Claudio Baglioni, l'album La Vita è Adesso compie 40 anni e torna con un GrandTour

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Credit Toni Thorimbert

L'album italiano più venduto di sempre con le sue oltre 4,5 milioni di copie vendute è stato interamente risuonato in occasione di questo anniversario. I concerti arriveranno nel 2026 preceduti da un data speciale a ottobre a Lampedusa. L'INTERVISTA

il compleanno verrà celebrato l'8 giugno ma la festa per i quaranta anni de La Vita è Adesso sono già cominciati. Questo lavoro di Claudio Baglioni è il disco italiano più venduto di sempre con oltre 4,5 milioni di copie ed è rimasto per 27 settimane in testa alla classifica. Sony ripubblica l'album, che è stato interamente risuonato, con l'aggiunta del brano Il Sogno è Sempre considerato "il sequel narrativo del progetto di allora e l'idea di oggi". Il 18 giugno Edizioni Curci pubblica un cofanetto in edizione limitata a mille copie che contiene tra le altre cose il libro dell'artista Emiliano Ponzi che con i suoi disegni reinterpreta le emozioni dei testi di Claudio Baglioni. La cover e i booklet sono di Tony Thorimbert che aveva già fatto quelle del progetto originale. Il "GrandTour", come è stato ribattezzato, verrà anticipato da una data speciale il 27 settembre a Lampedusa per poi girare l'Italia dall'estate 2026.

Claudio partiamo dalle origini, dall'embrione di La Vita è Adesso.

Pensa che in origine il titolo provvisorio era Un Bar sulla Città. Il mio problema è che dopo le musiche dovevo diventare paroliere ed era difficile per me unire le due cose. Il progetto tardava a essere completato.

Un ritardo che ha però aveva un precedente rassicurante.

Il 6 gennaio 1985 ci fu la finale di un Fantastico di Pippo Baudo cui era abbinato un concorso popolare per eleggere la canzone del secolo, dieci brani arrivarono in finale tra cui Questo Piccolo Grande Amore e fu una soddisfazione per me al punto che non pensavo alla posizione, ero felice di esserci, forse non mi sarebbe piaciuto arrivare secondo. Ricordo che ero davanti alla tv quando dissero che il brano arrivò primo e io non ho dato alcun segno di giubilo come fanno certi allenatori di calcio dopo una vittoria.

In qualche modo avrai però festeggiato?

All'epoca avevo due pastori tedeschi, per altro celebri perché li misi nella copertina di E Tu Come Stai, che, dovevano pisciare nonostante fosse mia la canzone del secolo. In quel momento li tenevo come Cenerentola i sorcetti che poi sono diventati cavalli bianchi e cominciò pure a nevicare, intanto io continuavo a ripetermi che ero l'autore della canzone del secolo.

Però un riconoscimento pubblico lo hai avuto.

Certo, Pippo Baudo mi premiò a Sanremo e io cantai Questo Piccolo Grande Amore piano e voce. Pensa che l'anno dopo torno all'Ariston tornarono la musica dal vivo e anche l'orchestra dopo un po' di anni di playback.

Il primo riscontro de La Vita è Adesso?

Andai a Fiumicino con due amici e mettemmo questo nastro: alla fine dell'ascolto ho pensato a un disco orrendo, non diretto e popolare come Strada Facendo e invece sono stato smentito perché dei miei 30 album è quello che ha avuto più successo popolare.

Giusto dunque "riscriverlo"?

Non amo le celebrazioni perché si perde troppo tempo a guardarsi indietro. Sony/Columbia lo avrebbe rifatto ma con una lucidata, una romanella come dicono qui. Mi sono accorto che queste dieci canzoni mai fatte insieme in un tour avevano fatto strada e l'idea di tornare in studio e suonarle e cantarle dal vivo è stata quasi una conseguenza del cammino. Gli arrangiamenti non sono stati fatti per questa occasione ma sono nati negli anni a furia di suonarli in tour. E' nato in analogico, suonando tutti insieme contemporaneamente nello stesso studio, come fosse un album nuovo pur consapevoli che non lo è.

Che particolarità hanno i brani?

Guarda, sono tutte canzoni che non erano in un unico filone, forse è il mio unico disco in cui il tessuto del racconto è a più voci. Vidi una mattina un film italiano in bianco e nero che partiva con panoramica della città e la città si svegliava e la voce fuori campo diceva che è un giorno come gli altri, la macchina da presa riprendeva vari personaggi...poi io mi piazzai a scrivere al Bar dello Zodiaco, che oggi non c'è più e il titolare era Eufemio Del Buono un grande ufologo, e circondato dalle coppiette che si baciavano mi concedevo un gelato doppia panna con cioccolato in mezzo e un bicchiere di vino frizzante se avevo fatto bene. Poi ti dico che La Vita è Adesso perché è il momento in cui tutto gli orchestrali suonano il climax, la vita da sola non avrebbe resistito senza la possibilità di sognare. Ci aggiungo che la foto di copertina stavolta è stata fatta in condizioni umane mentre la precedente è nata dopo abbondanti libagioni in un ristorante di Ostia, venne fata a sorpresa qui c'è un occhio un po' più vigile.

Per raccontare il progetto arriverà, prodotto da Friends & Partner, il GrandTour la Vita è Adesso: cosa puoi anticiparmi?

Volevo trovare come sempre una messa in scena curiosa rispetto alle esperienze passate. Dopo 15 anni torno negli spazi aperti per  vivere il nostro paese, voglio fare il viaggiatore, andare in certi luoghi, visitarli e collocarci la musica. Il 27 settembre però ci sarà una anteprima nazionale a Lampedusa. Spesso si fanno spettacoli in luoghi articolati poi l'artista va via e non resta nulla, per il mio O' Scia a Lampedusa è stato diverso perché è durato dieci anni. Partire da lì col mio ultimo tour vero mi emoziona.

Tra viaggio e nostalgia i tuoi sentimenti come reagiscono?

Non ho tempo per ripercussioni sentimentali, nel momento in cui si fa una scelta non c'è tempo per guardarsi indietro e pensare alla nostalgia. Lo è stato anche affrontando questo progetto 40 anni dopo: essere andati in sala con la metodologia di fare un album come se si facesse sul momento ha tenuto la nostalgia lontana. Bisogna prendere la vita è adesso come con ogni adesso che si ripropone.

Avevi detto che sarebbero stati gli ultimi mille giorni di te e di me: visto il successo ci stai ripensando?

Penso di avere fatto bene, ora ci sono tanti progetti identitari, c'è una corsa contro il tempo e comunque è una cifra simbolica quella dei mille giorni. Ti dico che tempo fa mi misero il timer e fu una angoscia. Questo è uno dei passaggi, non l'ultimissimo.

All'album originario hai aggiunto il brano Il Sogno è sempre: perché?

E' venuto fuori non di getto ma è figlio di varie situazioni: un album così di successo non poteva non avere una canzone che si accodasse all'epoca.

Perché La Vita è Adesso è l'album più venduto di sempre in Italia con oltre 4,5 milioni di copie?

Non so perché si sia affermato così tanto e tanto più degli altri. E' un disco che ha forse una sola canzone che parla di amore, ma che affronta l'amore come un percorso di vita, è un disco corale. E io sono stato smentito perché non credevo sarebbe stato un successo.

Un ricordo legato ai tuoi inizi?

Mia madre era una sarta e per un concorso di voci nuove mi mise pantaloni celesti con una lunga camicia rosa, ero già fluido allora. Oggi dico che per esibirsi bisogna avere un motivo non un successo, ritengo che a me faccia bene stare sul palco, se vedo cento persone che volteggiano mi fermo a guardarle e capisco che c'è una ragione per cui io sto su un palco.

Infine, quale è il tuo sogno?

Il sogno è di avere sempre un sogno, di avere una scommessa sulla vita che è l'orizzonte, quello che non si conquista mai. Non raggiungerlo però ne fa un punto di riferimento. Un sogno è sapere raccontare in ogni tempo qualcosa.

Approfondimento

Chiamamifaro, album Lost & Found: "La felicità va cercata e protetta"

Spettacolo: Per te