Il mito del calcio italiano ha sempre definito "Gianna" sua moglie, anche se di fatto non si sono mai sposati. Si sono conosciuti nel ‘68, quando il divorzio non era ancora legge. Hanno avuto due figli e cinque nipoti
Il 22 giugno il mondo dello sport e l'Italia intera hanno detto addio Gigi Riva, icona del calcio italiano, morto all'età di 79 anni. Campione del Cagliari e della Nazionale, sempre estremamente riservato, è stato legato per gran parte della sua vita a Giovanna Tofanari: insieme hanno avuto due figli, Nicola e Mauro (IL FUNERALE DI GIGI RIVA: GLI AGGIORNAMENTI LIVE).
La compagna Giovanna Tofanari
Riva ha sempre definito "Gianna" Tofanari sua moglie, anche se di fatto non si sono mai sposati. Si erano conosciuti nel ‘68, quando il divorzio non era ancora legge: la donna era separata ma ancora sposata, lui era libero. La loro relazione fu considerata una sorta di scandalo per l’epoca e lei fu soprannominata la "dama bionda", ma la coppia decise di non celebrare il matrimonio neanche in seguito. Lo stesso Riva spiegò la decisione così, al Corriere della Sera: "Ma te lo immagini cosa succede se due si sposano? Non ero il tipo che stava a casa in pigiama. Quando smisi di giocare cominciarono gli impegni come team manager. Ero sempre fuori". La loro unione durò molti anni: poi presero strade diverse pur restando legati in modo solido. Lo scorso giugno sempre Il Corriere gli aveva chiesto come stesse andando il rapporto con "Gianna": "Bene. Mi viene a trovare tutti i giorni. Era un nostro desiderio: per me è un punto di riferimento".
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I figli e i nipoti
Gigi Riva e Giovanna Tofanari hanno avuto due figli, Nicola e Mauro. Il primo si è sempre occupato di pubbliche relazioni, il secondo si è impegnato nello sport. Riva era inoltre nonno di cinque nipoti: fra questi c’è Virginia Riva, prima figlia di Nicola, interessata al giornalismo sportivo. Intervistata tempo fa da Varese Noi, ha descritto così il rapporto con il nonno: "Tutti noi nipoti abbiamo un rapporto speciale con lui, per noi è sempre presente. Personalmente quando ho da prendere qualche decisione importante è lui la luce che mi illumina. Anche adesso che sono in Spagna per questo stage, mi sta aiutando molto, come quando a 16 anni sono andata negli Stati Uniti per imparare meglio le lingue che studiavo. Con nonno ho un rapporto particolare: quando ero piccola veniva tutte le sere a trovarmi a casa, portandomi ogni volta un regalo diverso. Ho avuto la fortuna di essere la prima nipote. Il nostro rapporto è di poche parole ma di intensi e profondi sguardi: percepisco dai suoi occhi il grande affetto che ha nel suo cuore".
