GM, un'auto a guida autonoma senza volante nel 2019

Tecnologia
L'abitacolo della Cruise AV di GM (YouTube/GM)
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La casa americana ha già inviato la richiesta alle autorità Usa per produrre e portare su strada la Cruise AV. Accelera così la corsa alle vetture prive di comandi manuali, da usare in condivisione  

General Motors accelera sulla guida autonoma: vuole produrre un'auto senza controlli manuali già nel 2019, la Cruise AV. Accorcerebbe così i tempi di un paio d'anni rispetto a quanto previsto. I test (e questa non è una novità) sono in corso a Phoenix e San Francisco. Adesso però la casa automobilistica ha deciso di inviare al Dipartimento dei trasporti americano la richiesta per produrla e utilizzarla su strada oltre il recinto controllato delle sperimentazioni.

Com'è la vettura autonoma di GM

La Cruise AV è un'auto elettrica. È un cross-over, che all'esterno non ha un design rivoluzionario o stilisticamente spinto come i prototipi della gamma EQ di Daimler. Oltre a sportelli, fari e cerchi spicca però la strumentazione necessaria alla guida autonoma: telecamere, sensori, radar. Il vero cambiamento è all'interno dell'abitacolo: niente volante, niente pedali. L'interazione tra passeggero e auto passa dai display posizionati al centro della plancia (per chi viaggia sui sedili anteriori) e sui poggiatesta (per chi viaggia su quelli posteriori). GM la definisce come “il primo veicolo pronto per la produzione e ad operare autonomamente, senza pilota e controlli manuali”. Come le altre auto che hanno rinunciato al volante e ai pedali, l'obiettivo non è la vendita diretta ai cittadini ma lo sviluppo di flotte per il car-sharing. L'auto si prenota con un'app e conosce già il punto di partenza e di arrivo desiderato dal passeggero.

Le mosse delle concorrenti

Anche se bisognerà attendere il via libera delle autorità, la mossa di General Motors segna un'accelerazione decisa da parte di una delle più grandi case produttrici al mondo (la più grande, quanto a capitalizzazione di borsa). L'altra big americana, Ford, ha infatti posto il traguardo un po' più in là: prevede di iniziare la produzione di auto a guida totalmente autonoma nel 2021. Saranno utilizzate da Lyft, il principale concorrente di Uber negli Stati Uniti. Proprio con Uber si è invece alleata Volvo, che fornirà alla società di ride-sharing 24mila vetture. Nissan dovrebbe avviare i test a marzo, per aprire al pubblico i taxi senza conducente in Giappone nel 2020. Senza dimenticare le prossime mosse di Waymo (controllata di Alphabet che collabora con Fca) e Apple (che potrebbe montare su qualsiasi auto i dispositivi sviluppati dal progetto Titan).

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