Vialli, funerali lunedì a Londra in forma privata. Mancini: "Perdo un fratello"

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L’ex calciatore, dirigente sportivo e capo delegazione della nazionale italiana si è spento ieri 6 gennaio a 58 anni, dopo una lotta contro un tumore al pancreas che durava dal 2017. L’ultimo saluto sarà nella capitale inglese. In sua memoria, sui campi di calcio verrà osservato un minuto di raccoglimento prima di tutte le partite in programma nel weekend

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Si terranno lunedì, a Londra, i funerali - in forma strettamente privata - di Gianluca Vialli, ex calciatore, dirigente sportivo e capo delegazione della nazionale italiana. Nello stesso giorno, nella sua Cremona, si terrà alle 18.30 una messa di suffragio nella parrocchia di Cristo Re. Vialli si è spento ieri, 6 gennaio: aveva 58 anni e dal 2017 combatteva contro un tumore al pancreas. Tantissimi gli omaggi che sono arrivati dopo la notizia della sua morte. In sua memoria, sui campi di calcio verrà osservato un minuto di raccoglimento prima di tutte le partite in programma nel weekend. L'amico di una vita, Roberto Mancini, in un'intervista realizzata e diffusa dalla Figc, dice: "È una grande perdita, per me, per la sua famiglia prima di tutto e per tutto il calcio italiano. Perdo un fratello, speravo in un miracolo" (VIALLI: LA FOTOSTORIA - LA BATTAGLIA CONTRO IL TUMORE - L'ATTACCANTE CHE VISSE TRE VOLTE - IL DISCORSO AGLI EUROPEI - IL RICORDO DI DEL PIERO).

Vialli è morto in una clinica di Londra

Il mondo del calcio, e non solo, piange quindi un’altra morte a tre settimane dalla scomparsa di Sinisa Mihajlovic. Vialli è morto in una clinica londinese, dove era stato ricoverato pochi giorni prima di Natale per l'aggravarsi delle sue condizioni. Che la situazione stesse precipitando lo aveva fatto intuire anche l'addio alla Nazionale: lo scorso 14 dicembre, Vialli aveva annunciato di dover lasciare ogni incarico in azzurro per curarsi. "Ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri. L'obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia", erano state le sue ultime dichiarazioni pubbliche.

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Lascia la moglie Cathryn e due figlie

Ad annunciare la morte dell’ex attaccante - eroe della Sampdoria degli anni d'oro, con la Cremonese sempre nel cuore, campione con la maglia della Juventus, in campo e in panchina con il Chelsea – è stata la famiglia. È morto "circondato dalla sua famiglia” dopo "cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori", è stato il messaggio dei parenti, sempre molto riservati. Vialli lascia la moglie Cathryn, sposata in gran segreto, e le figlie Sofia e Olivia, che diceva avrebbe tanto voluto portare all'altare.

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La mamma di Mancini: “Gianluca è stato per me come un figlio”

Tra i tanti messaggi e tributi che sono arrivati per ricordare Vialli, c’è anche quello di Marianna Puolo, mamma di Roberto Mancini. "Gianluca è stato per me come un figlio, ovviamente senza nulla togliere alla sua mamma che in questo momento tanto sta soffrendo", ha detto all’Ansa la madre del commissario tecnico dell’Italia. "Tutti sanno del forte legame che ha sempre unito mio figlio a Gianluca, il dolore che abbiamo dentro è immenso e non oso immaginare quello che stanno provando i suoi familiari", ha aggiunto. E ancora: “Gianluca l'abbiamo seguito assieme a Roberto dai tempi della Sampdoria, l'abbiamo visto praticamente crescere, in questo momento è anche difficile trovare le parole. Siamo tutti addolorati, è davvero un momento difficile. Mio figlio in poco tempo ha perso Gianluca, Sinisa (Mihajlovic, ndr) e un caro amico d'infanzia".

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