Corriere della Sera e Repubblica hanno pubblicato alcuni colloqui telefonici su cui si stanno concentrando gli inquirenti che stanno portando avanti l’inchiesta che ha messo nel mirino i bilanci del club bianconero e ipotizza plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi dei calciatori durante la pandemia Covid
Continuano a uscire nuovi documenti nell’ambito dell’inchiesta sui conti della Juventus dopo che i magistrati della procura di Torino hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio per 12 indagati più la società. Tra i destinatari del provvedimento ci sono l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene.
Il materiale depositato dai Pm in 15 faldoni
Imponente il materiale depositato dai pm a corredo della richiesta di rinvio, in tutto 15 faldoni, in cui vi sono, tra gli altri atti, le intercettazioni condotte per diversi mesi dagli investigatori, la consulenza tecnica relativa alla trascrizione integrale di 6 files audio registrati nell’ambito delle intercettazioni, numerosi verbali delle sommarie informazioni testimoniali anche di giocatori bianconeri, la citazione di Ronaldo come persona informata sui fatti, e le memorie presentate dai difensori degli indagati. Il Corriere della Sera e Repubblica hanno pubblicato le intercettazioni su cui si stanno concentrando gli inquirenti che stanno portando avanti l’inchiesta che ha messo nel mirino i bilanci di tre annualità, 2019, 2020 e 2021, e ipotizza plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi dei calciatori durante la pandemia Covid.
La conversazione tra Agnelli e Arrivabene
Il quotidiano di Largo Fochetti ha riportato il colloquio telefonico di settembre 2021 tra Agnelli e l’ex amministratore delegato Maurizio Arrivabene. "Non era solo il Covid e lo sappiamo bene. Dall'altro abbiamo ingolfato la macchina con ammortamenti e soprattutto la m****... perché è tutta la m**** che sta sotto che non possiamo dire", diceva l’ex presidente bianconero”. Il Corsera ha pubblicato la telefonata tra Agnelli e John Elkann, in cui l’ex numero 1 del club avrebbe detto: "Noi abbiamo sempre preso dei rischi e il consiglio è sempre stato informato che siano stati presi. E si sono sempre trovati dei correttivi strada facendo". A questo, Elkann avrebbe risposto: "Sì, però come ricordi, tu avevi detto che alla fine c'è stato, da parte della direzione sportiva, (...) si sono allargati. Ci sono tutta un serie di operazioni che loro hanno fatto". Parole che alluderebbero alle plusvalenze e a cui l’ex presidente avrebbe detto: "Esatto, facendo eccessivo ricorso allo strumento delle plusvalenze: se ti crolla il mercato, ti crolla il mercato! Questo è un dato di fatto".
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Le parole di Elkann su Allegri
Sempre riportando un colloquio telefonico tra Agnelli e Elkann, il Corriere della sera ha fatto emergere come, durante la conversazione, l’amministrazione delegato di Exor avrebbe fatto riferimento a uno scambio avuto con l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, sottolineando come quest’ultimo "deve far attenzione a non dire che le politiche che sono state fatte in questi anni erano dissennate, si è speso un sacco di soldi per dei giocatori che non sanno (...)". Elkann ha poi aggiunto: "Quelle che erano le prerogative di mercato, erano prerogative dei mercati in quel momento. Adesso bisogna gestire le cose al meglio tanto alla fine di quello che hanno fatto gli anni prima ci se ne frega". Parole a cui Agnelli avrebbe risposto: "Sì sì, sono perfettamente d'accordo".
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Cherubini e l’ex presidente della Juventus
A finire nelle intercettazione anche il direttore sportivo della Juventus, Federico Cherubini, che non è indagato. Secondo quanto pubblicato da Repubblica, parlando con Agnelli avrebbe manifestato imbarazzo per le operazioni condotte da Paratici: “Giuro che ho avuto delle sere che tornavo a casa e mi veniva da vomitare solo a pensarci”, si legge. Cherubini ricostruisce il “progetto che è stato fatto da Higuain in poi” per far fronte a “una rosa che sta tendendo a invecchiare”.