Con i suoi 246 cm, Morteza Mehrzad è pronto a portare la propria Nazionale alla vittoria come a Rio 2016. Il 2 settembre la semifinale contro la Bosnia Erzegovina
Sarà ancora Iran contro Bosnia Erzegovina, una sfida diventata ormai un classico per la pallavolo paralimpica (o sitting volley) mondiale. Le due squadre, che cinque anni fa nelle Paralimpiadi di Rio si sono sfidate in finale per la conquista dell’oro, si ritroveranno ancora volta una contro l’altra. Quella del 2 settembre a Tokyo, però, sarà solo una semifinale e, con ogni probabilità, l’uomo decisivo sarà ancora lui: Morteza Mehrzad (PARALIMPIADI, IL MEDAGLIERE DELL'ITALIA).
Più alto della rete da pallavolo
Per un uomo dalla statura pari a 246 centimetri giocare in Brasile o in Giappone non fa molta differenza. Il trentaquattrenne campione iraniano non passa mai inosservato. In uno sport come la pallavolo essere alti è un requisito fondamentale, ma superare di 3 cm la rete stessa (posta a 243 cm dal suolo) diventa un punto di forza. Come si può intuire dalle foto di squadra che lo ritraggono appoggiato alle spalle dei compagni, Mehrzad è il secondo uomo più alto del mondo. Condivide il il titolo con il trentanovenne marocchino Brahim Takioullah ed entrambi guardano dal basso il turco Sultan Kosen che ha raggiunto i 251 cm a 38 anni.
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L'acromegalia e l'incidente in bici
I tre giganti soffrono di acromegalia: una malattia che causa una crescita smisurata del corpo. Mehrzad avrebbe potuto tentare una carriera sportiva nel basket, come fece Kosen nella stagione 2002/2003 al Galatasary senza successo, ma un incidente cambiò per sempre la sua vita. Nato nel 1987 nell’Iran del nord, nel Chalus, all’età di 16 anni cadde dalla bicicletta. A pagare le spese fu la sua gamba destra, che da quel giorno non è più cresciuta e che ora è lunga circa 15 cm in meno di quella sinistra. Fu un servizio giornalistico andato in onda nel 2011 a mostrare il giovane Mehrzad al mondo e, in particolare, all’ormai ex allenatore della nazionale di sitting volley iraniana.
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Convincerlo a indossare la maglia dell'Iran non fu facile, ma da quel giorno la strada fu tutta in discesa. Bosnia Erzegovina e Iran possono vantare una lunga tradizione di successi in questo sport. Dal 1985, solo l’Olanda è riuscita nel 1989 a inserirsi nel loro dominio paralimpico: 3 le medaglie d’oro per i bosniaci, 7 per gli iraniani. A partire dal 2015, però, gli asiatici possono contare in una potente arma in più: le mani lunghe 30 cm di Mehrzad che fanno sembrare la rete da sitting volley (alta 1 metro e 15 cm) simile a una da ping pong.