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Indagine "Prisma", cosa rischia la Juventus
Situazione tesa nel club bianconero che, di recente, ha azzerato i vertici societari, con le dimissioni del Cda. La decisione è arrivata a margine di un'inchiesta complessa, tra plusvalenze e 'stipendi sospesi'. Chiusa la fase delle indagini preliminari, la procura della Figc ha chiesto ai pm nuovi atti per valutare se chiedere la revoca della sentenza sportiva. Gli atti ora sono al vaglio della Procura federale
Un terremoto sportivo sta coinvolgendo la Juventus. Di recente tutto il Cda della società bianconera si è dimesso: dopo 12 anni Andrea Agnelli non sarà più il presidente. La scelta è arrivata a margine dell'indagine “Prisma”, inchiesta legata al caso plusvalenze e alla cosiddetta “manovra stipendi”. Chiusa la fase delle indagini preliminari, la procura della Figc ha chiesto ai pm nuovi atti per valutare se chiedere la revoca della sentenza sportiva. Il procuratore Giuseppe Chiné ricevuti gli stessi atti, dovrà ora analizzarli. Cosa può succedere adesso?
Secondo Sky Sport, ad oggi, non sarebbe in discussione la parte sportiva nè all'orizzonte ci sarebbero delle potenziali penalizzazioni o addirittura retrocessioni per la società bianconera
La Gazzetta dello Sport, invece, propone diverse ipotesi. Serve capire se esistono gli estremi per la "procedura per revocazione" della sentenza che in Corte d'Appello aveva assolto diversi club e dirigenti (tra cui quelli della Juve) per il caso plusvalenze, e quelli per l'apertura di un nuovo fascicolo sul caso delle scritture private con i giocatori. Con "Prisma" si parlava di falso in bilancio, in riferimento ai flussi finanziari dal 2018 al 2021. Sarebbe emersa una differenza tra ciò che si doveva contabilizzare e quanto messo a bilancio, pari a 205 mln