Dopo aver superato Tsitsipas in semifinale, l’azzurro, n.82 del ranking e testa di serie n.6, ha sconfitto nell’ultimo atto sulla terra rossa in Svizzera la rivelazione francese, numero 192 della classifica mondiale e arrivato dalle qualificazioni. Il tennista romano si è aggiudicato il primo set 6-3 (con in mezzo una interruzione per pioggia) e il secondo per 6-1
Matteo Berrettini ha vinto la finale dello "Swiss Open Gstaad", torneo ATP 250 con un montepremi di 579.320 euro, sulla terra rossa della Roy Emerson Arena della città elvetica. Il 28enne romano, n.82 del ranking e testa di serie n.6, ha superato in due set la rivelazione francese Quentin Halys. Nel primo set, con il punteggio di 5-3 per Berrettini, il match è stato sospeso per pioggia per circa una mezzora. Poi il set è stato vinto dall'azzurro per 6-3. Nel secondo Berrettini si è imposto agevolmente per 6-1. Il tennista italiano aveva già vinto a Gstaad nel 2018 mentre nel 2022 era arrivato in finale, dove lo aveva fermato Ruud. Per lui è stata la terza finale stagionale: ha vinto il nono trofeo della carriera, il secondo in stagione dopo Marrakech ad inizio aprile. Il suo avversario era il numero 192 della classifica mondiale e arrivava dalle qualificazioni: per lui è stata la prima finale nel tour maggiore.
Berrettini: "Adesso voglio fare bene agli Us Open"
"All'inizio della stagione abbiamo deciso che non avremmo pensato al mio ranking perché avevamo tanti dubbi, intanto sul mio corpo. La cosa più importante è che sto bene e che gioco bene. Se queste due cose succedono, posso fare bene. Voglio farlo allo Us Open e in tutta l'estate americana. Un buon obiettivo può essere arrivare tra i primi 30 per l'Australian Open". Così Matteo Berrettini dopo il successo a Gstaad, che lo porterà domani a rientrare tra i top 50. "È una sensazione incredibile, sembra ieri che vincevo qui il mio primo titolo, sei anni fa. E invece - ha aggiunto il romano - da allora sono successe tante cose. Sono felice di poter giocare e godermi, credo di aver ritrovato le sensazioni di sei anni fa in questa settimana". Parlando del match, l'azzurro ha sottolineato che "per Quentin era la prima finale e dunque tante cose possono essergli passate per la testa soprattutto dopo l'interruzione per la pioggia e aver perso il servizio. Io all'inizio ho dovuto trovare come giocare - ha spiegato - perché ogni giorno le condizioni qui sono cambiate, oggi era freddo e umido. Ho comunque trovato la giusta energia e al rientro dopo l'interruzione ho trovato il focus perfetto".
La semifinale di ieri
Ieri Berrettini aveva fatto un’impresa battendo 7-6, 7-5, in poco meno di un'ora e tre quarti il greco Stefanos Tsitsipas, n.12 ATP e testa di serie n.1. "Il livello è stato molto alto, soprattutto al servizio - ha sottolineato l'azzurro in conferenza stampa -. Stefanos è stato davvero bravo: quando ho avuto le mie chance in risposta ha servito bene, ha giocato bene. Sapevo che sarebbe stata una partita che alla fine si sarebbe decisa su pochi punti: sono stato bravo nel tie-break e negli ultimi game del secondo set ad essere sempre presente, a non perdere l'attenzione quando andavo a servire". Un dato conforta Berrettini sulla via del pieno recupero tra i top del tennis mondiale. "È la prima volta che batto Tsitsipas e sono davvero contento. Fra di noi sempre grandi battaglie ma lui aveva giocato meglio di me in Australia, a Roma, anche se io avevo avuto delle occasioni. Questa volta sono riuscito a batterlo e chiaramente sono molto soddisfatto”.