Massimo Brambilla, chi è l'allenatore ad interim della Juve al posto di Tudor

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Introduzione

Nuovo allenatore in casa Juventus: dopo l’esonero di Igor Tudor, nella partita di campionato di mercoledì contro l’Udinese in panchina siederà Massimo Brambilla, allenatore della Juventus Next Gen, seconda squadra dei bianconeri e attualmente dodicesima nel girone B della serie C. Ecco la sua carriera

Quello che devi sapere

L’esordio

Per Massimo Brambilla, classe 1973, quello contro l’Udinese sarà l’esordio su una panchina della massima serie, conosciuta già da calciatore tra gli anni ‘90 e 2000. Scuola Monza, ruolo centrocampista, Brambilla viene prelevato a gennaio 1995 dalla Reggiana in serie A e debutta l’8 gennaio 1995, con il numero 10 sulle spalle, in uno sfortunato Brescia-Reggiana 1-0. Nonostante la retrocessione della Regia in serie B, Brambilla resta in serie A, rimanendo sempre in Emilia.

 

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L’Italia under 21 e la missione olimpica ad Atlanta

Nel 1996 conquista il titolo di Campione d’Europa con la Nazionale Under 21 guidata da Cesare Maldini e il numero 10 sulle spalle, facendo parte di un gruppo straordinario che includeva calciatori che sarebbero poi diventati campioni come Buffon, Cannavaro, Nesta e Totti. Nella medesima estate prende parte anche alla rappresentativa olimpica impegnata ai Giochi di Atlanta: la sfortunata spedizione olimpica azzurra però si conclude dopo appena 3 partite e un ultimo posto in un girone composto da Messico, Ghana e Corea del Sud .

 

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Gli anni al Parma e al Bologna

Si trasferisce quindi a Parma, squadra detentrice della Coppa UEFA e tra le più importanti in quel periodo nel panorama italiano, prendendo parte a 26 gare nella massima serie nella stagione 1995-1996 e restando tra le fila gialloblù anche nella fase iniziale della stagione successiva, in cui totalizza appena 9 apparizioni. A gennaio 1997 passa in maniera definitiva al Bologna, con cui disputa la seconda metà dell’annata 1996-1997, mettendo insieme 14 presenze e contribuendo al raggiungimento del settimo posto in Serie A. L’arrivo nell’estate 1997 di Roberto Baggio ne limita lo spazio in squadra: le appena due apparizioni all’inizio della stagione lo convincono a trasferirsi al Torino, allora in serie B .

Massimo Brambilla

Mister promozione: le esperienze a Torino, Siena e Cagliari

Nella sua prima annata con il Torino scende in campo 26 volte, realizzando 2 reti. Un grave infortunio a fine campionato ne condiziona però il rendimento anche nella stagione successiva, in cui disputa appena 11 gare ma contribuisce al ritorno dei granata in Serie A dopo tre anni. Dopo due annate in A e una promozione in B nel mezzo, passa al Siena nel 2001-2002 dove contribuisce nuovamente alla promozione del club toscano, che per la prima volta sale nella massima serie. Nuova promozione nel 2003-2004 a Cagliari, dove è assoluto protagonista del ritorno in A dei sardi dopo una stagione da 40 presenze complessive. L’ultima stagione nella massima serie è la 2004-2005 dove a causa di un infortunio gioca poco, appena 17 presenze, chiudendo la carriera in massima serie con Juventus-Cagliari 4-2, l’addio al calcio di Gianfranco Zola .

Massimo Brambilla
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Il fine carriera

Dopo il saluto alla A Brambilla continua a giocare: prima due stagioni in B con il Mantova, neopromosso in cadetteria, che staziona stabilmente ai piani alti della classifica, sfiorando addirittura la A nel 2005-2006 persa agli spareggi con il Torino, e poi il ritorno al Monza in C1. Chiude infine la carriera al Pergocrema.

Un allenatore che lancia i giovani

Proprio al Pergocrema Brambilla inizia ad allenare, diventando subito un allenatore in grado di lanciare i giovani. Dopo gli Allievi e i Giovanissimi Nazionali del Novara, allena l’Atalanta U-17 e poi la Primavera, aiutando il lancio di calciatori come Bastoni, Carnesecchi, Barrow e Kulusevski. Una storia simile a quella che avviene nella Juventus, che gli affida la Next Gen, la seconda squadra, in serie C. 

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Le panchine in C

Alla guida della Juventus Next Gen lancia calciatori poi entrati stabilmente in prima squadra oppure venduti a peso d’oro, come Huijsen, Iling-jr, Barbieri, Barrenechea, Rafia, Felix Correia, Savona, Mbangula e Rouhi. Centra i playoff per la promozione in B nella seconda stagione ma viene eliminato dalla Carrarese, che poi salirà in cadetteria. Dopo una breve parentesi al Foggia, da luglio a settembre del 2024, con uno score di una sola vittoria in 6 partite, torna alla Juve Next Gen e la riporta nuovamente ai playoff venendo poi eliminata dal Crotone. L'annata 2025-2026 inizia bene: 14 punti in 11 partite e zona playoff a portata di mano, nonostante i 4 ko nelle ultime 5 uscite.

 

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