L'argentino ha salutato i blaugrana dopo oltre 20 anni tra giovanili e prima squadra con la maglia dei catalani. Il fuoriclasse in lacrime davanti alla squadra, all’allenatore Koeman e agli ex compagni storici Xavi e Puyol: “Difficile dire addio, ma ho promesso ai miei figli che torneremo”. Poi sul futuro ammette: "Psg? È una possibilità"
È un Messi commosso che inizia e finisce in lacrime la conferenza stampa del suo addio al Barcellona dopo 21 anni in blaugrana. Il fuoriclasse argentino, arrivato a 13 anni in Catalogna, lascerà la squadra per l’impossibilità di firmare un nuovo accordo per questioni economiche indipendenti dalla volontà sue e del presidente Laporta: “Cosa dire? La verità è che è difficile per me dopo così tanti anni, dopo aver trascorso tutta la mia vita qui. Non sono pronto a questo e onestamente non è come avevo pensato”, ha detto la Pulce (FOTOSTORIA).
“Ho promesso ai miei figli che torneremo”
“Abbiamo passato tanto tempo qui ma adesso devo dire addio a tutto questo”, dice Messi. “Sono arrivato che avevo 13 anni e dopo 21 anni vado via con mia moglie, tre bambini catalano-argentini e con tutto quello che ho vissuto. Ho promesso ai miei figli che sarei tornato, è un arrivederci. Ringrazio tutte le persone che sono state con me per così tanto tempo, questo club mi ha dato così tanto e ho avuto la fortuna di vivere tante cose”. Poi aggiunge: “Sono successe tantissime cose belle, anche cose negative ma tutto ciò mi ha fatto crescere, migliorare e diventare la persona che sono oggi. Ho dato tutto per questa maglia fin dal primo giorno”.
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“Avevo immaginato un addio diverso”
Sul suo addio al Barcellona e sul suo passato in blaugrana: “Sono grato per tutto l’affetto che ho sempre ricevuto dalla gente, non ho mai immaginato di dover dare l’addio, men che meno in questo modo. Avrei voluto farlo in campo per avere un’ultima ovazione dei miei tifosi”. Poi conclude: “Mi sono mancati molto durante questa pandemia, me ne vado senza vederli. Avrei immaginato di andare via con lo stadio pieno salutando tutto, ma è andata così e torno a ringraziare tutti per l’affetto di questi anni: ho sempre sentito l’amore di tutti i tifosi, del club e ho dato tutto quello che ho potuto per far diventare il Barcellona la migliore squadra del mondo”.
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“Il Psg è una possibilità, molte squadre si sono fatte avanti”
Per quanto riguarda la prossima squadra del fuoriclasse argentino, vicinissimo al Paris Saint Germain, lo stesso ammette: "Il Psg è una possibilità, ma non c’è nulla di chiuso. Sono tante le squadre che si sono fatte avanti ma al momento non posso dire di aver firmato con qualche altro club". Poi sul futuro del Barcellona senza Messi: "Il Barça è uno dei club più grandi al mondo e ha una rosa molto forte e competitiva. Certo, all’inizio sarà strano senza di me, ma sono convinto che hanno tutto per fare bene in futuro". Sul suo rapporto con Laporta: "Quando è stato eletto Laporta abbiamo parlato, siamo stati a cena insieme. Dopo questa cena ero sicuro che sarei rimasto qui. Che non ci sarebbe stato nessun problema sul contratto. Poi non è stato possibile. Non ho mai avuto alcun dubbio sulla volontà di restare".
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"Ho provato in tutti i modi a restare, ma non c’era maniera"
Alla domanda sulla trattativa e sul perché del mancato rinnovo, Messi è stato chiaro: “Abbiamo provato di tutto, ma non c’era maniera. Avevo già abbassato del 50% il mio stipendio ma non era sufficiente. Non è vero che mi hanno chiesto di abbassare di un ulteriore 30% il mio ingaggio ma non è vero. Ho davvero fatto di tutto, non si poteva fare di più. Sono sempre stato molto chiaro e trasparente con la dirigenza”. Poi sul suo futuro: “Adesso devo pensare alla mia carriera, sono gli ultimi anni e voglio essere competitivo. Vorrei raggiungere, o provare a farlo, il numero di trofei di Dani Alves (suo ex compagno al Barcellona e grande amico, ndr)”, ha detto Messi prima di ricevere un ultimo applauso dai presenti e di posare davanti a tutti e 35 i trofei vinti con la maglia del Barcellona.
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