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Jacobs e Tamberi sono oro alle Olimpiadi: l'Italia ha due Superman

Sport

Cristian Paolini

©Getty

I due azzurri hanno realizzato un'impresa unica, mai accaduta in 125 anni di Giochi e che finora sembrava potere essere solo il frutto della più sfrenata fantasia. E invece è tutto vero: dopo il trionfo europeo, continua il "Rinascimento" italiano 

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L’Italia ha il suo Superman. Anzi due. Come nella saga a fumetti in cui l’eroe si sdoppiò in due versioni “elettriche” di colore rosso e blu, sui Giochi di Tokyo piombano due fulmini, e sono entrambi azzurri: Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi. Non era mai successo che un italiano vincesse la medaglia d’oro nei 100 metri, la gara più speciale della specialità regina delle Olimpiadi. Non era mai successo che un altro nostro atleta centrasse quasi contemporaneamente nella stessa edizione delle Olimpiadi un’impresa altrettanto epica come quella di saltare più in alto di tutti (insieme all'amico e rivale Barshim). (LO SPECIALE OLIMPIADI - LA FOTOSTORIA DI JACOBS - IL LUNGO CAMMINO DI TAMBERI

Una doppia impresa da leggenda

E’ stato come se davvero si materializzassero due supereroi con gli stessi colori e realizzassero prove ugualmente strabilianti nello stadio, purtroppo vuoto, dei Giochi. Una scossa doppia che ha reso irripetibile per i nostri colori questa Olimpiade anomala, e anche un po’ grigia fino a questo momento con serbatoi storici per il nostro medagliere come scherma e nuoto rimasti a secco. Ma in questa estate dove siamo saliti con la Nazionale sul tetto d’Europa, rinascendo dalle ceneri della eliminazione mondiale, a un certo punto è sembrato quasi normale vedere materializzarsi qualcosa di splendido ed eccezionale. Quasi un nuovo "Rinascimento", in cui primeggiamo in tutto.

I due Superman sono italiani

Jacobs è l’erede di Bolt, e fa impressione anche solo scriverlo, di americano ha solo il nome, per il resto è un talento tutto nostrano cresciuto a Desenzano. Tamberi da Civitanova Marche ha il fisico filiforme e solo al mondo è riuscito a precedere l’altro campione, non con il cronometro, ma cronologicamente visto che il suo oro nel salto in alto è arrivato prima di quello che ha piegato la curva del tempo in 9”80. Non era mai successo che il nostro Paese realizzasse un doppio exploit come questo, né sappiamo se rivivremo mai questa emozione unica che resterà scolpita nella leggenda dello sport italiano e mondiale. Ma una cosa è certa: i Superman sono due davvero, e sono italiani. 

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