Per la società, questa cifra significa che negli ultimi anni i propri consumatori continuano a scaricare app e sottoscrivere abbonamenti. Nel frattempo, Cook vuole abbassere i prezzi in alcuni mercati adeguandoli al valore della moneta locale
Circa 900 milioni di iPhone, ossia più della metà dei dispositivi di marchio Apple venduti negli ultimi dieci anni, sono ancora in circolazione e vengono quotidianamente utilizzati dai loro proprietari. Lo rivela il Financial Times, riportando quanto riferito da Cupertino in occasione della presentazione dei dati sul bilancio, che hanno evidenziato il primo calo di utili e ricavi dal 2008 a oggi. Inoltre, secondo quanto si apprende da Reuters, la società di Tim Cook, per la seconda volta in 12 anni, avrebbe intenzione di abbassare il prezzo di alcuni melafonini di punta al di fuori degli Usa, modellando il valore al dettaglio dei dispositivi al prezzo con cui sono stati messi in commercio nelle diverse valute locali, anziché al crescente dollaro statunitense.
Progettare smartphone che durino a lungo
Dal quartier generale, Apple fa sapere che il dato sugli iPhone ancora in uso è un fattore positivo, che si traduce in 900 milioni di consumatori che continuano a scaricare applicazioni dallo store e a sottoscrivere abbonamenti. Tuttavia, questa cifra ha anche un risvolto negativo, in quanto può significare che gli acquirenti dei vecchi modelli non hanno intenzione di cambiarli con quelli nuovi presenti sul mercato. TimCook, Ceo di Apple, ha dichiarato che l’intento della società è quello di progettare degli smartphone che durino il più a lungo possibile, nonostante questo possa rendere più difficile il raggiungimento degli obiettivi trimestrali, come denota il calo del 5% fatto registrare dalle vendite di iPhone negli ultimi tre mesi del 2018, festività natalizie comprese. "Il nostro ciclo medio si è esteso, non c’è dubbio”, ha ammesso Cook. "Dove finiremo in futuro, non lo so, ma sono convinto che realizzare un prodotto eccezionale e di alta qualità sia la cosa migliore per il cliente”, ha concluso.
Apple abbassa i prezzi fuori dagli Usa
Nel tentativo di rilanciare le vendite in alcuni mercati particolarmente problematici, Apple ha deciso di abbassare il prezzo di alcuni suoi iPhone top di gamma, ancorandoli al valore della valuta locale e non a quella del dollaro, la cui crescita ha reso i dispositivi californiani molto più costosi rispetto a quelli di altri brand. “Abbiamo deciso di riportare gli iPhone a prezzi commisurati a quelli di un anno fa, nella speranza che crescano le vendite in quelle aree”, ha spiegato Cook. La società non ha ancora fatto sapere in quali paesi applicherà i nuovi prezzi, ma è molto probabile che tra essi ci sarà la Cina, principale causa del crollo di inizio gennaio.