
Tokyo 2020: chi è Filippo Tortu, il primo italiano a scendere sotto i 10” nei 100 metri
Con 9"99, il giovane lombardo è stato il primo azzurro ad infrangere la mitica barriera: non c’era riuscito neppure il leggendario Pietro Mennea. Alle Olimpiadi di Tokyo, insieme a Marcell Jacobs (oro nei 100 e nuovo detentore del record italiano), Lorenzo Patta, e Fausto Desalu, ha contribuito in modo decisivo al leggendario oro nella staffetta 4x100

Filippo Tortu, nato a Milano il 15 giugno del 1998 da padre sardo e madre lombarda, è stato e sarà per sempre il primo velocista italiano a scendere sotto i 10" nella gara regina dell’atletica leggera: i 100 metri piani
Tutto sulle Olimpiadi di Tokyo
Filippo Tortu inizia a praticare atletica leggera nel 2006 all'età di otto anni, nella Polisportiva Besanese, storica società di Besana in Brianza. Già nel 2010 e 2011 arrivano le prime vittorie di rilievo con i successi nelle categorie prima e seconda media. Per lui c’è il titolo di ragazzo più veloce di Milano ed è quello il momento in cui decide di dedicarsi definitivamente all'atletica allenato dal padre Salvino, ex velocista
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Nel 2013 vince gli 80 metri ai campionati italiani cadetti con il tempo di 9"09, mentre l'anno successivo si laurea campione italiano under 18 dei 200 metri con 21"42. La prima grande delusione arriva però ai Giochi olimpici giovanili di Nanchino 2014, quando nel corso delle batterie dei 200 metri, cade sulla linea d'arrivo rompendosi entrambe le braccia e non potendo quindi disputare la finale
Tokyo 2020: tutte le medaglie azzurre
Nel 2016 si aggiudica a Rieti il suo primo titolo italiano assoluto, vincendo la finale dei 100 metri in 10"32 davanti a Federico Cattaneo (10"40) e Massimiliano Ferraro (10"44). Nello stesso anno, a luglio, partecipa ai Mondiali under 20 di Bydgoszcz, dove conquista la medaglia d'argento nei 100 metri giungendo secondo con il tempo di 10"24

Nel 2017 migliora per due volte il primato italiano juniores dei 60 metri indoor al meeting di Magglingen, in Svizzera. Filippo corre le batterie in 6"67, abbassando di un centesimo il precedente record detenuto da Pierfrancesco Pavoni e risalente al 1982. Poi, in finale, lo migliora ulteriormente a 6"64

Nel 2018, dopo aver migliorato il proprio record personale dei 60 metri indoor con 6"62, il 23 maggio, al meeting di Savona, porta il suo primato personale dei 100 metri a 10"03: è la seconda miglior prestazione italiana di sempre, davanti a lui c’è solo il 10"01 di Pietro Mennea

Meno di un mese dopo, il 22 giugno 2018, al Meeting de Atletismo Madrid, diventa, a vent'anni appena compiuti, il primatista italiano dei 100 metri piani con il tempo di 9"99

Viene così battuto il precedente record di Pietro Mennea che resisteva dal 1979: è Filippo Tortu il primo italiano della storia capace di scendere sotto i 10" sulla distanza regina

Il 24 maggio 2019, poche settimane dopo aver ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana, Filippo Tortu torna a correre sotto i 10" alla "Fastweb Cup" di Rieti, quando vince i 100 metri con il tempo di 9"97. La prestazione non è però omologabile a causa del forte vento a favore (+2,4 m/s)

Quello stesso anno, a settembre partecipa ai Mondiali di Doha sulla distanza dei 100 metri piani arrivando terzo in batteria con 10"20, poi terzo anche in semifinale in 10"11 e qualificandosi alla finale che corre in 10"07: è il settimo posto mondiale

Il 2020 si apre per Tortu con una grande prestazione ad Ancona dove conquista il titolo di campione italiano assoluto indoor sui 60 metri piani con il tempo di 6"60. Stagione che però andrà avanti senza grandi acuti e con diversi problemi fisici

Nel 2021, anno che a causa della pandemia diventa quello delle Olimpiadi, Filippo Tortu perde il record nazionale dei 100 metri piani a favore di Marcell Jacobs. Il classe ’94 nato in Texas da madre italiana ottiene uno strepitoso 9"95 al meeting di Savona il 13 maggio
Chi è Marcell Jacobs
Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 Tortu non riesce a qualificarsi per la finale dei 100 metri (l'oro andrà a Jacobs, autore di un'impresa con il tempo di 9.80), ma il suo contribuito è decisivo nel leggendario oro azzurro nella staffetta 4x100, insieme a Lorenzo Patta, Fausto Desalu e Jacobs: sua l'ultima frazione, nella quale il velocista riesce in una fantastica rimonta sulla Gran Bretagna consegnando il gradino più alto del podio all'Italia