Ulteriori accertamenti sul ciclista danese dopo la caduta-choc avvenuta ieri al Giro dei Paesi Baschi. Resta ricoverato in ospedale. Il due volte vincitore del Tour de France aveva segnalato la pericolosità della discesa a gennaio
Jonas Vingegaard, vincitore degli ultimi due Tour de France e protagonista di una drammatica caduta ieri al Giro dei Paesi Baschi, rimane ricoverato in ospedale. Ulteriori esami medici hanno rivelato che il corridore danese ha anche uno pneumotorace e una contusione polmonare, oltre alle fratture alla clavicola e alle costole precedentemente diagnosticate. "Un ulteriore esame ha rivelato che soffre anche di una contusione polmonare e di pneumotorace - si legge nel bollettino dei medici -. Le sue condizioni sono stabili e ha riposato bene la notte. Rimane in ospedale".
Grave contusione polmonare ma senza perforazione
Ieri, dopo la sua caduta, Vingegaard era stato messo in sicurezza, sdraiato su un fianco al ciglio della strada e con un tutore per il collo, prima di essere caricato sull'ambulanza in barella. La contusione polmonare è una lesione senza perforazione dei polmoni, che si verifica a seguito di un grave trauma al torace. Nella maxi caduta sono rimasti coinvolti otto corridori: oltre al 27enne danese, l'altro ad aver riportato i maggiori danni (frattura della clavicola e scapola destra) è stato il belga Remco Evenepoel. Per i due campioni l'obiettivo principale della stagione è il Tour e a tre mesi dal via la Grande Boucle ora è a rischio.
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Il ciclista aveva manifestato preoccupazioni per la discesa dove è caduto
La caduta di Jonas Vingegaard e compagni nel Giro dei Paesi Baschi è purtroppo diventata una "profezia che si autoavvera". Sei mesi fa - come riporta il sito olandese Sporza - il leader di Visma-Lease a Bike ha condiviso le sue preoccupazioni per la famigerata discesa teatro della caduta-choc di ieri con l'agenzia di sicurezza Safe Cycling, che si è immediatamente rivolta all'organizzazione. "Ma non abbiamo mai ricevuto risposta", afferma il Coe Markus Laerum. "E' stata un'immagine terribile, ma soprattutto molto frustrante da vedere - le parole di Laerum parlando della maxi-caduta - Soprattutto perché Jonas (Vingegaard, ndr) ci aveva già messo in guardia su quella specifica corsa e discesa sei mesi fa". Laerum è il CEO e fondatore di Safe Cycling. Un'azienda che ha come core business la sicurezza in corsa. Da un lato è specializzato nella segnalazione dei punti potenzialmente pericolosi della gara, dall'altro funge anche da organo di collegamento tra i corridori e l'organizzazione per arrivare insieme a soluzioni più sicure.
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Organizzatori del Giro dei Paesi Baschi non diedero risposte
Proprio a gennaio Safe Cycling si è recata in Spagna, dove la maggior parte delle squadre era impegnata con il ritiro, per parlare con più di 200 corridori della sicurezza nelle gare della stagione. "Uno dei nostri interlocutori all'epoca era Jonas - ha specificato Laerum - Ha condiviso con noi molte intuizioni. Sui pericoli generali della corsa, ma anche su tappe specifiche. Ed è qui che è emersa la segnalazione sui Paesi Baschi e questa discesa". Safe Cycling collabora anche con ASO, RCS, Flanders Classics e Golazo e, dopo la conversazione con Vingegaard, aveva contattato gli organizzatori del Giro dei Paesi Baschi per discutere le preoccupazioni del campione danese, purtroppo però non è mai arrivata una risposta. Secondo Laerum, chi lavora per la sicurezza in gara ha come fine quello di prevedere possibili incidenti ed evitarli, anche se questo non è mai possibile al cento per cento. "Gli incidenti capitano sempre in gara, ma possiamo ancora migliorare molte cose. La comunicazione tra gli organizzatori e i corridori non c'è, per esempio e speriamo di essere il megafono mancante, perche nulla è mai veramente condiviso". Ieri vicino all'insidiosa curva non c'era quasi nessuna segnalazione per far conoscere il pericolo ai corridori. "Un segnale precoce di pericolo è ciò che i ciclisti desiderano di più e ci dicono più spesso - ha proseguito Laerum - Spesso cerchiamo di risolvere questo problema con frecce luminose a LED o addirittura segnali acustici".