Le parole del commissario tecnico della Nazionale durante un'intervista con Rai Sport sono arrivate dopo l'annuncio del suo esonero, a seguito della sconfitta con la Norvegia per le qualificazioni ai Mondiali
"Ranieri commissario tecnico (ct)? Non lo so però è una persona ed un professionista che ha girato il mondo, è equilibrato ed ha fatto vedere anche quest'anno con la Roma le sue qualità di subentrare e di saper toccare subito i tasti giusti. Se fosse lui, sarò lì a fare il tifo per lui. La Federazione saprà scegliere la persona giusta. Gli auguro tutto il bene possibile. Io non sono fatto come tanti altri...". L'ormai ex ct della nazionale italiana, Luciano Spalletti, non ha mancato di far emergere qualche polemica durante quella che molto probabilmente sarà una delle ultime interviste da allenatore dell'Italia. Ieri ha infatti annunciato il suo esonero in conferenza stampa prima di lasciare commosso - e in anticipo - l'incontro con i giornalisti, all'indomani della pesante sconfitta con la Norvegia che ha segnato l'inizio delle qualificazioni al Mondiale 2026.
"Farò tifo per chi mi succederà"
"Non lo so cosa farò, ci sta tutto. Io ho bisogno di lavorare a modo mio. Una cosa la farò: il tifo per la persona che mi succederà", ha aggiunto Spalletti. "Riprendetevi quello che ho detto di Mancini, della nazionale forte che ho ereditato da lui. Chi verrà dopo di me spero che faccia molto meglio di me e che vada al Mondiale - ha detto a Rai Sport - Se fossi rimasto, è perché credevo di andare al Mondiale. C'è stato un risultato brutto in Norvegia, ma c'è tutto il tempo per rimediare o per farlo nei playoff".

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"Annuncio? Non mi si poteva chiedere di tenere tutto nascosto"
"Io vado in conferenza stampa perché dovevo andare lì nel pre-partita. Se voleva venire con me uno della Federazione, poteva farlo... Ma è stato fatto tutto in amicizia e trasparenza", ha detto l’allenatore commentando l’annuncio del suo esonero . "Perché dovremmo avere altri due giorni di bugie? Non vedo il perché. Siamo in ottimi rapporti e in buona amicizia. Se mi dici una cosa che non va e prendi una decisione non mi puoi chiedere di tenere tutto nascosto", ha detto.
"Convinto che l'Italia andrà ai Mondiali"
"Io avrei continuato con questi calciatori come ho detto dopo il ko contro la Norvegia. Ne sono super convinto che l'Italia andrà ai Mondiali", ha continuato Spalletti durante l'intervista. "Io non ho dato le dimissioni - ha sottolineato - ma siccome ho rispetto delle persone che mi hanno scelto, io ti firmo la risoluzione. I soldi non sono un problema. Con la Nazionale è così; con i club è diverso. Ti lascio i soldi e firmo la risoluzione. Ognuno poi alla cosa dà il taglio che vuole, ma la cosa è questa". "C'è un grande rapporto con Gravina per come si è comportato con me - ha aggiunto - Era in dubbio se proseguire con me ed è stato bene che me lo abbia detto. Io l'ho reso pubblico perché non era giusto tenerlo nascosto due giorni. I giocatori faranno il possibile per farmi lasciare con una bella vittoria. Contro di loro non ho mai detto niente".
