Juve, approvato bilancio: perdita di oltre 238 mln. Agnelli: dimettermi scelta non facile

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All'Allianz Stadium di Torino l’ultima assemblea dei soci presieduta da Andrea Agnelli approva il bilancio 2021-2022. Il club aveva chiuso quello consolidato al 30 giugno 2022 in rosso di 239,3 mln di euro. "Dimettermi non è stata una decisione facile, ma la Juventus viene prima di tutto e tutti", dice il presidente uscente. Ancora: "Quando tutto va bene sono grandissimi applausi, quando le cose non vanno bene la gente è veloce a criticare e voltare le spalle". Moggi gli regala chiavetta Usb con file su Calciopoli

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All'Allianz Stadium di Torino si è riunita questa mattina l'assemblea dei soci della Juventus: ha approvato il bilancio 2021/2022, chiuso con una perdita di esercizio di oltre 238 milioni di euro. Il club aveva chiuso il bilancio consolidato al 30 giugno 2022 con una perdita di 239,3 milioni di euro. Si tratta dell’ultima assemblea presieduta da Andrea Agnelli. "Dimettermi non è stata una decisione facile, ma la Juventus viene prima di tutto e tutti", ha detto il presidente uscente. Luciano Moggi gli ha regalato una chiavetta Usb con file su Calciopoli. L’assemblea si è chiusa dopo quattro ore e mezza di lavori. La prossima è convocata il 18 gennaio 2023 per l'approvazione del nuovo consiglio di amministrazione dopo le dimissioni, a fine novembre, di quello guidato da Agnelli. A quasi due mesi da quelle dimissioni di massa della dirigenza, mentre continua ad infuriare la tempesta giudiziaria sulle plusvalenze e le manovre stipendi della passata gestione, si comincia quindi a profilare l'assetto del nuovo cda.

Agnelli: “Dimettermi non è stata decisione facile”

L’assemblea è iniziata con il discorso di Andrea Agnelli, che ha subito parlato della sua decisione di dimettersi. "Non è stata una decisione facile, mi sono sempre impegnato al massimo in questi anni, che sono stati straordinari. Tuttavia ho preso la decisione essendo del tutto convinto e in piena serenità. Personalmente ritengo che abbiamo operato bene e i rilievi nei nostri confronti non sono giustificati, in ciò confortati anche dall'approfondita analisi fatta da esperti indipendenti", ha spiegato il presidente uscente. "Ciononostante ho ritenuto di fare un passo indietro affinché non si potesse pensare che le scelte potessero essere anche solo in parte condizionate dal mio personale coinvolgimento", ha aggiunto. E ancora: "La società è chiamata a difendere la propria posizione. La Juventus viene prima di tutto e di tutti. Fino alla fine".

“Ringrazio tutti, chi mi ha criticato e chi no”

Agnelli ha parlato anche alla fine degli interventi degli azionisti. "Sono perfettamente consapevole che quando tutto va bene sono grandissimi applausi e grandissime pacche sulle spalle, mentre quando le cose non vanno bene come uno auspicherebbe la gente è più veloce a criticare qualsiasi attività che si è svolta e voltare le spalle", ha detto. "Ribadisco la correttezza dell'operato da parte della società anche condiviso da una serie di esperti per quanto riguarda le vicende di natura contabile. Ringrazio tutti, chi mi ha criticato e chi no”, ha aggiunto il presidente dimissionario dei bianconeri. Infine ha sottolineato che dalle "critiche si cresce".

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Della Ragione: “Comunicazione costante e trasparente con autorità di mercato e di vigilanza”

Durante l’assemblea ha parlato anche Massimo Della Ragione, consigliere indipendente della Juve. "Negli ultimi mesi la Juventus ha dovuto affrontare sfide senza precedenti e c'è stato un canale di comunicazione costante e trasparente con le autorità di mercato e di vigilanza", ha detto. E ha aggiunto: "Il cda, con il costante supporto autorevole di esperti indipendenti, ha analizzato con attenzione i rilievi ricevuti, è stato un lavoro molto impegnativo svolto dal consiglio con la massima professionalità nell'interesse di Juventus e dei suoi azionisti. Tra settembre e dicembre ci siamo riuniti più di 10 volte e di solito le riunioni erano precedute da lavori preparatori, il consiglio ha esaminato numerosi documenti e richiesto pareri a esperti indipendenti, ha ampiamente discusso con il management e ci si è confrontati con gli organi di controllo interni e le autorità di vigilanza. Abbiamo deciso all'unanimità di rivedere alcune stime del progetto di bilancio, sulla base delle osservazioni degli esperti, in ottica di accentuata prudenza".

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Moggi regala ad Agnelli chiavetta Usb con file su Calciopoli

All'assemblea ha preso la parola anche Luciano Moggi, tra gli applausi della sala. L'ex direttore generale del club bianconero è a sua volta azionista. Alla fine del suo intervento ha consegnato ad Andrea Agnelli una scatola regalo con dentro una chiavetta Usb con file relativi a Calciopoli. "Siamo stati indicati come colpevoli di cose che avevano fatto altri", ha detto Moggi. "La Juventus ha sempre vinto sul campo, mai rubato niente a nessuno", ha aggiunto. E, per quanto riguarda i rilievi agli ultimi bilanci mossi dalle Procura di Torino e dalla Consob, ha spiegato: "Non tengo conto di quello che leggo, sento in questa assemblea cose che non sembrano quelle. E ringrazio Andrea Agnelli: 9 scudetti non si vincono con facilità. Chi sta dentro sa le difficoltà che si devono superare per vincere. Ringrazio Agnelli, la società però non si è mai difesa, o non ha saputo difendersi o ha lasciato cadere tutto quello che le veniva gettato addosso, per questo è diventata un giocattolo in mano a tanti, soprattutto ai media". Nelle repliche, Moggi ha detto ancora: "Se è vero che è stato riaperto il caso plusvalenze perché pensano di avere trovato cose nuove, allora dovrebbe essere riaperto anche Calcioopoli perché è una ferita che non si rimargina né per noi né per la Juventus". Dall'ex direttore generale bianconero anche una critica a Maurizio Arrivabene per le ultime operazioni di mercato: "Questa squadra non ha centrocampo, si dovrebbe prima prendere quelli che danno i palloni agli attaccanti, che adesso non ci sono".

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Verso il nuovo cda

Intanto la Exor, azionista di maggioranza della Juve con il suo 63,8% del capitale sociale, nelle scorse ore ha presentato la lista di candidati del nuovo Consiglio d’amministrazione, spaccando il cronometro rispetto alla scadenza di Santo Stefano: il nuovo cda sarà formato da cinque persone, tre uomini e due donne, con l'assemblea degli azionisti che si terrà il prossimo 18 gennaio. Un cda, quindi, più snello rispetto al precedente - che era composto da dieci elementi - e, soprattutto, composto da un blocco di esperti e di professionisti dal curriculum pesante, scelti con cura per "difendere la Juventus" - come filtra dagli stessi ambienti bianconeri - e permetterle di navigare durante un uragano che non accenna a placarsi.

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I nomi

Il presidente sarà Gianluca Ferrero, commercialista, consulente tecnico del tribunale di Torino, che da anni assiste società e organizzazioni della famiglia Agnelli. Poi Maurizio Scanavino, direttore generale, che dal 18 gennaio sarà amministratore delegato: un uomo della comunicazione, dato che è l'ad di Gedi, la media company che edita Repubblica, La Stampa, numerose testate locali e Radio Deejay. Laura Cappiello, avvocato a Milano, è l'esperta di diritto e di organi di vigilanza: si è occupata di fusioni e acquisizioni e ha assistito in operazioni straordinarie il Fondo Atlante, Microsoft Corporation, Enel, Enel Green Power, Leonardo. Il fronte dei bilanci, delle revisioni e del controllo dei rischi farà perno su Fioranna Negri, commercialista iscritta all'Albo dei consulenti tecnici d'ufficio del tribunale di Milano. Sia Cappiello che Negri – ha spiegato la società – “hanno attestato di qualificarsi quali amministratori indipendenti ai sensi del Tuf (il testo unico della finanza - ndr) e del Codice di Corporate Governance approvato dal Comitato per la Corporate Governance”. Il quinto tassello è Diego Pistone, che può vantare un'esperienza di 48 anni nell'area finanza e controllo di svariate società.

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