L'ultima in ordine di tempo l'ha presentata il Manchester United su Twitter. La replica dei fan non si è fatta attendere, ma non è il primo caso in cui i creativi fanno "danni" in campo calcistico. Anche se poi spesso le vituperate divise diventano oggetto di culto tra i fan. LA FOTOGALLERY
I calciatori non devono vedersela solo con gli avversari, l'allenatore, le bizze degli arbitri, gli umori della tifoseria. Anche gli stilisti delle loro uniformi a volte ci mettono lo zampino e complicano le cose, creando maglie perlomeno opinabili, quando non proprio brutte. L'ultima in ordine di tempo è la terza divisa 20/21 presentata dal Manchester United (foto: Twitter/@manutd)
La fantasia "Dazzle camo" pare abbia attirato la furia dei tifosi inglesi, pronti a inserirla "tra le maglie più brutte di tutti i tempi" (foto: Twitter/@manutd)
Il Manchester United non è nuovo a questi scivoloni. Già nel 1995/96 la sua uniforme da trasferta aveva fatto discutere, prima di essere "cestinata" da Sir Alex Ferguson nell'intervallo di una gara di campionato a Southampton (nella foto). 25 anni dopo è ormai considerata un oggetto di culto
Tuttavia forse i tifosi dello United non hanno mai visto l'uniforme dei Colorado Caribous del 1978. Siamo negli Stati Uniti. La squadra gioca 30 partite, ne perde 22, tutte indossando una polo bianco-nera-caffellatte con una bizzarra frangia western sul petto (Foto: Facebook/The Football House)
Tornando a tempi più recenti, nel 2016/17 l'Inter sposa l'idea della Nike di mettere in campo delle belle maglie fosforescenti. Le prestazioni non sono confortanti e in molti iniziano ad associare la divisa a una celebre bevanda frizzante: nasce la "maglia-sprite"
Non meno contestata, sempre in casa Inter, la nuova divisa da trasferta 2020/21. L'ispirazione è quella del grande design milanese (Memphis Group), la realizzazione a quadratoni la fa sembrare poco adatta al contesto calcistico
Persino l'Italia può vantare qualche scivolone di stile. Nel 2009 la nazionale sfoggia una discutibile divisa azzurro chiaro, con pantaloncini e calzettoni marroni. Al portiere (Gigi Buffon, in quel caso) viene riservata una versione completamente marrone
Decisamente da dimenticare la maglia europea dell'Athletic Bilbao 2003/04. Disegnata dall'artista basco Dario Urzay per celebrare il ritorno nelle coppe europee, per i tifosi somigliava un po' troppo a una spruzzata di ketchup su un piatto bianco. Fu usata in amichevole e poi sostituita (Foto: Athletic Club)
Gli spagnoli hanno avuto sempre grande fantasia in fatto di maglie di calcio, spesso mischiando stile e sponsor. Questo il risultato della creatività del Loja CD (terza divisione) per l'anno calcistico 2018/19 (Foto: Twitter/Classic Football Shirts)
Sempre in Spagna, per i suoi 90 anni il Cultural Leonesa ha pensato a questo elegantissimo concept. Le maglie smoking, realizzate sia in nero che in bianco hanno il loro stile, ma l'effetto in campo è tutt'altro che che soddisfacente (Foto: Twitter/Classic Football Shirts)
Nel 2010 il Monaco 1860 propose una maglia double face per celebrare i 150 anni della squadra. Da un lato un collage di vecchie foto, che raccontano la storia del club, dall'altro fasce verdi e oro. Il risultato? Discutibile a dir poco
Fra il 1992 e il '94 il Norwich fece giocare i suoi giocatori con un'uniforme dalla fantasia piuttosto particolare, come si usava negli anni Novanta. Impietosi, gli appassionati la ricordano come una delle più brutte di sempre, ma tifosi dei Canaries la considerano di culto, dato che la squadra arrivò terza, qualificandosi per le coppe europee e - l'anno dopo - in Coppa UEFA conquistò una storica vittoria col Bayern Monaco prima di essere eliminata dall'Inter
Della stagione 1992/93 i tifosi della Fiorentina ricordano con orrore la retrocessione in B, ma per gli appassionati di maglie indimenticabile è la maglia da trasferta Lotto, indossata prima che si scoprisse che le fantasie geometriche su petto e maniche potevano ricordare delle svastiche (foto: Wikipedia)
Sempre a metà anni Novanta, anche il Chelsea sfoggia una maglia entrata negli annali delle divise-horror. Il kit da trasferta arancione e grigio non ha nulla della storica eleganza Blues. E non basta lo stile di Ruud Gullit (foto) a perdonare lo scivolone
A distanza di 25 anni, il Chelsea ci casca di nuovo: nella stagione 2020/21 indosserà questa terza maglia che ricorda un po' troppo da vicino i colori dei rivali cittadini del Crystal Palace. Che, infatti, sui social non hanno perso l'occasione di prendere in giro il club del magnate russo Abramovich (Foto: Nike Football)
Al mondiale 1994 la Nigeria sfoggiò un completino in cui, dalla tv, sembrava di vedere tante banconote da un dollaro stampate sul tessuto. Ad oggi resta comunque una delle divise più amate della squadra africana, che è solita usare elementi grafici della sua tradizione sulle maglie