Bebe Vio su Instagram: "L'infezione da stafilococco mi ha fatto crollare il mondo addosso"

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Marco Melegaro

L'atleta azzurra, vincitrice di un oro nel fioretto individuale e di un argento in quello a squadre alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, sui social racconta il dramma che l'ha colpita prima dei Giochi e che ha messo a rischio al sua vita

"Basta amputazioni, non mi è rimasto molto da tagliare". Le parole sono state pronunciate da Bebe Vio, quando ad inizio 2021 ha saputo di esser stata colpita da un'infezione causata da uno stafilococco aureo. "Un altro maledetto batterio, dopo il meningococco di tanti anni fa", questo il suo commento a caldo. La situazione clinica, ha raccontato l’atleta veneta, non era delle migliori: "Ero messa proprio male e quando mi hanno detto che se l’infezione arrivava all’osso dovevano amputare l’arto mi è crollato il mondo addosso!".

La reazione della campionessa paralimpica

"Se qualche settimana fa mi avessero detto che a Tokyo avrei vinto due medaglie mi sarei messa a ridere", ma ammesso l'atleta sui suoi social. "Per quanto ero messa male consideravo già un miracolo arrivare a Tokyo. Ma volevo arrivarci. E poi avevo anche avuto l’onore di essere nominata portabandiera per la nostra Nazionale. Allora dovevo arrivarci a tutti i costi! - scrive ancora Vio -. Venivo da un anno di alti e bassi. Il grave infortunio al gomito a settembre dell’anno scorso, dolorosissimo. I lunghi mesi di riabilitazione. Finalmente stavo meglio. Poi ad inizio anno il crollo: infezione da stafilococco aureo. Un altro maledetto batterio, dopo il meningococco di tanti anni fa". Poi, le medaglie, il suo sorriso e il suo entusiasmo che è apparso incontenibile. 

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