Dopo quello di Milano, il gruppo cinese approda sul Vecchio Continente con un nuovo punto vendita ed è pronto a guidare l’Austria nello sviluppo delle nuove reti 5G
In estate, aprirà a Vienna il prossimo negozio europeo di Huawei, il secondo dopo quello di Milano. Una mossa che fa parte della strategia del colosso cinese per cercare di imporsi sul Vecchio Continente e controbattere alle pressioni Usa sugli alleati occidentali. In attesa di conferme da parte della società, il nuovo punto vendita viennese dovrebbe orientarsi verso la fascia elevata del mercato e potrà essere sfruttato anche come centro di ritrovo per i fan oppure come location per corsi ed eventi, proprio come lo store milanese.
Austria vuole diventare pioniere del 5G
Ufficializzato durante una conferenza stampa tenutasi pochi giorni fa, il nuovo flagship store andrà ad accontentare una notevole fetta dei consumatori austriaci. Nel paese, infatti, Huawei è il secondo produttore più popolare con il 28% del mercato e, come riporta l’agenzia Reuters, ha già stretto accordi sullo sviluppo delle reti 5G con le tre maggiori compagnie telefoniche nazionali, ossia A1 Telekom Austria, T-Mobile Austria e Drei Austria. "Siamo più che pronti a sostenere l'Austria con il nostro know how e le nostre soluzioni nel suo cammino per diventare un pioniere del 5G”, ha dichiarato Pan Yao, Ceo del distaccamento austriaco del gruppo, confermando che la scelta di Vienna come sede per un nuovo negozio non è casuale.
In occasione della presentazione del progetto, il ministro della Tecnologia austriaco ha ribadito che la priorità del governo è quella di proteggere le reti e ha invitato l’Unione europea a prendere una posizione definitiva in merito all’azienda di Shenzhen, aggiungendo di non essere a conoscenza di particolari pericoli che potrebbero derivare dall’utilizzo delle sue apparecchiature.
Ren: “Gli Usa non ci schiacceranno”
“Non c'è modo che gli Stati Uniti ci possano schiacciare”. Sono queste le parole rilasciate alla Bbc dal fondatore di Huawei, Ren Zhengfei, con cui ha voluto rispondere a tutte le accuse di spionaggio lanciate negli ultimi mesi da Washington contro il suo gruppo. “Il mondo non ci può abbandonare perché siamo tra i più avanzati. Anche se gli Usa convincessero altri a non usarci più temporaneamente, potremmo sempre compensare un po' le cose”, ha aggiunto, lanciando poi un messaggio di apertura rivolto al Regno Unito, che ha giudicato gestibile il rischio derivante dall’uso di prodotti Huawei: “Se gli Usa non si fidano più di noi - ha concluso - potremo dirottare ancor più i nostri investimenti dall'America al Regno Unito”.