Chi è Matthijs de Ligt, il gigante olandese neo-acquisto della Juventus

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Foto: Twitter-Juventus

Classe ‘99, titolare inamovibile della nazionale Orange, è considerato uno dei difensori più forti al mondo. Nato a Leiderdorp e cresciuto nelle giovanili dell’Ajax, vanta numerosi record. Dalla stagione 2018-2019 farà parte del club bianconero: l'ha pagato 75 milioni

È il più giovane debuttante nella nazionale olandese dal 1931, ed è stato uno dei calciatori più ambiti dalle big del calcio europeo nel mercato estivo 2019. Alla fine l'ha acquistato la Juventus che per lui ha speso circa 75 milioni di euro: si tratta di Matthijs de Ligt, difensore centrale di 190 cm classe 1999 ex Ajax, club di Amsterdam di cui – nonostante la giovane età – era diventato subito leader e capitano (IL SUO ARRIVO A TORINO).

Gli esordi e il debutto con l’Ajax

Nato il 12 agosto del 1999 a Leiderdorp, un paese dell’Olanda meridionale, de Ligt inizia a giocare a calcio fin da bambino. In realtà, il primo sport praticato dal piccolo Matthijs è il tennis: la madre Vivian e il padre Franck, entrambi tennisti, volevano che il figlio seguisse le loro orme con la racchetta ma per de Ligt il futuro era nel rettangolo verde con un pallone tra i piedi. Così, muove i primi passi nell’Abcoude prima di entrare nel settore giovanile dell’Ajax, il più importante nei Paesi Bassi e tra i più blasonati al mondo. Quando entra per la prima volta nell’accademia dei Lancieri ha soltanto 10 anni. Dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili, per il promettente difensore arriva l’esordio con la Jong Ajax (l’equivalente della Primavera per una squadra italiana) l'8 agosto 2016, ma già il 21 settembre successivo debutta in prima squadra, in occasione della partita di Coppa d'Olanda vinta per 5-0 contro il Willem II, in cui de Ligt segna anche il gol del provvisorio 2-0.

Il debutto in Europa

Poco più di due mesi dopo l’esordio assoluto in prima squadra, esattamente il 24 novembre 2016 disputa la sua prima partita in campo internazionale. Ancora 17enne, de Ligt scende in campo nel match di Europa League contro i greci del Panathinaikos. Una competizione che il centrale giocherà fino alla finale di Stoccolma contro il Manchester United. Un match che gli olandesi perdono per 2-0 ma che permette a de Ligt di diventare il più giovane calciatore a scendere in campo in una finale di una competizione europea all'età di 17 anni e 285 giorni. La sua prima stagione tra i professionisti si conclude con numeri da predestinato: 23 presenze e 3 reti messe a segno considerando tutte le competizioni disputate. Nella stagione successiva, quella 2017-18, arriva anche il debutto in Champions League, in occasione dell'andata del terzo turno preliminare pareggiato per 1-1 contro i francesi del Nizza.

La fascia di capitano dell’Ajax

È l'11 marzo 2018 quando il 18enne de Ligt indossa per la prima volta la fascia da capitano dell'Ajax, in occasione del match vinto 4-1 contro l'Heerenveen in Eredivisie. Partita in cui realizza anche il primo gol per la sua squadra. La stagione 2017-18 non porta successi nella bacheca del giovane centrale olandese, ma è quella del definitivo salto di qualità: sono 39 le presenze per lui e tre le reti messe a segno. A partire dall’anno successivo, quindi dalla stagione 2018-19, de Ligt viene definitivamente nominato capitano della squadra e per lui arriva anche il primo gol in campo internazionale nel turno preliminare di Champions League vinto per 3-0 contro i belgi dello Standard Liegi. Proprio la competizione europea più importante accende per lui le luci della ribalta: l’Ajax è protagonista di un percorso splendido e de Ligt è tra i protagonisti principali.

La semifinale di Champions nel 2019

Iniziata, appunto, dal preliminare, l’edizione 2018-19 della Champions League diventa la grande vetrina per Matthijs. L’Ajax, infatti, accede agli ottavi di finale dopo aver superato il girone con Bayern Monaco, Benfica e Aek Atene. Nel primo turno a eliminazione diretta, de Ligt e compagni estromettono dalla competizione i campioni in carica del Real Madrid con un clamoroso 4-1 al Bernabéu che ribalta il la sconfitta 2-1 ad Amsterdam. Proprio in occasione degli ottavi di finale, de Ligt diventa il più giovane capitano in una gara a eliminazione diretta di Champions, ma non è finita. Ai quarti di finale è lui a segnare il gol del 2-1 all’Allianz Stadium di Torino contro la Juventus: una rete decisiva per il passaggio in semifinale. Gol che il giovane centrale bissa in semifinale, questa volta contro il Tottenham, ma non servirà per la qualificazione in finale. Una stagione che comunque rimane più che positiva per de Ligt visto che l’Ajax vince sia il campionato sia la Coppa d’Olanda.

Matthijs e la nazionale olandese

Non ancora 18enne, nel marzo 2017 Matthijs de Ligt viene convocato dal commissario tecnico Danny Blind per la partita contro la Bulgaria. Un match valido per le qualificazioni al Mondiale di Russia 2018 (che l’Olanda mancherà proprio come l’Italia). A 17 anni, 7 mesi e 10 giorni, il centrale gioca titolare nella sfida contro i bulgari divenendo, così, il più giovane calciatore a vestire la maglia Orange dal 1931. Il debutto, però, non è esattamente dei più felici visto che la sua squadra perde per 2-0 e le due reti siglate da Spas Delev arrivano in seguito a due errori proprio di de Ligt. Il talento del classe ’99, però, non viene messo in discussione e viene convocato anche per i match successivi. Oggi de Ligt è un titolare inamovibile e forma con Virgil Van Dijk una delle coppie difensive più forti al mondo.

Il soprannome e i record di de Ligt

Secondo quanto rivelato dal Mirror, uno dei club che maggiormente si era interessato a de Ligt è stato il Manchester United. Pare che fosse proprio Mourinho, allora allenatore dei Red Devils, a volere il centrale. Un acquisto che saltò perché, secondo quanto rivelato dal quotidiano londinese, gli scout del club inglese pensavano che il talento olandese avesse la “tendenza a ingrassare”. Forse gli osservatori si erano lasciati convincere dal soprannome “Fatty” (cicciottello) che de Ligt ha all’interno dello spogliatoio. Un nomignolo che in realtà deriva da qualche chilo di troppo di quand’era un bambino. Oggi de Ligt ha una valutazione di mercato molto più alta rispetto a quella che aveva quando il Manchester poteva aggiudicarsi le sue prestazioni. Un valore dovuto anche ai suoi record: il centrale, infatti, è stato il più giovane titolare dell'Ajax in una partita internazionale (17 anni e 104 giorni), il più giovane calciatore a disputare una finale di una competizione europea (17 anni e 285 giorni), il più giovane capitano ad aver disputato una fase a eliminazione diretta in Champions League, il più giovane capitano della storia ad aver giocato una semifinale di Champions League (a 19 anni e 261 giorni) e il più giovane debuttante con la maglia della nazionale olandese dal 1931 (17 anni, 7 mesi e 10 giorni).

Cristiano Ronaldo l'ha voluto alla Juventus

Uno dei più impressionati dal talento e dalla forza di Matthijs de Ligt è stato Cristiano Ronaldo (TUTTE LE FOTO DEL CAMPIONE PORTOGHESE), che l’ha affrontato sia con la Juventus sia in nazionale. Al termine della gara di Nations League tra Portogallo e Olanda è stato proprio CR7 ad avvicinarsi al biondo olandese: “Vieni a giocare alla Juve”, avrebbe detto l’ex Pallone d’oro invitando de Ligt a raggiungerlo in bianconero. Invito raccolto dal giovane campione che il 17 luglio ha firmato con i campioni d'Italia un contratto pluriennale da 7,5 milioni di euro più bonus. Tra cartellino e ingaggio, de Ligt è uno dei difensori più pagati nella storia.

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