
Covid, Ministero della Salute emana la circolare per il protocollo sport: tutte le regole
Il documento è stato approvato dalla Conferenza Stato Regioni e dal Cts e fornisce procedure più chiare sulla gestione dei contagi, sia per le squadre, sia per le Asl. Stabilite misure per positivi, contatti ad alto rischio e a basso rischio. Il blocco della squadra avverrà con il 35% del gruppo atleti positivo

Il Ministero della Salute ha emanato la circolare con le indicazioni per garantire il corretto svolgimento delle competizioni sportive. Il documento, approvato dalla Conferenza Stato Regioni, “recepisce integralmente il parere espresso dal Comitato Tecnico Scientifico” espresso il 14 gennaio
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Il protocollo detta regole più chiare sulla gestione dei contagi, sia per le squadre, sia per le Asl. Intende fornire “misure sicure e condivise da parte di tutte le amministrazioni, centrali e territoriali”, per garantire la sicurezza dei partecipanti alle competizioni sportive e il corretto svolgimento delle partite
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"Le misure, a carattere temporaneo, e da adattare comunque in considerazione dello scenario trovano applicazione nelle competizioni professionistiche e nei massimi campionati dilettantistici, salvo previsioni più restrittive decise dagli Organismi sportivi competenti", spiega il documento
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Nella circolare viene specificato che per la sorveglianza degli atleti e dei componenti delle squadre dovranno essere usati tamponi antigenici o molecolari, “nel rispetto dei criteri definiti dal Ministero della Salute”
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Vengono poi chiarite le procedure da mettere in atto con un soggetto positivo all’interno del gruppo squadra. I positivi vengono messi in isolamento, monitorati e controllati nei termini e con le modalità previste dalla normativa vigente
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Per i contatti ad alto rischio, cioè i soggetti del gruppo squadra esposti all'interno del gruppo o in ambito comunitario, è prescritta la sorveglianza attiva con un test antigenico ogni giorno per almeno cinque giorni e obbligo di indossare la mascherina Ffp2 in tutti i contesti in cui non viene effettuata attività sportiva

Il protocollo si applica indipendentemente dallo stato vaccinale. Per partecipare alle competizioni, i contatti stretti devono presentare un test antigenico con esito negativo quattro ore prima della gara

Per i contatti a basso rischio (soggetti che entrano in contatto con il gruppo squadra anche in maniera non continuativa) si applicano le misure previste dalle indicazioni ministeriali, anche in relazione allo stato vaccinale. È raccomandato l'utilizzo della mascherina Ffp2 in ambito lavorativo", si legge nel documento

Infine, la circolare del Ministero della Salute stabilisce la percentuale di positivi tra i componenti della rosa di una squadra (di calcio, basket o volley) oltre la quale una Asl può dichiarare l'esistenza di un focolaio e quindi bloccare il gruppo

Il protocollo specifica che “con il raggiungimento di un numero di positivi superiore al 35% dei componenti del gruppo atleti venga bloccato l'intero gruppo squadra. Per la definizione del gruppo atleti ci si rimette agli Organismi sportivi competenti per disciplina”

Prendendo ad esempio il calcio, secondo quanto dichiarato dalla Figc è di 25 giocatori l'indicazione della rosa sulla quale calcolare la percentuale di giocatori positivi. Di conseguenza, con nove calciatori positivi scatta il limite e lo stop a tutta la squadra

La sorveglianza sui soggetti del gruppo squadra è affidata al medico responsabile o a quello di squadra. Resta fermo l'obbligo del medico di “comunicare tempestivamente ed esaustivamente tutti i dati relativi i casi in oggetto alle autorità sanitarie locali”, conclude il documento firmato dal Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria Giovanni Rezza