
Cosa rischia la Juventus: i possibili scenari dopo l'indagine "Prisma"
Situazione tesa nel club bianconero che, di recente, ha azzerato i vertici societari, con le dimissioni del Cda. La decisione è arrivata a margine di un'inchiesta complessa, tra plusvalenze e "stipendi sospesi". Chiusa la fase delle indagini preliminari, la procura della Figc ha chiesto ai pm nuovi atti per valutare se chiedere la revoca della sentenza sportiva. Gli atti ora sono al vaglio della Procura federale

Un terremoto sportivo sta coinvolgendo la Juventus. Di recente tutto il Cda della società bianconera si è dimesso: dopo 12 anni Andrea Agnelli non sarà più il presidente. La scelta è arrivata a margine dell'indagine “Prisma”, inchiesta legata al caso plusvalenze e alla cosiddetta “manovra stipendi”. Chiusa la fase delle indagini preliminari, la procura della Figc ha chiesto ai pm nuovi atti per valutare se chiedere la revoca della sentenza sportiva. Il procuratore Giuseppe Chiné ricevuti gli stessi atti, dovrà ora analizzarli. Cosa può succedere adesso?
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Secondo Sky Sport, ad oggi, non sarebbe in discussione la parte sportiva nè all'orizzonte ci sarebbero delle potenziali penalizzazioni o addirittura retrocessioni per la società bianconera
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La Gazzetta dello Sport, invece, propone diverse ipotesi. Serve capire se esistono gli estremi per la "procedura per revocazione" della sentenza che in Corte d'Appello aveva assolto diversi club e dirigenti (tra cui quelli della Juve) per il caso plusvalenze, e quelli per l'apertura di un nuovo fascicolo sul caso delle scritture private con i giocatori. Con "Prisma" si parlava di falso in bilancio, in riferimento ai flussi finanziari dal 2018 al 2021. Sarebbe emersa una differenza tra ciò che si doveva contabilizzare e quanto messo a bilancio, pari a 205 mln
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Esclusa la questione plusvalenze, le contestazioni hanno fatto riferimento al comunicato del marzo 2020 nel quale la Juve annunciava un accordo con i calciatori e lo staff tecnico. Si evinceva che non sarebbero state pagate 4 mensilità per un totale di 90 mln, ma in realtà i calciatori avrebbero rinunciato soltanto ad una. Per questo i Pm hanno parlato di manipolazione del mercato per avere diffuso “notizie false ponendo in essere operazioni simulate o altri artifizi concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari”

Il primo filone, quello delle plusvalenze, si era chiuso con l'assoluzione di Agnelli, Paratici, Arrivabene, Nedved, Cherubini e del Cda bianconero all'epoca dei fatti (tra il 2019 e il 2021) perché si era ritenuto impossibile fissare il valore reale di un giocatore al punto che una variazione, anche importante, del valore stesso potesse avere valenza significativa in aula

L'altro filone, basato proprio alla carta privata sottoscritta con i giocatori e sugli stipendi congelati ma poi "restituiti", potrebbe determinare l'apertura di un nuovo fascicolo . Se la questione stipendi venisse riconosciuta come elemento nuovo della prima indagine, potrebbe essere portata avanti un'unica inchiesta contro la Juventus e la sua dirigenza in Corte federale

Le sanzioni legate all'illecito amministrativo, sono regolate dall'articolo 31 del codice di giustizia sportiva, spiega ancora la Gazzetta. Se eventuali attività illecite hanno consentito di ottenere l'iscrizione al campionato, la sanzione potrà andare dalla "penalizzazione di uno o più punti in classifica" alla "retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato di competenza", fino all'eventuale esclusione dal campionato

Se le discrepanze dei bilanci non risultassero influenti per l'iscrizione al campionato, le sanzioni sarebbero limitate ad una multa e all'inibizione dei dirigenti coinvolti, senza che rientrino i punti di penalizzazione, come già richiesto dal procratore Chiné in primo grado. La penalizzazione legata ai punti potrebbe arrivare ugualmente per la sola questione stipendi e carte private

Il regolamento prevede che la società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde loro compensi in violazione delle leggi federali viene "punita con l’ammenda da uno a tre volte l'ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica"

Tra l'altro potrebbero essere coinvolti anche i giocatori, che sempre secondo la "rosea", rischiano una squalifica "di durata non inferiore a un mese"

Il club bianconero, comunque, aveva rilasciato un comunicato in cui si diceva certa di aver "operato nel rispetto delle leggi". Poi, nelle scorse ore, la decisione di azzerare i vertici societari, con il presidente Andrea Agnelli che ha lasciato definitivamente. Gianluca Ferrero (foto) commercialista, revisore, sindaco e amministratore di varie società, è l'uomo che Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla la Juve, ha indicato come suo successore
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In una lettera inviata ai dipendenti della Juve, Agnelli ha scritto: "Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale. In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni: stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare quella partita. Ricordate, ci riconosceremo ovunque con uno sguardo: Siamo la gente della Juve"
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Si tratta di un club, quello della Juventus, "che probabilmente non rimarrà il solo" e questo "ci permetterà di fare pulizia". Lo ha detto il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, commentando la vicenda. "Abbiamo bisogno di sapere presto cosa sia successo e che vengano assunte decisioni per ridare credibilità al sistema, nel principio dell'equa competizione. Ed è evidente che negli ultimi anni non è successo", ha aggiunto
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