L'edizione numero 108 è proseguita oggi con un percorso, lungo 181 km e con un dislivello di 2.500 metri, attraverso l’Umbria e la Toscana e fino a Piazza del Campo. Si trattava di una frazione caratterizzata da circa 29 km di strada sterrata e i ciclisti hanno affrontato due Gran Premi della Montagna, uno di categoria 3 e uno di categoria 4. Ieri a vincere l’ottava tappa era stato Luke Plapp e in maglia rosa c'è Diego Ulissi.
Il belga Wout Van Aert ha vinto la nona tappa del Giro d'Italia, da Gubbio a Siena lungo 181 km, battendo allo sprint il compagno di fuga, il messicano Isaac Del Toro. Al terzo posto Giulio Ciccone, che si è aggiudicato la volata del gruppo degli inseguitori. Ed è lo stesso Isaac Del Toro a indossare la maglia rosa al termine della tappa odierna. Ieri a vincere l’ottava frazione è stato Luke Plapp e in maglia rosa c'è Diego Ulissi.
La nona tappa
La nona tappa è stata caratterizzata da circa 29 km di strada sterrata e i ciclisti hanno affrontato due Gran Premi della Montagna, uno di categoria 3 e uno di categoria 4: La Cima (km 52,4) e San Martino in Grania (km 147). Si è partiti da Gubbio e si sono attraversate Cortona e Sinalunga, su strade ampie ma con molte variazioni di direzione e pendenza. Dopo San Giovanni d’Asso, ci sono stati gli 8 km di sterrato di Pieve a Salti: un tratto impegnativo, ondulato, con tante curve e saliscendi. Superato il secondo passaggio in Buonconvento, i ciclisti hanno affrontato prima il settore di Serravalle (9.3 km) e poi quello di San Martino in Grania (9.4 km) in mezzo alle crete senesi. Dopo aver attraversato Arbia si è arrivati al breve tratto di Monteaperti: soli 600 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Poi di nuovo l’asfalto, fino all’imbocco dell’ultimo sterrato a Colle Pinzuto (2.4 km, con pendenze fino al 15%). Una volta usciti, si è andati verso Siena per gli ultimi chilometri. Si sono snodati prima all’esterno dell’abitato, su strade larghe e lunghi rettifili collegati da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita. A 2 km dall’arrivo si è imboccata la via Esterna di Fontebranda, con pendenze fino al 9%. A 900 m dal traguardo, dopo la Porta di Fontebranda, è iniziata la pavimentazione lastricata. Qui la pendenza superava il 10%, fino a raggiungere punte del 16% intorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina. Dopo una svolta decisa a destra nella via delle Terme, l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 metri la strada è stata sempre in leggera discesa. Ai 150 m la svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 metri si è infine entrati in Piazza del Campo, con gli ultimi 30 metri in discesa al 7% e poi il traguardo pianeggiante.
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