro di Steven Spielberg del 1993. Tratto dall’omonimo libro di Thomas Keneally, è la vera storia di Oscar Schindler, industriale tedesco che salvò la vita a 1200 ebrei destinati a morire nei campi di concentramento

Schindler’s list può essere considerato il film più ambizioso di Steven Spielberg. In questa pellicola c’è tutta la drammaticità e l’emotività della Shoah. I 7 Oscar vinti (su 12 nomination) lo confermano

Oliwia Dabrowska, l’ex attrice che all'età di tre anni ha interpretato un'icona della storia del cinema nel film premio Oscar di Steven Spielberg - ossia la bambina con il cappotto rosso - oggi ha 33 anni. Ha aiutato i profughi ucraini a entrare in Polonia dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. "Lei è sempre stata il simbolo della speranza", ha scritto Dabrowska sui social. "Lasciate che lo sia di nuovo”. Si riferisce proprio alla bambina del film, di cui la ragazza ha modificato il colore del cappotto rendendolo blu, in omaggio alla bandiera ucraina

Il pianista, vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2002, è tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Wladyslaw Szpilman. Ancora una volta, a confrontarsi con il delicato tema dell’Olocausto è un grande regista, Roman Polanski

Il film Il pianista racconta la storia del giovane pianista ebreo costretto a nascondersi per sopravvivere allo scempio dei campi nazisti. Titolo originale The Pianist, è un film del 2002 diretto da Roman Polański, basato sull'omonimo romanzo autobiografico di Władysław Szpilman. La pellicola ha conquistato la Palma d'oro al Festival di Cannes nel 2002 e tre Premi Oscar nel 2003. Si è aggiudicato anche 7 premi César

La scelta di Sophie è la pellicola del 1982 di Alan J. Pakula che racconta la storia di un aspirante scrittore che fa la conoscenza di una coppia formata da un’immigrata polacca che è stata detenuta ad Auschwitz e un ragazzo ebreo. La donna nasconde un segreto (che rivelerà al giovane scrittore). Il film valse l’Oscar come miglior attrice a Meryl Streep

Uno dei film sull’Olocausto più famosi a livello internazionale è un film italiano. Parliamo chiaramente de La vita è bella, film del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni e vincitore di 3 premi Oscar, 9 David di Donatello, 5 Nastri d’argento e numerosi altri riconoscimenti internazionali. Immagine: frame di una clip del film, dal canale YouTube di CG Entertainment

La capacità eccezionale di Roberto Benigni per quanto riguarda La vita è bella è stata quella di affrontare il tema della Shoah in maniera leggera ma non per questo meno drammatica e incisiva. A impreziosire questo capolavoro, c’è la colonna sonora firmata da Nicola Piovani (che è una delle più belle scritte dal musicista e compositore). Immagine: frame di una clip del film, dal canale YouTube di CG Entertainment

Il protagonista del film La vita è bella è Guido Orefice, uomo ebreo giocoso e sempre sorridente che verrà deportato insieme alla sua famiglia in un lager nazista. Tenterà di proteggere il figlio dagli orrori dell'Olocausto, facendogli credere che tutto ciò che vedono sia parte di un fantastico gioco in cui dovranno affrontare prove durissime per vincere il meraviglioso premio finale. Immagine: frame di una clip del film, dal canale YouTube di CG Entertainment

Anche Train de vie - Un treno per vivere rilegge la tragedia della Shoah in modo ironico e originale. Il film del 1988 diretto da Radu Mihaleanu racconta la storia di un giovane che tutti consideravano folle. Nel 1941 inscena la partenza di un finto treno di deportati per sfuggire ai nazisti. Anche in questo caso (come per La vita è bella) fondamentale nell’opera è la colonna sonora, composta da Goran Bregovic

Il bambino con il pigiama a righe (titolo originale The Boy in the Striped Pyjamas) di John Boyne è un film tratto da un romanzo. L’adattamento cinematografico è di Mark Herman. Racconta l’amicizia tra il figlio di un ufficiale nazista e un bambino ebreo in un campo di concentramento. Il film esplora gli orrori di un campo di sterminio nazista attraverso lo sguardo dei due bambini, di 8 anni, uniti da un’amicizia che supera ogni confine. Bruno è il figlio del comandante tedesco mentre Shmuel è un prigioniero ebreo. Interpretati da Asa Butterfield e Jack Scanlon

Tra le tante versioni per il piccolo e il grande schermo del diario della bambina olandese morta a Bergen-Belsen nell'inverno del 1945, la più famosa è Il diario di Anna Frank del 1959: vinse tre premi Oscar (attrice non protagonista, fotografia e scenografia). Il film è diretto e prodotto da George Stevens, il quale aveva contribuito a realizzare alcune riprese nei campi di sterminio subito dopo la liberazione. Quell’esperienza lo aveva segnato profondamente

Jona che visse nella balena è il film diretto da Roberto Faenza nel 1993. Si tratta di un viaggio di formazione nella realtà più crudele che un bambino possa immaginare: un campo di concentramento (a Bergen-Belsen) nel 1940. È tratto dal romanzo autobiografico dell'olandese Jona Oberski, sopravvissuto alla Shoah e oggi scrittore e fisico nucleare. Immagine: frame di una clip del film pubblicata sul canale YouTube dell'account lontanolontanos

Jojo Rabbit è il film del neozelandese Taika Waititi che racconta l'educazione sentimentale e civile di un ragazzino filo-nazista nella Germania dei primi anni Quaranta. Riesce ad affrontare con toni da commedia la più grande tragedia del Novecento, con un finale tenero e commovente. Nel 2019 vinse l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale

The Reader è tratto dall'omonimo romanzo di Bernhard Schlink. L’adattamento cinematografico vede protagonisti Ralph Fiennes e Kate Winslet (premiata con l'Oscar). Il film si sviluppa su un arco narrativo di quasi mezzo secolo, raccontando le tragedie private di reduci, aguzzini o semplici testimoni dell’Olocausto. Racconta della generazione di ragazzi tedeschi che furono travolti dal nazismo

Il figlio di Saul (2025) di László Nemes racconta di un sonderkommando che assiste all’uccisione degli ebrei da parte dei nazisti e, tra questi, riconosce il corpo di suo figlio, a cui vuole dare degna sepoltura. Ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival del Cinema di Cannes e l'Oscar come miglior film straniero. Sonderkommando indica gruppi speciali di deportati, costretti a collaborare con le autorità naziste nei campi di sterminio. Il loro compito consisteva nell’assistere le SS nello sterminio dei deportati, occupandosi della rimozione dei corpi

Il sonderkommando protagonista de Il figlio di Saul faceva parte appunto dei Sonderkommando, speciali gruppi di deportati, per la maggior parte di origine ebraica, obbligati a collaborare con le autorità naziste all'interno dei campi di sterminio nel contesto della Shoah. Compito principale dei Sonderkommando fu collaborare con le SS nel processo di sterminio di altri ebrei deportati insieme a loro, durante le operazioni di rimozione dei corpi dalle camere a gas e quelle successive di cremazione

La signora dello zoo di Varsavia è un film del 2017 diretto da Niki Caro. La pellicola si ispira a una storia realmente accaduta contenuta nel libro Gli ebrei dello zoo di Varsavia, incentrato sulla storia di Antonina Żabińska. La donna, direttrice di uno zoo insieme al marito, ha salvato oltre 200 ebrei nascondendoli proprio all’interno di quel che resta del suo giardino zoologico dopo i bombardamenti nazisti

Tim Roth e Clive Owen sono i protagonisti di The Song of Names, film tratto da un romanzo di Norman Lebrecht che racconta la storia di un legame nato durante la Seconda guerra mondiale. Questo film drammatico del 2019, diretto da François Girard, vede Tim Roth e Clive Owen calarsi nei panni di due amici d'infanzia londinesi le cui vite sono state profondamente segnate dalla Seconda Guerra Mondiale. Il film ha ricevuto nove nomination ai Canadian Screen Awards, vincendone cinque

In The Song of Names vediamo David, giovane violinista polacco, scomparire nel nulla il giorno del suo primo concerto. 35 anni dopo, Martin segue un indizio nella speranza di ritrovarlo e di scoprire il mistero di quanto accaduto alla famiglia di David deportata a Treblinka. Il cast di The Song of Names include Tim Roth, Clive Owen, Stanley Townsend, Catherine McCormack, Magdalena Cielecka, Saul Rubinek ed Eddie Izzard, con ruoli giovanili interpretati da Gerran Howell, Jonah Hauer-King, Misha Handley e Luke Doyle

Ogni cosa è illuminata (Everything Is Illuminated) è un film statunitense uscito nel 2005. Si tratta della trasposizione cinematografica dell'omonimo libro autobiografico di Jonathan Safran Foer, in cui racconta il suo viaggio (sia fisico che spirituale) in Ucraina alla ricerca della donna che salvò suo nonno dalla persecuzione nazista. Nel cast , ci sono Elijah Wood ed Eugene Hutz, oltre a Boris Leskin, Laryssa Lauret e Tereza Veselková, con numerosi altri attori in ruoli di supporto. Lo stesso Safran Foer compare, nella scena al cimitero

Resistance - La voce del silenzio è un film del 2020 scritto e diretto da Jonathan Jakubowicz. La pellicola narra le vicende del celebre mimo Marcel Marceau, interpretato da Jesse Eisenberg. Prima di diventare un celebrità, durante la seconda guerra mondiale nella Francia occupata dai nazisti, l'uomo si unì alla Resistenza per salvare centinaia di bambini ebrei

La chiave di Sara (Elle s'appelait Sarah) è un film del 2010 diretto da Gilles Paquet-Brenner. Tratto dall'omonimo romanzo di Tatiana de Rosnay e interpretato da Kristin Scott Thomas e dalla piccola Mélusine Mayance affronta un episodio poco noto della Shoah durante l'occupazione nazista di Parigi: il rastrellamento del Velodromo d'Inverno

Hometown - La strada dei ricordi. Roman Polanski e Ryszard Horowitz sono tornati in Polonia per condividere i ricordi più personali della loro infanzia e giovinezza. Camminando per le strade di Cracovia, ripercorrono il passato e ricordano i momenti difficili della loro vita, durante l'Olocausto, quando si incontrarono nel ghetto ebraico costruito dai nazisti

Arrivederci ragazzi (Au revoir les enfants) è un film del 1987 diretto da Louis Malle. La storia è ambientata in Francia nel Collegio dei Carmelitani Scalzi di Fontainebleau nel gennaio del 1944. Un ragazzo di nome Julien Quentin viene mandato, con il fratello maggiore François, in un collegio di religiosi, durante la Seconda guerra mondiale. Arrivato in quel collegio trova buona parte dei suoi compagni insopportabili ed egoisti e avverte fortemente la nostalgia della madre

La tregua di Francesco Rosi, dal libro di Primo Levi, racconta di quando, il 27 gennaio 1945, la Germania nazista è costretta a difendersi dall'arrivo delle truppe sovietiche da un lato e dall'avanzata del resto degli alleati dall'altro. I soldati tedeschi ricevono l'ordine di abbandonare i campi di concentramento situati in est Europa, per sfuggire all'arrivo dei sovietici. Vengono così cancellate le tracce degli orrori commessi nei lager, distruggendo tutti i registri ufficiali e i deportati ancora in vita vengono chiusi nei campi e lasciati al loro destino

Il labirinto del silenzio è un film del 2014 diretto da Giulio Ricciarelli. Francoforte sul Meno, Germania Ovest, 1958: Johann Radmann è un giovanissimo procuratore giudiziario della neonata Repubblica Federale Tedesca che, solitamente, è incaricato di risolvere casi di infrazioni stradali. Un giorno si imbatte in alcuni documenti portati dal giornalista Thomas Gnielka che aiuteranno a dare, successivamente, il via al processo contro il professor Schulz che ha prestato servizio ad Auschwitz e continua a insegnare in un liceo della città

La zona d'interesse è un film drammatico del 2023 diretto da Jonathan Glazer, vincitore di due Oscar e basato sul romanzo omonimo di Martin Amis. Ambientato nel 1942, racconta la vita "idilliaca" della famiglia Höß, residente accanto al campo di concentramento di Auschwitz, in un equilibrio disturbante tra normalità domestica e atrocità circostanti. La pellicola ha vinto due Oscar, nelle categorie Miglior film internazionale e Miglior sonoro