L'attaccante della Juventus è stato preso di mira dai tifosi dell'Atalanta, durante il match disputato ieri a Bergamo. Dopo il gol del 2-0, il centravanti serbo si è messo l’indice alla bocca senza però rivolgersi ai suoi contestatori, venendo ammonito dall'arbitro Doveri
Anche Gianni Infantino, presidente della Fifa, è sceso in campo per difendere Dusan Vlahovic dall'ennesimo episodio di razzismo. L’attaccante della Juventus, infatti, nella gara vinta 2-0 dai bianconeri domenica 7 maggio a Bergamo, è stato vittima di cori razzisti da parte della curva dell’Atalanta. "Nel calcio non c’è posto per il razzismo o qualsiasi altra forma di discriminazione – si legge nel post social di Infantino –. È assolutamente inaccettabile l’insulto razzista rivolto ieri dai tifosi nei confronti di Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, durante la partita di serie A contro l’Atalanta. Non si tratta di un episodio isolato e chiedo alle autorità competenti di garantire l’applicazione di sanzioni severe per contrastare tali episodi e fungere da deterrente. La Fifa e io siamo al fianco di Dusan Vlahovic, così come di qualsiasi altro giocatore, allenatore, ufficiale di gara, tifoso o partecipante a una partita di calcio che abbia subito episodi di razzismo o di qualsiasi altra forma di discriminazione". (LUKAKU: RICORSO RESPINTO - LUKAKU GRAZIATO DALLA FIGC)
La difesa
Ma Gianni Infantino non si è fermato qui. "Le vittime di questi abusi devono essere sostenute e i responsabili debitamente puniti dalle autorità a ogni livello. Ribadisco, inoltre, l’appello che ho già lanciato più volte in passato affinché i tifosi prendano posizione e mettano a tacere i razzisti". Per poi concludere a caratteri cubitali: "Una volta per tutte: No al razzismo. No a qualsiasi forma di discriminazione di discriminazione".
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Cosa è successo ed il precedente con Lukaku
Durante Atalanta - Juventus contro l'attaccante bianconero sono stati rivolti cori come "sei uno zingaro", provenienti anche dalla Curva Pisani. È accaduto tutto al 90’ quando il centravanti, entrato a metà ripresa al posto di Milik, ha allontanato il pallone dopo aver subito fallo da Maehle. Koopmeiners e De Roon hanno anche invitato gli ultrà a fermarsi, senza però riuscirci. Il finale è rovente, tanto che l’arbitro Doveri sospende il match per un minuto, mentre l’altoparlante invita i tifosi atalantini a non reiterare i cori. Si riprende a giocare e Vlahovic segna il 2-0 per la Juve, mettendosi l’indice davanti alla bocca senza però rivolgersi ai suoi contestatori. Chiesa, che aveva regalato l’assist al compagno, mette le mani dietro le orecchie e i cori proseguono. L’arbitro sanziona Vlahovic con il cartellino giallo per esultanza provocatoria. Insomma, è un altro caso Lukaku, ("graziato" dalla squalifica dopo il giallo in Coppa Italia proprio contro i bianconeri per un episodio simile) anche se il serbo della Juve, non essendo diffidato, non sarà squalificato. Ora resta da capire se il club bianconero farà ricorso per il giallo sventolato al proprio attaccante.