Calcio, chi guiderà l'Italia dopo l'addio a Spalletti? I favoriti

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La pesante sconfitta contro la Norvegia, in vista delle qualificazioni ai Mondiale del 2026, è stata fatale per il tenico toscano. Ora si apre la corsa al suo sostituto: chi guiderà la nostra Nazionale? 

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La gara contro la Moldavia sarà l'ultima in panchina, da ct, per Luciano Spalletti che dopo la pesante sconfitta contro la Norvegia nel girone di qualificazione ai Mondiali 2026 è stato esonerato. "Il presidente Gravina mi ha comunicato che sarò sollevato dall'incarico. Io non avrei mollato, ma esonero è". Con queste parole, pronunciate in conferenza stampa, l'allenatore toscano ha annunciato che il suo addio alla guida della Nazionale è ormai realtà. Spalletti, ha ammesso, nonostante le difficoltà non si sarebbe dimesso di sua iniziativa ma il confronto con il presidente federale è stato decisivo. "Esonero è", ha ribadito Spalletti, visibilmente deluso ma sereno. "Vado in panchina contro la Moldavia, poi risolveremo il contratto", ha aggiunto il ct. Ora, come è normale che sia, si apre il toto-successore sulla panchina azzurra.

I nomi dei possibili sostituti

Sono due, al momento, gli allenatori in testa alle preferenze. Si tratta di Stefano Pioli, oggi allenatore in Arabia all'Al-Nassr, già più volte accostato da radio mercato alla panchina della Fiorentina. Un'altra opzione sarebbe quella di Claudio Ranieri, forse il preferito dal presidente Gravina. Come sottolinea anche Sky Sport, la Figc continua a spingere e cercherà di convincerlo, ma l'ex allenatore giallorosso pare desideroso di rispettare l'impegno preso nella dirigenza della Roma che proprio di recente ha scelto Gianpiero Gasperini per guidare i giallorossi nel corso della prossima stagione. Altri nomi possibili, più sullo sfondo, riguardano Roberto Mancini, che potrebbe tornare sulla panchina azzurra dopo un burrascoso addio, oppure ancora De Rossi, Cannavaro e Gattuso.

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Il commento di Fabio Capello

"Le cose non andavano bene: molti giocatori non volevano andare in Nazionale. Una cosa molto brutta, non avrei mai pensato potesse succedere. Giocatori come Calafiori, dice che deve andare a curarsi e la settimana prima aveva giocato. Buongiorno lo stesso. Poi il caso Acerbi. Quando sento che non c'è amore per la maglia azzurra, mi viene una rabbia che spaccherei tutto". Lo ha detto l'ec allenatore, oggi opinionista, Fabio Capello senza concedere alibi alla Nazionale ma puntando il dito soprattutto sui giocatori. "La squadra non aveva un gioco - ha detto Capello ospite di Radio anch'io lo sport su Rai Radio 1 -. Spalletti voleva giocare in un certo modo, i giocatori invece non hanno assorbito i suoi schemi. Gli Europei in Germania una cosa penosa, mi sono anche vergognato in certi momenti nel vedere una pochezza di questo tipo in campo. C'è qualcosa che non funziona, qualcosa che Spalletti non è riuscito a dare alla squadra. Quando c'è questo contrasto, è difficile andare avanti. In questo momento i responsabili numeri uno sono i giocatori. La passività dell'altra sera è stata una cosa bruttissima. Ora non ci sono scusanti. Vogliamo rivedere nei giocatori corsa, gioco, aiuto al compagno di squadra". Con il ct sollevato dall'incarico è scattata la caccia al sostituto, con Claudio Ranieri prima scelta: "E' il nome giusto. Ha preso la Roma che non stava andando bene e ha fatto un miracolo - ha sottolineato Capello -. Ranieri è un uomo d'esperienza, che conosce tutti i giocatori della Nazionale ed è capace di entrare nella loro testa. Credo sia il più adatto a gestire la Nazionale, per esperienza e carisma", ha aggiunto Capello. 

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