Olimpiadi, Iba premierà Carini come se avesse vinto oro. Bach ribadisce: “Khelif è donna”

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Continuano le polemiche intorno a Imane Khelif, la pugile algerina iper-androgina che sta partecipando ai Giochi di Parigi. L’International Boxing Association ha fatto sapere che pagherà ad Angela Carini - l’atleta azzurra che doveva combattere contro Khelif e si è ritirata dopo pochi secondi - il premio stabilito per coloro che conquistano l'oro in Francia: 100mila dollari. Per cercare di smorzare i toni è intervenuto di nuovo il presidente del Cio. “È donna, non c'è mai stato il minimo dubbio”

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Continuano le polemiche intorno a Imane Khelif, la pugile algerina iper-androgina che sta partecipando alle Olimpiadi di Parigi. Per cercare di smorzare i toni è intervenuto di nuovo Thomas Bach, presidente del Cio. “È donna, non c'è mai stato il minimo dubbio”, ha ribadito. Intanto, l’Iba ha fatto sapere che pagherà ad Angela Carini - l’atleta azzurra che doveva combattere contro Khelif e si è ritirata dopo pochi secondi - il premio stabilito prima dei Giochi per coloro che conquistano l'oro a Parigi 2024 (OLIMPIADI, GLI AGGIORNAMENTI LIVE).

L’Iba premierà Carini come se avesse vinto oro

L’Iba, International Boxing Association, è l’ente che gestisce il pugilato Elite (ex dilettantistico) ma non quello delle Olimpiadi. L’ente, in una nota, ha spiegato che ha deciso di pagare ad Angela Carini il premio stabilito prima dei Giochi per coloro che conquistano l'oro a Parigi 2024. Per decisione del presidente Umar Kremlev, si legge nel comunicato, Carini verrà premiata "come se fosse diventata campionessa olimpica". Il premio consiste in 100mila dollari (netti), di cui 50mila all'azzurra, 25mila al suo allenatore e 25mila alla federazione di appartenenza e quindi alla federazione pugilistica italiana (Fpi), che però di recente ha lasciato l'Iba per confluire in un nuovo ente, World Boxing.

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Le motivazioni dell’Iba

"Non riuscivo a guardarla mentre piangeva – ha detto Kremlev riferendosi a Carini – e non posso rimanere indifferente a una situazione del genere. Non capisco perché uccidano il pugilato femminile. Per mantenere le condizioni di sicurezza, dovrebbero competere solo le atlete che hanno i requisiti". L'Iba ha poi annunciato che tutelerà, senza spiegare come, anche l'uzbeka Sitora Turdibekova, che ieri ha regolarmente combattuto e perso ai punti contro l'altra boxeur iper-androgina, la taiwanese Lin Yu Ting. Così come World Athletics, anche l'Iba prima delle Olimpiadi aveva annunciato che avrebbe distribuito dei premi in denaro ai medagliati olimpici. La differenza con la federazione mondiale dell'atletica è che questa premierà solo gli ori, mentre quella pugilistica darà soldi anche a chi prende l'argento (50mila dollari, di cui 25mila all'atleta e il resto a coach e federazione nazionale) e il bronzo (25mila, di cui 12,5 all'atleta e il resto da distribuire). Nel caso di Angela Carini, come detto, è stato stabilito di premiare lei, il suo allenatore e la Fpi, come se l’azzurra avesse vinto l'oro.

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Fpi: "Non accetteremo nessun premio in denaro da Iba"

La federazione pugilistica italiana (Fpi) non accetterà alcun premio in denaro proveniente dall'Iba. Lo afferma in una nota la Fpi stessa dopo la decisione dell'ente internazionale, e del suo presidente Umar Kremlev, di erogare ad Angela Carini il premio in denaro fissato per l'oro olimpico, che è di 50mila dollari per l'atleta e di 25mila a testa per l'allenatore e per la federazione di appartenenza. "Relativamente all'offerta economica avanzata dal Presidente Iba Umar Kremlev a favore della Fpi - è scritto in un comunicato -, la Federazione Pugilistica Italiana smentisce  riguardo l'ipotesi di accettazione di qualsivoglia premio in denaro".   Nella nota non si fa menzione della Carini, ma dalla federazione fanno sapere che nemmeno l'atleta accetterà il denaro dell'Iba. 

Comune Fiumicino: “Vogliamo dare medaglia ad Angela Carini”

Anche l'amministrazione comunale di Fiumicino ha fatto sapere che intende conferire una medaglia alla pugile azzurra Angela Carini, perché "incarna i veri valori dello sport". "Quanto accaduto a Parigi, ai danni della nostra atleta Angela Carini, è tutto fuorché sport – ha detto l'assessora allo Sport, Federica Poggio –. In quell'incontro non c'era nulla dei valori Olimpici. È stata una disputa politica, non un match di boxe. Sul ring c'era il buonsenso contro una folle ideologia che ci vuole tutti omologati, tutti uguali senza alcuna differenza. E invece le differenze c'erano, come dimostra il disallineamento dei parametri ormonali a livello internazionale che ha permesso a un'atleta fuori norma di poter prendere parte a una gara che oggettivamente non si è svolta in maniera equa. Da donna, da assessore allo sport, da sportiva sono indignata. Ecco perché spero che Angela Carini accetti il mio invito di conferirle una medaglia. Perché lei sì, ribellandosi e gridando al mondo quel 'non è giusto', senza nascondersi, sta difendendo i valori più puri dello sport e delle Olimpiadi: gareggiare ad armi pari, senza sotterfugi, lasciando fuori politica, ideologia, dispute che dovrebbero essere risolte altrove”.

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Bach: “Khelif è donna”

Intanto, sulla questione è intervenuto di nuovo anche Thomas Bach, presidente del Cio. In una conferenza stampa, ha ribadito: “Abbiamo due pugili che sono nate donne, che sono cresciute come donne, che hanno passaporti femminili e che hanno gareggiato come donne per anni. Questa è una chiara definizione di donna. Non c'è mai stato il minimo dubbio al riguardo". Una posizione espressa anche ieri, subito dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni sul caso Carini-Khelif. "Ciò che stiamo vedendo ora è che alcuni vogliono appropriarsi della definizione di donna. Invito queste persone a fornirci una definizione scientifica di cosa significhi essere donna. Ma non contribuiremo ai dibattiti politici e l'incitamento all'odio sui social è inaccettabile", ha aggiunto Bach, cercando di mettere fine alle polemiche sollevate dalla partecipazione ai Giochi delle due pugili, l'algerina Imane Khelif e la taiwanese Lin Yu-ting, escluse dall'Iba per i valori del testosterone.

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