Pavel Durov compie 40 anni: la storia del fondatore di Telegram

Tecnologia
©Ansa

Il miliardario franco-russo, fondatore e amministratore delegato del servizio di messaggistica criptata Telegram, compie 40 anni. Tra accuse legate a Telegram e una fortuna di 15,5 miliardi di dollari, ecco la sua storia

Oggi, 10 ottobre, Pavel Durov, il miliardario franco-russo fondatore e amministratore delegato del servizio di messaggistica criptata Telegram, compie 40 anni. Noto per la sua riservatezza, la sua vita privata è rimasta avvolta nel mistero fino all'arresto in Francia lo scorso agosto, quando le autorità lo hanno preso in custodia all'aeroporto di Le Bourget, vicino a Parigi.

Le accuse

L'imprenditore, che ha una fortuna stimata in 15.5 miliardi di dollari,è attualmente sotto inchiesta per 12 capi di imputazione, tra cui complicità con la criminalità organizzata, a causa del suo rifiuto di concedere l’accesso a Telegram alle autorità giudiziarie. A Durov è stata concessa la libertà condizionale dopo aver pagato una cauzione di cinque milioni di euro. Tuttavia, gli è stato proibito di lasciare la Francia e deve presentarsi in una centrale di polizia due volte a settimana.

Chi è Pavel Durov

Nato il 10 ottobre 1984 a San Pietroburgo, Durov si è trasferito a Torino in giovane età, poiché suo padre, latinista e professore universitario, lavorava lì. Ha trascorso buona parte della sua gioventù in Italia, prima di tornare in Russia nel 2001, dove ha frequentato il ginnasio accademico. Nel 2006, laureato in filologia all'Università di San Pietroburgo, Durov ha creato il social network VKontakte (VK), che è diventato rapidamente la principale piattaforma social russa.

Da VK a Telegram

Tuttavia, il successo di VK lo ha portato a scontrarsi con il governo russo. Nel 2014, ha lasciato il paese dopo aver venduto la piattaforma, sotto pressione per il rifiuto di consegnare dati personali ai servizi di sicurezza russi, inclusi quelli di attivisti ucraini pro-europei. Durov ha dichiarato che questa esperienza lo ha motivato a sviluppare Telegram, insieme al fratello Nikolai. L’app di messaggistica criptata è stata lanciata nel 2013 e ha raggiunto oltre 900 milioni di utenti nel 2024. Stabilitosi a Dubai, Durov ha ottenuto anche la cittadinanza dell'isola caraibica di Saint Kitts e Nevis e, più recentemente, nell’agosto 2021, quella francese. Telegram, che si è presentato come un difensore della libertà individuale e della privacy, ha subito tentativi di blocco da parte del governo russo nel 2018, che non sono andati a buon fine. Telegram è ora utilizzato sia dal governo russo che dall'opposizione, e svolge un ruolo centrale nella documentazione del conflitto in Ucraina, con aggiornamenti in tempo reale da blogger di entrambe le fazioni.

leggi anche

Telegram, Durov: “Sorprendente accusa per crimini commessi da terzi”

A settembre la nuova stretta sulla privacy

Il mese scorso, Durov, mandando un messaggio ai 13 milioni di utenti del suo canale personale, ha annunciato un cambio di rotta sulla privacy di Telegram: l'azienda fornirà alle autorità giudiziarie gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti sospettati di attività criminali. Lo scopo, come ha dichiarato lo stesso Durov, è scoraggiarne l’uso criminale. "Non lasceremo che i malintenzionati mettano a repentaglio un miliardo di utenti”. "I nostri principi fondamentali non sono cambiati”, ha scritto nei giorni successivi, difendendo le modifiche apportate alla piattaforma, che hanno spinto alcuni a temere che l'app di messaggistica starebbe diventando più incline a fornire i dati degli utenti alle autorità. “Ci siamo sempre sforzati di rispettare le leggi locali, a patto che non andassero contro i nostri valori di libertà e privacy".

Le vicende personali

Nonostante sia poco presente nei media tradizionali, Durov è attivo sul suo canale Telegram, dove condivide frammenti della sua vita personale. Proprio negli scorsi giorni, tramite il suo canale, ha rotto il silenzio sulla sua vita privata e sulle vicende legate al suo arresto di agosto in Francia. “Mentre mi avvicino al mio quarantesimo compleanno, ho capito di avere molte storie da raccontare. Dovrei cominciare a pubblicarle qui?”, ha chiesto ai suoi follower. La maggioranza ha risposto positivamente. Così, in un lungo messaggio, ha parlato del suo arresto in Francia e di una sua vicenda personale: durante il terzo giorno di interrogatorio, senza poter comunicare con l'esterno, Durov ha saputo che la sua partner, Julia Vavilova, era incinta. “Ho chiesto al mio avvocato se anche Julia sarebbe stata interrogata. Mi rispose che avrebbe dovuto, ma che non poteva venire”, racconta. Quando ha chiesto il motivo, gli è stato detto: “È incinta”. Dopo essere stato rilasciato, Durov è tornato da Julia, “ma la situazione era tesa”. Durante la sua assenza, Julia aveva affrontato grande pressione mediatica. Il forte stress ha avuto ripercussioni sulla gravidanza, e il 4 ottobre, la coppia ha aggiornato i follower con una triste notizia: “Il dottore ha detto che il cuore del bambino non batteva più”. “Julia si è fatta coraggio”, ha scritto Durov. “Ma, a differenza mia, non era abituata all'ostilità. Non è fatta per la guerra”.

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY TG24

leggi anche

Telegram, è iniziata la “normalizzazione” della app?

Tecnologia: I più letti