Spalletti lascia il Napoli: "Sono stanco, mi prendo un anno sabbatico"

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Il tecnico toscano, ai margini dell'evento Inside the Sport 2023 a Coverciano, conferma le parole di De Laurentiis a Che tempo che fa: "A volte ci si lascia per troppo amore"

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Era noto ormai da tempo, ufficializzato di fatto nella serata di ieri da Aurelio De Laurentiis durante la puntata di Che tempo che fa, confermato quest'oggi dal diretto interessato ai margini di un evento organizzato a Coverciano: Luciano Spalletti non sarà più l'allenatore del Napoli nella prossima stagione.

Spalletti vincitore di uno scudetto storico

Uno scudetto storico, 33 anni dopo l'ultimo vinto con Diego Armando Maradona, non è bastato a mantenere l'ex allenatore, tra le altre, di Inter, Roma e Zenit, sulla panchina dei campioni d'Italia. Principale motivazione dell'addio è sembrata essere un rapporto conflittuale proprio con il presidente De Laurentiis, con i due che non si sono risparmiati diverse frecciate anche nelle ultime settimane, a titolo ormai acquisito. De Laurentiis, ma non solo, come spiegato da Spalletti all'evento Inside the sport 2023: "Ho una figlia piccola e ci voglio stare un po' insieme. Poi ho bisogno di riposarmi perché mi sento stanco e voglio stare un po' da parte". Un anno sabbatico quindi, quello che vivrà l'allenatore toscano: "Ho bisogno di staccare un po'. Non allenerò il Napoli o altre squadre. Starò fermo un anno".

Napoli players celebrate winning the Scudetto at the end of Italian Serie A soccer match SSC Napoli vs ACF Fiorentina at Diego Armando Maradona stadium in Naples, Italy, 7 may 2023 ANSA /CARMELO IMBESI

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Lasciarsi per il troppo amore

"Voi non siete mai stati lasciati per troppo amore?", ha detto ancora il tecnico campione d'Italia. "Alla mia età posso decidere di fare qualsiasi cosa. Una città come Napoli non merita cose normali ma molto di più. Merita cose che bisogna domandarsi se siamo in grado di metterle ancora a disposizione o no. Napoli ha visto il giocatore più forte del mondo e allenatori fortissimi, specie negli ultimi anni. Sarri è un maestro di calcio, Ancelotti è uno dei numeri uno, Gattuso è un passionale, Benitez è un allenatore internazionale. Per cui quando si va a Napoli si va per vincere. Al primo anno non ci siamo riusciti e siamo stati anche un pochino criticati, allora uno se lo domanda: sono in grado di fare questo? Quest'anno non sono in grado, per cui faccio un passettino indietro". Poi un retroscena sulla celebre cena con il presidente: "Cominciai per primo a parlare e dissi che il prossimo anno volevo stare fermo, non allenare il Napoli né un'altra squadra. Per rispetto alla società, e visto che mi era stato richiesto, era giusto che lo dicesse la società". Palla che passa a De Laurentiis quindi per scegliere il prossimo allenatore che dovrà difendere il tricolore, con tanti nomi sul taccuino: si va da Luis Enrique al ritorno di Rafa Benitez, ma attenzione ai possibili outsider Thiago Motta, Vincenzo Italiano e soprattutto Roberto De Zerbi, reduce da una grandissima stagione in Premier con il Brighton.

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